Macapà – Amapà - Cultura Brasil

Macapà – Amapà

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Macapà - Amapà

Macapá è un municipio brasiliano di circa 438 mila abitanti, confina a nord con Ferreira Gomes, ad est con l’Oceano Atlantico e a sudest con Santana. Il centro, oltre ad essere la capitale dell’Amapà, ha anche il primato di città più popolata dello Stato. Il suo nome deriva da una parola di origine tupi, una variazione di macapaba che, tradotto, vuol dire “luogo che ospita molte bacabas” (Oenocarpus bacaba, un tipo di palma tipica della regione). Prima del nome “Macapà”, la capitale era conosciuta come Adelantado de Nueva Andaluzia, chiamata così, nel 1544, dal navigatore spagnolo Francisco de Orellana, dipendente di Carlo V di Spagna.

Il municipio, localizzato su uno dei margini del Rio Amazonas, è circondato dalle “areas da ressaca”, ossia delle zone allagate e paludose che ospitano dei laghi. L’estensione territoriale, infatti, per la


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SITO UFFICIALE

maggior parte, rientra nella Bacia Hidrografica do Rio Jari, con eccezione della parte sud che interessa il Rio Cajari. Grazie a questa sua caratteristica, Macapà conta su una grande disponibilità di risorse idriche che alimentano fiumi, canali, laghi e cascate. I principali corsi d’acqua sono il Rio Amazonas (che passa di fronte la città) e il Rio Araguari (che confluisce nel Rio Amazonas ed ospita il maggior numero di cascate dello Stato). Degni di nota sono anche l’Igarapé da Fortaleza, un grande canale che demarca il confine con il municipio di Santana e la Lagoa do Curiaù, un lago che ospita diverse varietà di pesci.

La grande presenza d’acqua influisce anche sul clima caldo umido di Macapà che registra temperature che oscillano tra una massima di 32° e una minima di 20°. La stagione delle piogge inizia a dicembre e finisce ad agosto, mese che segna l’arrivo del periodo di siccità.

Macapà, dato il suo grande numero di abitanti, è stata suddivisa in 59 quartieri ufficiali e circa sei aggiunti. Buritizal (Zona Sud), con i suoi quasi 26 mila abitanti, è la zona più popolosa, seguita da Novo Horizonte (Zona Nord) che conta circa 25 mila abitanti. I quartieri più abitati si trovano nella zona meridionale, mentre i meno popolati nella zona centrale. Le località bagnate dal Rio Amazonas, invece, sono solo cinque (Cidade Nova, Centro, Perpétuo Socorro, Santa Inês e Araxá). Santa Rita, Alvorada, Cabralzinho, Buritizal sono i quartieri centrali e più ricchi della città, nonchè i più lontani dai centri commerciali. Macapà, inoltre, ha investito molto nella creazione di aree verdi e piazze,ne sono esempi: la Praça Do Forte, localizzata a lato della Fortaleza de Sao José; la Praça Barao do Rio Branco, fondata nel 1950 sull’Avenida Fab; la Praça Veiga Cabral (ex Sao Sebastiao), famosa per essere stato lo spazio sul quale è stata poggiata la prima pietra della Igreja de São José de Macapá.

Storia

La storia di Macapà è strettamente connessa alla difesa delle frontiere del Brasile Colonia, tant’è vero che, tra i primi edifici della città, figurava un distaccamento militare datato anno 1738. Venti anni più tardi, precisamente il 4 febbraio del 1758, nella Praça Sao Sebastiao (attuale Praça Veiga Cabral), venne costruita la colonna della berlina e, in presenza del Capitão General do Estado do Grão-Pará Francisco Xavier de Mendonça Furtado, venne ufficialmente fondata la Vila de São José de Macapá. La nascita del centro venne seguita dalla costruzione di importanti edifici che, attualmente, fanno parte del patrimonio ufficiale culturale brasiliano, come la Fortaleza de São José de Macapá.

