Luiz Gonzaga |
Il Baiao, come molti generi musicali, nacque a seguito di feste dominate dalla danza. Chi lo plasmò a ritmo urbano fu il pernambucano Luiz Gonzaga do Nascimento. Luiz era un immigrante molto povero, passava il tempo elemosinando presso i bordelli di Rio e suonando pezzi in voga al momento. Stimolato dai frequentatori conterranei, decise di inserire nel suo repertorio anche il baiao. Come prima collaborazione, ebbe quella del fluminense Miguel Lima. Miguel componeva mazurche, calangos e ritmi simili. L'opera si completò con i testi dell'avvocato e compositore Humberto Cavalcanti Teixeira che diede alle opere di Luis un aspetto più poetico.
Il ritmo del baiao, caratterizzato da melodie tristi, fu modificato ed adattato ai palati delle persone dei grandi centri urbani da Gonzaga. Prima di lui, Lauro Maia (autore del successo Trem de Ferro, registrato da Joao Gilberto), tentò di innestare in quella realtà un ritmo nordestino tramite il balanceio.
Il successo di Gonzaga fu tale che riuscì a mettere in crisi il concetto di MPB dalla fine degli anni '40 fino alla metà degli anni '50. Prima di allora i generi musicali erano: samba, marchinha, choro, tutti esclusivamente carioca. Con Luis e i suoi grandi successi ( Baião, Asa Branca, Juazeiro, Paraíba, Qui nem Giló, Respeita Januário, Sabiá, Vem Morena, Baião de Dois, Imbalança, Noites brasileiras) il nordest sfociò nel mare della MPB. Gonzaga fu così in auge che l'attuale casa discografica BMG lavorava quasi esclusivamente per lui. Oltre Teixeira, Luiz ebbe un altro collaboratore fisso, il medico pernambucano José de Souza Dantas Filho, meglio conosciuto come Zé Dantas. Dalla collaborazione nacquero: A Volta da Asa Branca, A Dança da Moda, Riacho do Navio, Vozes da Seca, Cintura Fina, Algodão.
Il baiao, nato dal ventre di Luis Gonzaga, divenne una tendenza, molti artisti iniziarono ad aprire le proprie porte alla novità, oltre João do Vale,vi fu il pernambucano Luís Vieira, Hervê Cordovil, Guio de Moraes, Onildo de Almeida, João Silva, José Marcolino e la coppia carioca Armando Cavalcanti e Klecius Caldas, quest'ultima autrice di Boiadeiro un programma trasmesso dalla Radio Nacional. Se Gonzaga fu il creatore ed il re di questo genere, le regine furono Carmélia Alves e Claudette Soares. Senza dimenticare la pernambucana Inês Caetano de Oliveira che fu conosciuta nel nordest con il nome di Marinês e sua Gente.
Gli strumenti pensati da Gonzaga per accompagnare il ritmo furono: la fisarmonica, il tamburo ed il triangolo. Vari nomi della odierna MPB che hanno scritto la storia, furono sedotti dal baiao; basti pensare: João Donato, Eumir Deodato (che realizzò la bossa Baiãozinho), Edu Lobo e Milton Nascimento. Anche il modernista João Gilberto ("Bimbom/ é só isso o meu baião") e Lúcio Alves (Baião de Copacabana) si avvcinarono allo stile modificandolo. Tom Jobim nella sua fase post-bossanova, passò per questo genere inserendo la strofa Do Pilar (di Jararaca) nella canzone O Boto, oltre all'estemporaneo Pato Preto, presente nel suo ultimo disco.
A partire dalla fine degli anni '50, il baiaio si stava appassendo ma, grazie ad alcuni nordestini che lo ascoltavano alla radio, riprese vigore. Basta fare i nomi di: Geraldo Vandré (che registrò di nuovo Asa Branca come canzone di opposizione alla dittatura nel 1965) ma anche Caetano Veloso, Gilberto Gil e Gal Costa. Sérgio Ricardo, studioso paulista di musica nordestina, utilizzò il novo genere musicale nella colonna sonora dei film Deus e o Diabo na Terra do Sol e A Noite do Espantalho. A tutto questo si aggiungono, durante tutti gli anni 70, i cantanti Fagner e Raul Seixas.
Il figlio adottivo di Luiz, Luiz Gonzaga Jr., seguì altri generi sebbene ricompose Erva Rasteira realizzata dal padre.Gonzaga riconobbe come proprio erede artistico José Domingos de Morais, conosciuto come o Dominguinhos. Dominguinhos realizzò, alla fine degli anni '60, un sottoprodotto del baiao, la toada moderna, fu praticata da Antonio Adolfo & Tibério Gaspar (Sá Marina, Juliana, Teletema), Danilo Caymmi, Paulinho Tapajós e Edmundo Souto (Andança) ma ebbe una durata molto breve. Il compositore americano Burt Bacharach, di passaggio come pianista per la cantante Marlene Dietrich, nel 1950, rimase affascinato dal baiao e compose Walk on By e Do You Know The Way to San Jose.
Il baiao spinse interventi modernizzatori ad opera di Hermeto Pascoal, Edu Lobo, Egberto Gismonti, Guinga e altri musicisti. Riuscì anche ad influenzare una corrente nordestina che emerse grazie alla band Mpop do B degli anni '90, il paraibano Chico Cesar, il pernambucano Lenine e Zeca Baleiro e Rita Ribeiro. Il carattere permanente del genere, fu descritto da Gilberto Gil nella canzone De Onde Vem o Baião, del 1976: debaixo do barro do chão/ da pista onde se dança/ suspira uma sustança sustentada/ por um sopro divino/ que sobe pelos pés da gente/ e de repente se lança/ pela sanfona afora. (sotto l'argilla della terra/ la pista dove si danza/ sospira una sostanza mantenuta/da un soffio divino/ che sale dai piedi della gente/ e all'improvviso si lancia/attraverso la fisarmonica fuori)