Luigi Cacace - in arte Luisinho - ci ha lasciati il 7 gennaio del 2013, Cultura Brasil ha voluto ricordarlo con un post - Cultura Brasil

Luigi Cacace - in arte Luisinho - ci ha lasciati il 7 gennaio del 2013, Cultura Brasil ha voluto ricordarlo con un post

Share This




Il 7 gennaio 2013 ci ha lasciato il grande amico Luisinho Cacace, Cultura Brasil ha voluto dedicare un post a questo personaggio tanto legato alla promozione della cultura brasiliana in Italia. Chi ha conosciuto Luigi Cacace, detto Luisinho o Luis, sapeva come la sua allegria contagiante e il suo senso dell'amicizia spesso coloravano le giornate iniziate male. Luis aveva una luce con se, la luce di chi aveva scoperto il segreto del vivere bene...sempre sorridente, sicuramente ci avrà lasciato con il sorriso sulle labbra, con lo stesso entusiasmo che condivideva quando partiva per il suo amato Brasile. Ricordo quando mi promise di incontrarci a Bahia per passare un giorno insieme, avrei voluto tanto conoscerti di persona querido, un abraçaço meu amigo,

Gianluigi.



Luigi Cacace aveva 10 anni quando iniziò a studiare chitarra classica e composizione a Genova; a 20 anni si appassionò alla musica jazz e cominciò a cantare in trio nei locali americani situati nel porto di Genova (all'insaputa dei genitori e, soprattutto, della madre che Luisinho ricordava  sempre con tanta saudade).
Poco dopo, partì per il servizio militare: quando arrivò in caserma, aveva con se solo una valigia e una chitarra. La sua personalità artistica venne subito notata e fu inserito nell'organico dell’orchestra del circolo ufficiali, iniziò a studiare tromba diventando trombettiere degli Alpini nel Car della Julia a Bassano del Grappa.
Il talento e la grinta del nostro amico fu tale che, a 25 anni, vinse un concorso bandito dalla RAI (l'evento Gran Premio), bruciando ben 1'500 concorrenti. Il successo fu grande: Luisinho uscì in prima pagina sul giornale il Giorno e la Liguria si rallegrò nel vedere un nuovo talento a lato di altre grandi personalità ligure ospitate dallo show: gli attori Lina Volonghi e Gilberto Govi al teatro Duse di Genova. Luigi arrivò in finale, quest'ultima tenutasi nel Teatro delle Vittorie a Roma e cantò la notissima Tornerai accompagnato dall'orchestra RAI, con arrangiamenti del maestro Gianni Ferio. La giuria immediatamente apprezzò la sua grande personalità: un giudizio unanime lo definì il Sinatra italiano.
Lusinho andò oltre: formò un gruppo, I Portofino.
La band girò l'Europa e, in occasione di un veglione di capodanno, entrò un nuovo componente, un sassofonista, precisamente Luigi Tenco.
Luisinho si esibì per un periodo di tempo al Capriccio, locale Vip di via Veneto a Roma, lì conobbe grandi personalità, tra le quali Renato Rascel, Vittorio Gasman e il Principe De Curtis (quest'ultimo sempre esclamava: Ah....Cacace!).
In seguito, passò a suonare a Milano in vari locali, il Cabaret Derby Club gli diede la possibilità di suonare accompagnando in sketch musicali Cochi e Rentao, Gaber  e Jannacci. Tra gli amici più cari di Luisinho, figurava un comico scomparso prematuramente, Giorgio Porcaro.