Furtado, ancora, procedette alla sorveglianza dell’allora Costa do Macapà (attuale Cabo Norte), interessata dalle continue scorribande dei corsari francesi. Nel 1836, ancora, i Francesi si stanziarono sui margini del lago Amapà creando un piccolo accampamento, l’intervento dei Britannici, tuttavia, fece sì che gli invasori abbandonassero la zona. Essendo divenuti insostenibili i problemi legati ai confini, cinque anni più tardi, Brasile e Francia decisero di rendere l’Amapà una zona franca sino a trovare, di comune accordo, una soluzione. Dopo una serie di insuccessi diplomatici, l’unico patto siglato dalle due nazioni riguardò la competenza comune nel giudicare i crimini commessi nel territorio.

Nel 1853, il senatore Cândido Mendes de Almeida propose la creazione della provincia di Oiapoquia, mentre nel 1886, nella regione del Cunani (tra i municipios Caciporé e Calçoene), venne fondata una piccola repubblica francese indipendente. Si trattava di un’idea dell’avventuriero Jules Gros, il quale, nel suo appartamento a Parigi, creò anche il Governo (del quale lui era presidente) e la Estrela do Cunani, un ordine di merito che aveva lo scopo di garantirgli lauti guadagni. Un anno dopo, il Governo Francese, indispettito dalla vicenda, liquidò la repubblica. Nel 1901, tuttavia, il progetto di Gros venne ripreso da Adolphe Brezet, il quale, dopo essersi autoproclamato duca di Brezet e de Beaufort e visconte di Sao Joao, fondò l’Estado Livre de Cunani.

I veri problemi, però, sorsero all’indomani della Proclamação da República no Brasil: gli Amapenses, nel 1894, decisero di nominare un triumvirato (Francisco Xavier da Veiga Cabral, chiamato o Cabralzinho,  Domingos Maltês e Desidério Antônio Coelho), mentre i Francesi, dal canto loro, nominarono come Governatore dell’Amapà, un personaggio di nome Trajano. Il Brasile fece arrestare il Governatore e, allora, la Guyana decise di intervenire militarmente. Sbarcò sul territorio un contingente di 300 soldati comandati dal capitano Lunier. Durante la battaglia, il capitano morì con 33 militari. Nel 1897, per superare l’impasse, Brasile e Francia decisero di far decidere la controversia dal Collegio Arbitrale Svizzero.

Il Barone del Rio Branco, esperto avvocato che già vinse un processo contro l’Argentina per lo stesso oggetto, ricevette la delega da parte del Governo brasiliano nel 1898. Il 5 aprile del 1899, Rio Branco depositò una prima "Memória apresentada pelos Estados Unidos do Brasil à Confederação Suíça" e, il 6 dicembre dello stesso anno, una memoria di replica ai Francesi. Rio Branco allegò agli atti lo studio “O Oiapoque e o Amazonas” del 1861 di Joaquim Caetano da Silva, nonchè un atlante con 86 mappe, in tutto cinque volumi che sostenevano la tesi a favore del possesso da parte del Brasile. Il 6 dicembre del 1900, uscì la storica sentenza redata dal consigliere federale col. Edouard Muller, il quale diede ragione al Brasile che incorporò circa 260 mila kmq al proprio territorio.

Macapà antica

Il Presidente della Repubblica Getulio Vargas, invece, con il decreto n°5812 (istitutivo dei territori federali) diede vita all’Amapà. Con decreto n° 6550, ancora, la capitale passò da Amapà a Macapà. A partire da quel momento, iniziò una febbrile crescita demografica. Solo durante gli anni ‘70 e ‘80, a seguito dei grandi investimenti da parte del Governo e dello sviluppo dell’attività estrattiva, molti emigranti giunsero nella capitale attratti dal benessere. Il vero boom, tuttavia, si è avuto negli ultimi 10 anni, quando la crescita popolazionale ha raggiunto il 40%, richiedendo la progettazione e costruzione di interi quartieri residenziale, come Boné Azul, Cidade Nova I e Cidade Nova II. Nonostante l’impegno per evitare l’abusivismo, sono emersi problemi di impatto ambientale legati agli insediamenti nei pressi delle areas da ressaca.

