Agua de Março celebra i suoi 40 anni! - Cultura Brasil

Agua de Março celebra i suoi 40 anni!

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Nel 1972, il giornale O Pasquim uscì con un allegato speciale che conteneva un album con due canzoni. Il lato A conteneva Agua de Março, canzone che ha lasciato un marchio indelebile nella musica brasiliana. Era la prima volta che veniva resa nota al pubblico.
La gestazione della canzone, avvenne ben due mesi prima dal lancio, ben 40 anni fa. 
Era il marzo del 1972, Tom Jobim, su consiglio medico, trascorreva la fine dell'estate tra la natura, precisamente nella residenza di famiglia a Sao Josè do Vale a Rio Preto. Quella casa, circondata da uno scenario bucolico d'altri tempi, punzecchiò la sensibilità del Mestre Soberano. Erano i primordi di Matita Perê, album con Agua de Março lanciato un anno dopo .
" Durante quel periodo mio padre prese la decisione di smettere di bere e fumare, dopo il rimprovero del medico", ricorda il musicista Paulo Jobim, figlio di Tom. "Credo che addirittura nel testo della canzone abbia rivelato un poco di angustia e paura di morire".
Paulo cita come esempi i versi  "è un resto di tronco/ è un poco solo", " è la notte/ è la morte" e "è promessa di vita nel tuo cuore"
Paulo Jobim, all'epoca aveva solo 22 anni e ancora ricorda con emozione la prima volta che ascoltò il padre suonare la celebre canzone.
"Eravamo a casa di Zanine (l'architetto baiano José Zanine Caldas), quando lui iniziò a far uscire le note dalla chitarra. La musica era grandiosa, mi impressionò molto", ricorda. "E mia zia ( Helena Jobim) fu una delle prime a vedere il testo, abbozzato su un sacchetto per il pane".
La residenza estiva di Tom jobim
Ma il successo di Agua de Março non fu immediato, fu necessario aspettare due anni. "In questo periodo Tom Jobim non era molto popolare, lavorava più negli U.S.A. e la Bossa Nova era un passato remoto rispetto alla resistenza della MPB" spiega il critico musicale Nelson Motta.
Fu necessario aspettare l'album Elis e Tom del 1974 affinchè la canzone diventasse una hit.
"L'album è straordinario, ma fu considerato "difficile". I Testi erano complessi, incluso Matita Perê che fu il punto di partenza di Aguas de Março e rappresenta quasi un Guimaraes Rosa musicale", spiega Motta, "E Tom ancora soffriva molte restrizioni come cantante. Era considerato un compositore che cantava - e, secondo molti critici, molto male". Ma "Con la qualità musicale di Elis, la canzone ebbe un' interpretazione perfetta, con un arrangiamento definitivo e finalmente un decollo verso la popolarità"
La versione del 1974, prodotta da Cesar Camargo Mariano, fu registrata nello studio MGM, a Los Angeles, nell'ambito di Elis e Tom, abum che commemorava i 10 anni della cantante nella etichetta Polygram.
"Ebbi come regalo un incontro con Tom Jobim. Furono momenti vissuti da due persone molto tese che solo riuscivano a rilassarsi con la musica", scrisse Elis sulla copertina dell'album dell'epoca.
Secondo la scrittrice Regina Echeverria, autrice della biografia Furaçao Elis, con la registrazione, la "pimentinha" si redense con il gruppo di Tom, Joao Gilberto e gli altri.
"In un certo modo Elis aveva sepolto la Bossa Nova quando apparve cantando Arrastao a pieni polmoni, totalmente diversa da quello stile basso e controllato che acquisì vigore fino ad allora", afferma l'autrice citando la canzone vincente del I Festival Nacional da Musica Popular Brasileira del 1965.
Nelson Motta menziona altre interpretazioni notevoli di Aguas de Março: "Quella di Sergio Mendes è molto buona e quella di Ella Fitzgerald è bella. Il testo che Tom fece in inglese è perfetto".
Ritornando ai nostri giorni, per celebrare i 40 anni della canzone, UOL ha invitato gli artisti della nuova generazione della musica brasiliana ad interpretarla.
Cantanti che non erano ancora nati quando la musica fu composta dal Mestre ma che rivelano un qualche legame affettivo con la stessa. "Ricordo mia madre che ascoltava la canzone alla radio di mattina quando ero bambino", ricorda il rapper Emicida, di 27 anni.
"E' una canzone che nemmeno ricordiamo quando abbiamo ascoltato per la prima volta, sembra che sia arrivata insieme alla nostra generazione" sottolinea Thais Gulin, cantante di 31 anni.
Ma la cantante Bluebell, di 33 anni, già ha un altro ricordo: "Agua de Março fu la prima canzone che ho suonato per intero al corso di violino. Avevo circa 13 anni e ricordo di esser rimasta incantata da quella conquista"
Ma l'interpretazione è una vera è propria sfida. La canzone ha un testo complesso, pieno di modulazioni e strutturato sulla terza persona singolare del presente indicativo del verbo ser.
"E' una canzone complessa che va dal grave all'acuto in maniera estrema", racconta il cantante Thiago Pethit di 27 anni.
"Questo testo arriva ad essere stravagante per esser così bello! L'interpretazione perfetta è solo quella di Elis che ha un potere vocale al di sopra della media", conclude Filipe Catto, di 21 anni.

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