A seguito delle richieste da parte di Gianni Bongiovanni, proprietario del Derby, il nostro amico dovette ingaggiare un batterista, la scelta ricadde su un giovane allora sconosciuto: Massimo Boldi. Una sera, sorprendendo tutti in una pausa dello spettacolo, Boldi rivelò la sua verve comica; tra gli spettatori c'era Paolo Villaggio che lo indirizzò alla carriera cinematografica.
Luisinho collaborò anche con Adriano Celentano: prestò la propria voce agli album L'Albero di Trenta Piani e La Siringhetta.
La caratteristica più marcente di Lugi Cacace era il suo legame con la città natia: Genova. Ispirato dalla bellezza della terra ligure, registrò con Gino Paoli un disco intitolato Caio Salutime un Pò Zena. L'album conteneva canzoni tradizionali genovesi oltre a nuove composizioni scritte da Bruno Lauzi, Giorgio Calabrese e dallo stesso Gigi. Felice per il successo del disco, Luisinho decise di festeggiare al Genovese, un ristorante ligure in Porta Ticinese a Milano. Lì fondò un Fan Club del Genoa insieme agli amici Paoli, GianFabio (Richy e Gian), Flo Sandos (moglie di Natalino Otto) e Dal Pozzo (famoso portiere genoano).
Visto che aveva il Genoa e il Brasile nel cuore, Gigi scrisse il samba Zena nu ghe pensà te basta in anno per riturnà in A. Contattato dall'amico Sergio Bardotti, scrisse, in collaborazione con Gatti e Farina e per il noto gruppo i Ricchi e Poveri, il rock genovese Voxe de Zena. Nello stesso periodo, incise, per la Tay Record di Marcello Minerbi (ideatore dei Marcelo's Ferial), due samba: Il Filosofo e Si Tu Si  (in risposta al No Tu No di Jannacci). Con il Gruppo 68 registrò una ballata dedicata a Che Guevara con l'intervento recitato da Laura Efrikian. Passò a collaborare con la casa discografica Durim e incise il brano Avventura di Lucio Battisti, la ballata americana Bonny e Clyde e una canzone composta da egli stesso: Sol-Si7, firmata con lo pseudonimo George Colt.
Luisinho partecipò anche alla realizzazione di alcune colonne sonore per la sigla televisiva del programma GULP Fumetti in Tv. Deluso per non esser stato menzionato tra le collaborazioni, ironizzava:
"Voce principale della sigla: FUMETTI IN TV Non viene menzionato minimamente dagli autori i quali riscuotono enorme successo e compensi in Italia e all’estero realizzano varie trasmissioni televisive, un disco con etichetta RCA, un cofanetto con videocassetta e libro per conto di Rai Trade – Salani Editore, eventi e mostre recenti con la stessa Sigla (vedi sul Web) e pertanto Luisinho Ringrazia gli amici Autori e Musicisti per il pagamento del turno di tre ore!Meglio tardi che mai!"
Decise di partire per il suo amatissimo Brasile, ivi collaborò con diversi rappresentanti della MPB e scrisse alcuni samba e bossa nova, tra i quali Caricamento, una canzone dedicata ad un rione della sua città e incisa posteriormente in Italia.

