Il Modernismo a San Paolo e Rio de Janeiro - Cultura Brasil

Il Modernismo a San Paolo e Rio de Janeiro

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Mulher Agachada, Ismael Neri

Pablo Picasso fecero del Modernismo brasiliano un prisma multicolore di stili. La stessa città di Rio de Janeiro, famosa roccaforte dell'Accademismo più tradizionale, vide, a partire dalla fine degli anni '20, la nascita di artisti indipendenti come Ismael Nery, la cui opera si ispirava all'Espressionismo, al Cubismo e al Surrealismo.
Nel 1930, inoltre, l'allora ministro Gustavo Capanema nominò Lucio Costa direttore della Escola Nacional de Belas Artes. L'architetto introdusse il Modernismo nell'Accademia ed iniziò ad ospitare le opere moderniste nei Saloes da Escola: la prima di queste sale espositive venne inaugurata con il nome di Salao Revolucionario. Lo studioso Franco de Andrade ritiene che l'apertura di tale esposizione abbia avuto un impatto e un'importanza maggiore rispetto alla stessa Semana da Arte Moderna nel consolidamento del Modernismo in Brasile.
Nel 1931, Ado Malagoli, Bustamante Sá, José Pancetti e Edson Motta fondarono il Nucleo Bernardelli, un alternativa rispetto al percorso didattico ufficiale. Le personalità di questi artisti erano molto diverse, ma il Nucleo riuscì a sopravvivere fino al 1940, grazie anche all'ingresso di autori come Quirino Campofiorito e Milton Dacosta.
Venus Tropical, Aldo Malagoli
A San Paolo il movimento modernista beneficiò di una crescita costante.
Nel 1932, molti ex-integranti della Semana de Arte Moderna e nuovi adepti del movimento - come Lasar Segall e Antonio Gomide - fondarono la Sociedade Pro-Arte Moderna, un'associazione con una propria sede ufficiale dove, oltre ai lavori degli associati, vennero anche esposte - per la prima volta in Brasile -  quadri di Picasso, Léger, Gris e De Chirico.


Retrato de Mario de Andrade, Lasar Segall
Altro gruppo degno di nota fu il Clube dos Artistas Modernos, importante non solo per la presenza del fondatore Flavio de Carvalho, ma anche per l'orientamento più ribelle e meno elitario rispetto all'altro gruppo.
Più avanti nacque il Grupo Santa Helena, formato quasi esclusivamente da appassionati, generalmente proletari che si dedicavano alla pittura da cavalletto nelle ore libere. Questo umile gruppo, tuttavia, generò alcuni dei nomi più importanti dell'arte brasiliana, quali: Rebolo, Bonadei, Mário Zanini, Clóvis Graciano e, soprattutto, Alfredo Volpi, un talento in continua evoluzione fino alla fine della propria vita.


Arte Primitiva, Alfredo Volpi
Tali associazioni dimostravano l'importanza dell'aggregazione come strategia di successo lungo gli anni '30.
Nel 1937, vari integranti di questi gruppi fondarono la Familia Artistica Paulista, diretta da Rossi Osir e Waldemar da Costa.
Secondo Lorenzo Mammi:
"La generazione che apparve negli anni '30 fu certamente più conservatrice: aveva, tuttavia, maggiore coscienza che i problemi dell'arte si sarebbero risolti in primo luogo nel campo dell'arte, nell'opposizione concreta alle proprie tradizioni e tecniche. Il Nucleo Bernardelli a Rio de Janeiro e la Familia Artistica Paulista a San Paolo furono conseguenze di questo nuovo clima. Volpi fu il loro prodotto più valente, anche se le sue opere più importanti sono state un frutto relativamente tardo".
Nel 1934, Portinari, recentemente tornato dal suo viaggio in Europa, con la tela Café, riuscì a inaugurare una brillante carriera che lo portò quasi a diventare il pittore nazionale. L'artista, inoltre, ricevette una serie di incarichi ufficiali e continuò una tradizione di opere grandiose del secolo anteriore, sino ad allora rimaste senza seguito. Portinari, ancora, inaugurò una nuova tematica pungente ed espressionista, tante volte poetica, sulla realtà della popolazione rurale, in particolare degli emigranti nordestini.


Criança Morta, Candido Portinari
Nel 1940, l'importanza del Modernismo fu tale da portare all'apertura della Divisao Moderna nel Salao Nacional de Belas Artes. Sette anni più tardi, inoltre, fu organizzata la mostra del Grupo dos 19, alla quale parteciparono Flavio Shirò, Maria Leontina, Luís Sacilotto, Aldemir Martins, Mário Gruber e altri personaggi di vari origini e formazioni influenzati dall'Espressionismo post guerra. Il Grupo dos 19 si sciolse immediatamente dopo, ma alcuni degli  integranti continuarono a produrre opere di importanza nazionale percorrendo  i cammini dell'Astrattismo e del Surrealismo, quest'ultimo definito - anni più tardi - Realismo Magico.

Fonte: wikipedia Brasil


Bibliografia:
  • Miguez, Fabio. A dissolução em Guignard. IN Novos Estudos-CEBRAP, Scielo Brasil, 2009
  • De Andrade, Geraldo Edson. Depois da Semana de 22: em busca da identidade. IN Silva, Raul Mendes (coord). Sociedade e Natureza na História da Arte do Brasil. Rumo Certo, 2007
  • De Paula, Maria Lúcia Bueno Coelho. A Arte de Milton Dacosta. IN Revista Perspectivas. São Paulo, nº 17-18, 1995-1995
  • Sociedade Pró-Arte Moderna (Spam). IN Enciclopédia Itaú Cultural, 28/05/2010
  • Clube dos Artistas Modernos (CAM). IN Enciclopédia Itaú Cultural, 21/11/2005
  • Grupo Santa Helena. IN Enciclopédia Itaú Cultural, 24/05/2010
  • Família Artística Paulista - FAP . IN Enciclopédia Itaú Cultural, 22/11/2005
  • Leite, José Roberto Teixeira. O Grupo dos 19, in Civita, Victor. Op. cit. Vol. II, p.

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