Economia e infrastrutture

Uno dei settori economici macapensi più sviluppati è il commercio, seguito dall’attività estrattiva, dall’agricoltura e dall’industria. Le attività commerciali, infatti, sono sempre state avvantaggiate dalla posizione strategica della capitale, in grado di assicurare collegamenti con gli USA, l’America Centrale e l’Europa. A tal proposito, si è resa necessaria la creazione di un’area interamente dedicata agli scambi commerciali, alle questioni d’affari e al turismo, è nata, così, la Zona de Livre Comercio de Macapà.

La città, nonostante i massicci investimenti anche da parte di forestieri, ha delle fasce di mercato che sono, tuttora, inesplorate. La rapida crescita economica e demografica, poi, ha determinato dei problemi legati alla sostenibilità.

La principale area industriale di Macapà si trova a Santana, precisamente ai margini del Rio Matapi ed occupa un’area di circa 463 ettari.

La capitale, inoltre, dispone di un efficiente sistema di autobus urbani che, purtroppo, applica una tariffa eccessivamente cara (precisamente l’ottava più costosa del paese), fattore che crea notevoli disagi alle persone costrette ad avvalersi del servizio quotidianamente.

Chi vuol visitare Macapà, può farlo utilizzando l’ottimo aeroporto che, con una pista di circa 2100 metri, garantisce voli nazionali ed internazionali. E’ possibile, ancora, spostarsi dalla capitale usufruendo delle linee di autobus extraurbani che coprono tutte le città e le comunità dell’entroterra:

  • AP-010: collega Macapà a Santana
  • AP-020: collega Macapá a Santana e confluisce nella BR-156
  • AP-030: collega  Macapá a Mazagão.
  • AP-070: collega Macapá alle comunità: Curiaú, São Francisco da Casa Grande, Abacate da Pedreira, Santo Antônio da Pedreira, Inajá, Corre Água, São Joaquim do Pacuí, Santa Luzia, Gurupora e al município Cutias
  • BR-156: collega Macapá al município di Oiapoque, passando per i municipios: Porto Grande, Ferreira Gomes, Tartarugalzinho, Pracuúba,Amapà e Calçoene e, a sud, al município Laranjal do Jari. La stessa si interseca alla BR-210 (Perimetral Norte).
  • BR-210: collega Macapá alla parte ovest dello Stato, al município Serra do Navio, passando per le città Porto Grande e Pedra Branca do Amapari.

La capitale è anche rinomata per la sua particolare attenzione nei riguardi dell’educazione: vanta molteplici scuole, nonchè facoltà pubbliche e private. Macapà dispone anche di molte biblioteche, tra le quali, le maggiori: la Biblioteca Pública Estadual Elcy Lacerda, la Biblioteca da Universidade Federal do Amapá e la Biblioteca Pública de Macapá.

Turismo

Fortaleza de Sao José do Macapà - Amapà

Fortaleza de Sao José do Macapà – progettata dall’ingegnere Antonio Gallucio, fu ispirata ad un modello firmato dall’ingegnere militare francese Sebastien Le Preste e rappresenta, per gli Amapenses, uno dei maggiori punti di riferimento architettonici e storici dello Stato.

La Fortaleza, situata sui margini del Rio Amazonas, esprime la propria imponenza sulla capitale. Per costruirla sono occorsi quasi 20 anni (dal 1764 al 1782) e un massiccio impiego di manodopera indigena, nera e schiavizzata, tutte vittime della colonizzazione portoghese.

L’edificio militare ha protetto per anni la zona, attualmente è un’ambita meta di turisti e studiosi. Vista dall’alto, la fortificazione ha la forma di una stella, fisionomia dovuta alla presenza dei quattro baluardi difensivi che il Governador e Capitão-General Fernando da Costa de Athayde Teive chiamava: Madre de Deus, São Pedro, Nossa Senhora da Conceição e São José.