Caricamento di Luisinho

Il viaggio in Brasile fece notare al nostro amico la cadenza bossa del dialetto genovese. Per lui fu un invito a nozze, infatti, iniziò a tradurre nel dialetto ligure alcuni classici brasiliani: Figia de Sampedeina (La ragazza di Ipanema), Ah se saià saià (O que serà), Aegua pou figeau (Agua de beber-Jobim), Samba Zeneize Caracalla u balla (A historia do samba - Chico Buarque). Compose altri brani, tra i quali Amico Cantautore, dedicato a Luigi Tenco e Samba do Berluscao.
Il ritorno a Milano di Lusinho aveva un retrogusto amaro di saudade, fu così che decise di aprire un ristorante brasiliano, il Berimbau il quale riscosse grande successo di pubblico sia per la scelta musicale  che per l'ottima cucina.
In poco tempo il Berimbau divenne uno dei ristoranti più frequentati a Milano, Luisinho con molto orgoglio citava i suoi clienti più affezionati: Diego Armando Maradona, Frenk Raikard, Junior, Branco, Josè Altafini, Eloi, Dirceo, Javier Zanetti, Edu, Giovanni Galli, Cristiano De Andrè, Gianna Nannini,  Renato Zero, Aleandro Baldi, Jocelyn, Branduardi, il M° Tony De Vita, Bruno De Filippi, Enzo Trapani, Enrico Beruschi, Massimo Lopez, Franco D’Angelo,  Antonio Ricci, Bruno Lauzi, Fred Bongusto, Beppe Grillo, Alessandra Casella, Paola & Paola, Luis Agudo, Roberto Alcade, Stefano Rossini, Barbara Casini, Beppe Fornaroli, Giuseppe Bonaccorso, Morris Albert, Jorge Ben, Jair Rodrigues, Toquinho, Beu,  Eliana Estevao, Silvia Maria, Raphael Rebelho, Papete, Mutinho, Luisao, Borel, Mestre Marçal, Hermeto Pascoal, Sergio Bardotti, Paulinho Da Viola, Nanà, Edu, Nanà Vasconçellos, Tania Maria, Geraldo Azevedo, Paolo e Toninho Ramos, Celso Machado, Gilson, Brancadeneve, Baxinho, Bruno, Gordinho e René, Dilene, Italo, Paola Araujo, Dona Giuliana (madre di Luisinho), Marisa, Marçia e Giovanni, Anna Paula, Celia, Solange, as mulatas Oba Oba.
Luigi, inoltre, ironizzava sui vari ristoranti che avevano tratto ispirazione dalla sua fantastica idea, in uno dei suoi testi scriveva:
"Il Berimbau ha fatto scuola e lo confermano le imitazioni del nome anche recenti scopiazzate da altri locali anche in grande stile non solo a Milano, l’imitazione più grossolana viene fatta a Genova, nella sua città, addirittura con lo stesso marchio ma “Todo bem”: Grande orgoglio! e…….poca fantasia! A detta degli esperti, negli altri locali manca quel tocco magico che si sentiva solo al Berimbau"
Il ristorante gli portò molte soddisfazioni, tra le quali un'intervista realizzata dalla Panicucci e un articolo pubblicato su Musibrasil.net, noto sito per appassionati di cultura brasiliana.
Luisinho fu invitato dal regista e amico Enzo Trapani alla trasmissione Te Lo Do Io il Brasile, con il  gruppo di Fred Buongusto si esibì suonando le percussioni; lo stesso giorno, Beppe Grillo invitò il maestro Antonio Carlos Jobim, accompagnato da Paolo Jobim e Danilo Caymmi; il nostro caro amico era agitatissimo, ma il buon Tom Jobim lo tranquillizzò con un sorso di ottimo wisky.
Luisinho prima di lasciarci si dedicava a tempo pieno alla musica e agli amici, con la sua contagiante allegria cercava di far sorridere chiunque. Chi lo ricordava conosceva bene il suo modo di fare alla Vinicius de Moraes, il suo stile di vita escravo da alegria, ma anche la sua grande sensibilità, così come è dimostrato dalle righe scritte per l'amico Sergio Bardotti:
"Oggi 11 aprile 2007 alle ore 13,30 mentre stò scrivendo queste righe ho appreso la triste notizia che Sergio Bardotti non c’e più, sono sconvolto le mie mani si sono fermate mi sono incazzato come non mai, mi chiedevo perché….perché! Poi con tutta calma ho riletto uno scrittoche mi aveva mandato anni fa rendendomi felice perché aveva parlato di me a Cicho Buarque, ho sentito il bisogno di scrivergli subito due righe che ho mandato in rete: Sergio,sei già in Brasile lo so!Vicino a un angolo di mare stai scrivendo il testo più bello che solo tu sai fare.Mandamelo fai in modo che io possa riceverlo e lo musicherò come ai vecchi tempi,sarà una bossa o un samba ma non uno chorinho,quello no! Oggi ho riletto un tuo scritto:inevitabile Chorinho! Ma ho già in testa un”balanço dei nostri”: è per Te.
   Ciao Serginho, ciao Poeta,ciao Ze, Saravà  Gigi (Luisinho)"
Luisinho attualmente riposa nel Cimitero Monumentale di Staglieno, sito in Via Piacenza a Genova.

Sound Cloud di Luisinho:  https://soundcloud.com/luisinho-cacace
My Space di Luisinho: http://www.myspace.com/gigidettoluisinho/photos/29739656
Canale YouTube di Luisinho: http://www.youtube.com/user/Luisinho565
Facebook di Luisinho: http://www.facebook.com/luisinhoc1?ref=ts&fref=ts


Biografia tratta ed adattata dal sito ufficiale di Lugi Cacace: http://www.newberimbau.com/Home.htm

Pages