Alcuni frammenti di Graciliano Ramos - Cultura Brasil

Alcuni frammenti di Graciliano Ramos

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Graciliano Ramos

27 ottobre 1892, Quebrangulo
20 marzo 1953, Rio de Janeiro
 

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Chi ha dormito a terra dovrebbe ricordarsi di questo, imposizione di disciplina, sedersi su sedie dure, scrivere su tavole strette. Scriverà, forse, scabrosità, ma è di questo che la vita è fatta: inutile negarla, controllarla, avvolgerla in garze.


 

Ateo! Non è vero. Ho passato la vita a creare dei che sono morti immediatamente dopo, idoli che dopo distruggo. Una stella nel cielo, alcune donne sulla terra.


 

L’unica cosa della quale l’uomo avrà certezza è la morte; l’unica certezza del Brasiliano è il Carnevale l’anno prossimo.



 

E’ facile liberarsi dalle responsabilità. Difficile è fuggire dalle conseguenze per essersi liberato dalle prime.


 

Quando si vuol bene ad una persona, la sua presenza conforta. Solo la presenza, non è necessario nient'altro.


Essendo necessario riflettere, ho pensato che è orrenda questa abitudine dei maschi di vivere appartati dalle femmine. Per ciò che si comprenda, quasi sempre sono motivi che si riferiscono al sesso.. Proviene da lì la malizia eccessiva che c'è intorno alle cose fatte innocentemente. Mi avvicino ad una signora, e lei s' irrigidisce e s' inorridisce. Se non s'irrigidisse, un soggetto che fosse stato al di fuori avrebbe giurato che c'era perversione.


Vorrei indurire il cuore, eliminare il passato, fare con lui ciò che faccio quando aggiusto un periodo - depennare, ingrandire le cancellature e trasformarle in macchie, sopprimere tutte le lettere, non lasciar traccia di idee obliterate.


 

E' il sistema che adotto: estraggo dagli episodi alcune particelle; il resto sono scarti.


Ma è positivo per un cittadino credere di avere influenza sul governo, sebbene non ne abbia nessuna. Là nella fattoria il lavoratore più disgraziato è convinto che, se lascia stare la peroba*, il lavoro si ferma. Io coltivo l'illusione.
*albero coltivato per produrre tavole da impiegare nell'edilizia.


 

Mi commuovo in eccesso, per natura e per professione. Ritengo orrendo chi vive senza passioni.


Dici che rapidamente sarai la metà della mai anima. La metà? Rapidamente? No: lo sei già adesso, non la metà ma tutta. Ti do la mia anima intera, lasciami appena una piccola parte affinchè possa esistere per un pò di tempo e adorarti.


Se l’uguaglianza tra gli uomini – che cerco e desidero – dovesse essere la mancanza di rispetto dell’essere umano, fuggirò da quest’ultima



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 GRACILIANO RAMOS


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