Come si può evincere dalla foto, nella parte interna sono ancora distinguibili i locali adibiti a deposito, la cappella, la casa degli ufficiali, le casematte, le polveriere e l’ospedale, oltre agli elementi localizzati all’esterno, come rivellini e fossato.


Monumento Marco Zero, Macapà - Amapà

Monumento Marco Zero – chiamato così perchè marca il passaggio della “linea zero”, ossia della linea immaginaria dell’Equatore, il Monumento ha una forma che richiama una meridiana gigante. Molti turisti si recano nella capitale per seguire il suggestivo spettacolo offerto dall’equinozio che avviene solo due volte all’anno: a marzo (Equinozio di Primavera) e a settembre (Equinozio di Autunno). Durante questi due giorni, il sole è perpendicolare sul monumento e viene inquadrato perfettamente nell’apertura posta in cima alla colonna.

Il Monumento Marco Zero ospita anche diversi show, nonchè locali per esposizioni,bar, paninoteche e negozi di prodotti tipici. 


Museu Historico Joaquim Caetano da Silva, Macapà - Amapà

Museu Historico Joaquim Caetano da Silva – inaugurato il 15 novembre 1895, l’edificio fu costruito per ospitare l’Intendencia do Macapà, retta da Coriolano Jucà. Più tardi venne ristrutturato per accogliere la Prefeitura de Macapà ed ebbe, come interventor do Estado do Parà, il maggiore Magalhães Barata e, come sindaco, Eliezer Levy.

Solo a partire del 1900, lo stabile ha iniziato a funzionare come museo. Attualmente espone reperti archeologici, documenti, fotografie e manoscritti del XIX e XX secolo, oggetti che  tracciano un percorso storico che, partendo dalle scoperte archeologiche, finisce un momento prima della creazione dei primi edifici macapenses. Lo stile del Museu è neoclassico, decorato, negli anni, con sculture e figure antropomorfe che rappresentavano l’arte e l’industria.


Igreja de São José de Macapá -Amapà

Igreja de São José de Macapá – uno dei pochi edifici creati ancora prima dell’esistenza della Vila de Sao José de Macapà, precisamente nel 1752 (ben 6 anni prima). Il 5 marzo del 1761, si insediò nella Igreja il primo vicario, Padre Joaquim Pair. L’edificio, inoltre, ospita una scultura in legno di Sao José, patrono di Macapà. L’opera, grande circa 35 cm, è ritenuta una delle reliquie sacre più importanti dello Stato.

L’interno della chiesa, ancora, è decorato con i quadri di Padre Lino che ritraggono dei passi della Bibbia. Notevoli sono le raffigurazioni di São José Carpinteiro e O Menino Jesus sul lato destro della Igreja, mente, sul sinistro, Os Desterrados (la scena biblica della fuga verso l’Egitto) attrae l’attenzione dei visitatori.

Nel 1904, la chiesa venne restaurata grazie all’intervento di Padre Francisco Hiller e dell’Intendente Coronel Teodoro Mendes.


Escola de 1º Grau Barão do Rio Branco, Macapà - Amapà

Escola de 1º Grau Barão do Rio Branco – inaugurata il 13 settembre del 1946, è stata la prima scuola in muratura di Macapà. L’edificio scolastico vanta anche il Cine Territorial, ovvero il primo cinema della capitale. Attualmente la scuola funziona, ma il cinema è in stato di abbandono.


Trapiche Eliezer Levy, Macapà - Amapà

Trapiche Eliezer Levy – un pontile dedicato all’ex sindaco Eliezer Levy, la persona che lo ideò e che ricevette i fondi per la realizzazione dall’Interventor do Pará Magalhães Barata. Il Trapiche, per molto tempo, è stato il punto di partenza e di arrivo delle imbarcazioni, svolgendo un ruolo molto importante per la città. La bellezza del posto ha ispirato molti poeti, tra i quali Alcy Araujo, meglio conosciuto come il “Poeta dei Pontili”. Prima della costruzione del Trapiche Eliezer Levy, le navi approdavano vicino la Pedra do Guindaste, una colonna che ospita in cima una statua di Sao José.

