Barroco - scultura - Cultura Brasil

Barroco - scultura

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Il XVII e XVIII secolo furono marcati dall'avanzamento dei colonizzatori verso l'interno del paese. I pionieri  fondarono nuove città e nuovi mercati. La relativa stabilità dell'economia, determinò una rapida crescita dei "povoados" più antichi, localizzati sul litorale; parallelamente, la scoperta di grandi giacimenti d'oro e diamanti sul territorio nazionale, favorì lo sviluppo della scultura e dell'arte in genere.
La cultura era fortemente marcata da un sentimento religioso: la chiesa, impiegando ingenti capitali nella realizzazione di edifici sacri, conventi e monasteri, si servì della scultura per fini didattici. Vennero proposti dei mezzi visivi di indole scenografica che esaltavano la bellezza e la teatralità delle figure dei santi in contesti ispirati al pentimento, all'amore e alla devozione. Erano degli strumenti per formare/stupire il popolo analfabeta.
Quegli obbiettivi iniziali determinarono la comparsa di un genus tipico di statue, conosciuto con il nome di estatuas de roca, caratterizzate dall'articolazione degli arti e dall'utilizzo di veri e propri abiti. Solo le parti visibili delle estatuas erano scolpite, come testa, mani e piedi. Le opere avevano un impiego prettamente scenografico, essendo sempre presenti in ambienti religiosi nonché su carri costruiti e decorati per ogni occasione. Successivamente, con il perfezionamento delle rappresentazioni che spesso evocavano episodi biblici, se ne diffuse l'utilizzo anche nelle processioni.


I centri principali

I principali centri attivi nella realizzazione e nell'utilizzo di opere artistiche erano situati prevalentemente nel Nordest - Salvador, Recife e Olinda - ed in misura inferiore a Rio de Janeiro, San Paolo e Goias
E' necessario aggiungere che, nel periodo coloniale, la presenza di statue portoghesi fu massiccia. Preferite dalla classe borghese a causa della loro migliore espressività, ancora sono ospitate da innumerevoli chiese. Importantissima fu l'introduzione dei manufatti europei nell'arte brasiliana per aver ricoperto la funzione di modello seguito dagli artisti dell'epoca. 
La maggioranza delle opere pervenute risalenti a quest'epoca, rimane anonima e con un'espressività che evidenzia la matrice popolare, senza uno stile ben preciso. La grande domanda di opere scultore, tuttavia, non fu accompagnata dalla nascita di scuole ufficiali nonostante la presenza di un grande numero di maestri illustri. La formazione dell'artista-artigiano brasiliano era basata sulla semplice osservazione e copia di opere europee ospitate prevalentemente da chiese e basiliche di grande rilievo artistico. Questa produzione - ancora un pò malfatta ed ingenua se comparata agli stereotipi europei eruditi - si distacca esattamente per compensare le proprie deficienze formali tramite una creatività esuberante. Tale stile particolare costituirà la base di una sensibilità tipicamente brasiliana. 
Tra i pochissimi autori famosi del XVII secolo, abbiamo Josè Eduardo Garcia, portoghese e Francisco das Chagas, O Cabra, entrambi attivi a Salvador.
Durante la metà del XVIII secolo, favorita dal sorgere di un'identità nazionale e dal proliferare di artigiani ogni volta più capaci, la scultura vide un crescente raffinamento nelle forme ed un perfezionamento delle immagini. Esempi di questa straordinaria nuova espressività sono  la Nossa Senhora das Merces di San Paolo (attualmente esposta nella Casa Paroquial de Sao Luiz in Piratininga) e le opere scultoree degli altari della Basilica de Nossa Senhora do Carmo a Recife.
Altare della Basilica de Nossa Senhora do Carmo
La città di Salvador, non solo si specializzò nella esportazione di statue verso i punti più distanti del Brasile, ma anche divenne un attivo centro di produzione di miniature. Manufatti con caratteristiche tipicamente baiane sono stati ritrovati in luoghi molto distanti tra loro, come Goias, Santa Catarina e Maranhao, dando vita, così, ad una scuola che poco seguì il neoclassicismo del XIX secolo e non conobbe una soluzione di continuità se non con l'avvento della industrializzazione del XX secolo che introdusse oggetti di devozione in gesso. 
Principale nome della scuola baiana, fu Manuel Inacio da Costa.


La scuola mineira

Durante questo periodo, i grandi centri citati poc'anzi consolidarono la loro posizione dominante, ma allo stesso tempo ne apparvero degli altri.
Il più significativo, con certezza, fu il distretto di Minas Gerais, fondato esclusivamente per lo sfruttamento delle miniere di oro e diamanti.
Nella regione che comprendeva Ouro Preto, Diamantina, Sabarà e Congonhas do Camba, furono costruiti innumerevoli edifici sacri, in stile rococò, celebri per la loro decorazione straordinariamente ricca e sofisticata. 
Ma la regione divenne famosa, principalmente, per dare i natali al primo scultore brasiliano di statura artistica veramente elevata, Aleijadinho, il maggior rappresentante della scultura barroca in Brasile.
Scultore, architetto e intagliatore, Aleijadinho realizzò opere in uno stile inconfondibile in diverse città mineire. La sua maggiore creazione fu la Paixao de Cristo: 66 opere scultoree in cedro che riproducono il cammino di  Cristo verso la crocifissione. L'intera opera è ospitata nelle cappelle ai piedi del Santuario do bom Jesus de Matosinhos, presso Congonhas do Campo.
Una delle sculture della Paixao de Cristo
Nell'atrio della stessa chiesa, abbiamo un altro gruppo scultoreo, realizzato in pietra saponaria che rappresenta 12 profeti, una delle maggiori opere prime della scultura nazionale di tutti i tempi.
Se da un lato la ricchezza favorita dalle miniere determinò lo sviluppo di tutte le arti, dall'altro determinò l'aumento delle importazioni delle opere dall'Europa, considerate migliori. Sebbene l'arte tipicamente brasiliana abbia avuto un ruolo centrale nella determinazione dello stile generale, le opere maggiori non hanno quasi nulla di brasiliano. Questo contesto fa comprendere il motivo della diffusione delle creazioni autoctone prevalentemente nelle abitazioni private.
Mestre de Piranga, Francisco Xavier de Brito e Francisco Vieira Servas sono gli illustri nomi di questo periodo storico.
Francisco Xavier de Brito, Anjos em adoração

L'intaglio dorato 

Accompagnando lo sviluppo dell' arte scultorea, anche l'intaglio dorato raggiunse un alto livello di complessità e raffinamento; tuttora preservato in una grande quantità di templi coloniali. Tra le innumerevoli chiese brasiliane famose per la loro ricchissima decorazione, abbiamo la Igreja de São Francisco a Salvador, la Capela Dourada e la Basílica de Nossa Senhora do Carmo a Recife, il Mosteiro de São Bento ed il Convento de São Francisco ad Olinda, il Mosteiro de São Bento a Rio de Janeiro ed una serie di chiese di Minas Gerais, specialemte quella della Nossa Senhora do Ó a Sabará e la Igreja de São Francisco ad Ouro Preto.
Igreja de São Francisco, Salvador

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