Durante l’ultima ristrutturazione, il pontile è stato rinforzato con del cemento armato ed è stato inaugurato un ristorante e un trenino che trasporta i visitatori sul Trapiche. Dal porticciolo è possibile prendere delle imbarcazioni turistiche che organizzano gite finalizzate alla scoperta delle bellezze locali.

O Trapiche Eliezer Levy, attualmente, conta 472 metri di lunghezza ed ha contribuito significativamente al miglioramento urbanistico di Macapà.


Estádio Zerão, Macapà - Amapà

Estádio Zerão – lo Stadio Milton Correa, conosciuto ai più come O Zerao, è una struttura sportiva con una capacità di circa 5 mila persone.

L’inaugurazione è avvenuta nel 1990 e il nome “Zerao” è nato dalla sua particolare posizione: lo stadio, infatti, è attraversato dalla linea dell’Equatore che lo divide in due parti uguali, facendo in modo che ogni squadra giochi in un emisfero diverso.


Estádio Municipal Glicério Marques, Macapà - Amapà

Estádio Municipal Glicério Marques – anche conosciuto come “O Glicerao”, fu inaugurato il 15 gennaio del 1950 con il nome di Estadio Munucipal de Macapà. In seguito, venne dedicato al primo presidente della Federação de Desportos do Amapá, Glicério de Souza Marques.


 Sambódromo de Macapá - Amapà

Sambódromo de Macapá – inaugurato nel 1998, si trova nel Complexo do Marco Zero ed ospita i principali eventi di Macapà, quali: il carnevale, il Festival da Quadrilha Junina e tutti i grandi concerti. Incluso nel progetto Cidade do Samba, la struttura è stata ampliata sino a contenere 18 mila persone. Il Sambodromo, inoltre, è circondato da un parco che viene sfruttato dai residenti del vicino quartiere Zerao durante i momenti di relax.


Pedra do Guindaste, Macapà - Amapà

Pedra do Guindaste – una colonna edificata di fronte la città, a lato del Trapiche Eliezer Levy, precisamente, a circa 300 m dal lungomare di Macapà. La pietra originale è stata danneggiata a seguito della collisione di una barca. Al suo posto, è stato costruito un blocco di cemento armato e, su di esso, è stata installata un’immagine di Sao Jose, il patrono di Macapà.


Museu Sacaca, Macapà - Amapà

Museu  Sacaca – chiamato così in omaggio a uno dei più conosciuti cittadini di Macapà, in questa area sono riprodotte fedelmente le abitazioni di varie etnie indios, dei caboclos e dei castanheiros. Il museo organizza periodicamente convegni, esposizioni e seminari.


Centro de Cultura Negra, Macapà - Amapà

Centro de Cultura Negra – è un centro di valorizzazione della cultura afro in Amapà. L’edificio, presente nel Bairro do Laguinho, venne inaugurato il 5 settembre del 1998.  La struttura presenta 7 blocchi in uno, edificati su un’area di circa 7 mila m² e comprende un anfiteatro, un museo, un auditorium, uno spazio afro-religioso, una sala multiuso e locali destinati all’amministrazione.


Teatro das Bacabeiras, Macapà - Amapà

Teatro das Bacabeiras – localizzato nel centro di Macapà, il teatro rappresenta il punto di riferimento delle manifestazioni artistiche e culturali del popolo amapaense. La struttura, un chiaro esempio di architettura modernista, conta circa 700 posti a sedere, oltre che spazi dedicati alla danza, camerini e un grande palco. Lo stabile, costruito tra il 1984 e il 1990, con le sue linee moderne e il suo stile italiano, è considerato uno dei maggiori patrimoni architettonici di Macapà. Il teatro, tuttavia, ha sempre vissuto momenti difficili, a causa delle feroci critiche per  aver occupato un’area che ospitava il tradizionale Arraial de Sao José.


Centro Cultural Franco Amapense, Macapà - Amapà

Centro Cultural Franco Amapaense – la costruzione del centro è stata frutto di un progetto, firmato nel 2003 dal Brasile e dalla Francia, volto al dialogo tra le due nazioni. La collaborazione è fondamentale ai fini del funzionamento dello stabile che, attualmente, contiene aule studio, biblioteche, oltre che un auditorium con una capacità di 250 persone. L’obiettivo del Centro è quello di favorire lo studio e la promozione della lingua e della cultura francese.


 Casa do Artesão, Macapà - Amapà

Casa do Artesão – localizzato sulla strada Azarias Neto, è il maggior centro di artigianato amapense. L’obiettivo della Casa è quello di promuovere la produzione artigianale dello Stato, tramite la formazione di artigiani e la vendita dei prodotti. Non manca l’artigianato indigeno che, con i lavori dei popoli Waiãpi, Karipuna, Palikur, Galibi, Apari, Waina, Tirió e Kaxuiana, ricopre un ruolo molto importante. Tutti i pezzi vengono prodotti, in modo sostenibile, utilizzando vimini, legno, argilla, semi, penne nonchè altri materiali ricavati dalla natura.


Eventi

Expofeira, Macapà - Amapà

Expofeira – organizzata nel Parque de Exposições da Fazendinha (distrito de Macapá), è patrocinata dallo Stato e, ogni anno, genera circa 5 mila posti di lavoro. L’Expofeira ha raggiunto quasi la 50° edizione e, oltre a prestare il proprio palco alle più grandi star del paese, offre uno spettacolo di rodeo seguito da migliaia di Amapenses.


Sermão da Montanha, Macapà - Amapà

Sermão da Montanha – un evento religioso organizzato il Venerdì Santo di tutti gli anni dalla Igreja do Evangelho Quadrangular. La prima edizione risaliva al 2008 e si tenne nella Praça da Bandeira. In seguito, l’appuntamento venne trasferito alla Praça do Barão do Rio Branco. Tutte le edizioni contano sulla partecipazione della band Exaltaçao di Belem. Secondo i dati registrati dal corpo dei Pompieri, sono circa 30 mila le persone che assistono all’evento ogni anno.


 Cirio de Nazaré, Macapà - Amapà

Círio de Nazaré – la Festa de Nossa Senhora de Nazaré venne realizzata per la prima volta nel 1934, quando Macapà faceva ancora parte del Parà. I festeggiamenti furono ideati dal sindaco Senhor Major Eliezer Levy che, insieme ad altre persone, organizzò il primo “Cirio” de Nazaré il 6 novembre del 1934. L’evento prevedeva il trasporto dell’immagine della Nossa Senhora de Nazaré dalla Igreja de Sao Josè fino alla residenza del Senhor Cesário dos Reis Cavalcante, localizzata sull’Avenida Amazonas (meglio conosciuta come “Rua da Praia”), dopodichè l’immagine doveva essere riportata in chiesa.

Il corteo che accompagnò la Nossa Senhora per la prima volta fu ben organizzato: alla punta, uno squadrone di 20 cavalieri; a seguire, angeli che portavano le bandiere del Brasile e della chiesa; continuando, il carro degli angeli e lo “Escaler della Marujada”, un’imbarcazione piccolina che ricordava uno dei miracoli della Vergine.

Attualmente, il Cirio de Nazaré riunisce più di 250 mila persone. E’ organizzato, ogni anno, durante la seconda domenica del mese di ottobre ed attrae turisti da tutto l’Amapà.


Altre date:
  • 4 febbraio (anniversario della fondazione della città)
  • 19 marzo (Festa de Sao José, patrono della capitale)
  • 5 ottobre (Criaçao do Estado do Amapà)

 

Fonti:

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