Oiapoque – Amapà - Cultura Brasil

Oiapoque – Amapà

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Oiapoque è un municipio brasiliano situato all’estremo nord dello Stato dell’Amapà. La città ha un’estensione di 22’625 kmq e conta circa 23 mila abitanti.

Oiapoque confina a nord con la Guyana Francese; a sud con Calçoene, Serra do Navio e Pedra Branca do Amapari; ad est con l’Oceano Atlantico; a ovest con Laranjal do Jari.


A Bandeira de Oiapoque



Il municipio, inoltre, conta una sede municipale (Oiapoque) e due distretti: Clevelandia do Norte (area di proprietà dell’Esercito Brasiliano) e Vila Velha (area destinata all’estrazione). Degne di nota sono anche le località: Ponte do Caciporé (interessata dall’intersezione con la BR-156), Rio Cassiporé (importante zona al centro del traffico stradale e fluviale), Vila Brasil (luogo di residenza dei minatori che lavorano in Guyana), Taperebà (destinata ai pescatori della costa marittima).

Oiapoque è collegata alla capitale Macapà (600 km circa) tramite la BR-156 ed è conosciuta per lo sciame di “catraias”, delle piccole imbarcazioni a motore che trasportano le persone verso la Guyana Francese. Da questa vicinanza, è nata anche una grande amicizia tra i due popoli, i quali parlano sia francese che portoghese e, addirittura, una nuova lingua coniata da entrambi.

I principali settori economici del municipio sono: la pesca, l’agricoltura e l’artigianato.

Storia

Durante il periodo coloniale, il municipio di Oiapoque faceva parte della Capitania do Cabo Norte. Agli inizi del XVI secolo, i Portoghesi residenti in America Latina lottavano contro gli Europei per allargare il proprio dominio a sud del Rio Oiapoque – all’epoca chiamato Rio de Vicente Pinzòn – e a nord del Rio Amazonas.

I primi abitanti della zona, tuttavia, furono i Waiapi che occupavano i territori interessati dal passaggio del Rio Oiapoque, il nome del fiume, non a caso, secondo la lingua indigena, significa “casa dei Waiapi”. I Galibi e i Palikur, invece, vivevano nella valle del fiume Uaçà e dei suoi affluenti.

Secondo vari documenti storici, il primo abitante non indios della regione fu Emile Martinic. La località, allora, iniziò ad essere conosciuta come Martinica e, ancora oggi, viene chiamata così dagli Oiapoquenses più anziani. Nel 1907, il Governo Federal creò il Primeiro Destacamento Militar, destinato ad accogliere i prigionieri politici. Alcuni anni dopo, il distaccamento militare venne trasferito a Santo Antonio (attuale distretto Clevelandia do Norte) e diventò una Colonia Militar.

Per consolidare la sovranità nazionale sulle terre limitrofe, venne eretto, sul confine con la Guyana, un monumento alla patria. Il simbolo demarca con orgoglio l’inizio del territorio brasiliano.

Il municipio venne ufficialmente istituito con la legge n. 7578 del 23 maggio del 1945.

Monumento alla Patria, Oiapoque - Amapà

 Turismo

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Rio Oiapoque – un fiume circondato da una densa vegetazione che dà vita ad un paesaggio unico ed affascinante. Il corso d’acqua funge anche da confine tra il Brasile e la Guyana Francese e ospita interessanti cascate e rapide, oltre che una grande varietà di fauna ittica. I turisti normalmente percorrono le acque con le catraias per visitare la “guyanaise” Saint George, oltre che per osservare le cascate e per fermarsi sulle sue splendide spiagge fluviali. Lungo i margini del Rio Oiapoque ci sono delle abitazioni dove è possibile acquistare singolari pezzi di artigianato indios.


Parque Nacional do Cabo Orange, Oiapoque - Amapà

Parque Nacional do Cabo Orange (PNCO) – è un’area protetta di 657 327 ettari che interessa i municipios di Oiapoque e Calçoene. Il parco, insieme alle riserve Montanhas do Tumucumaque, do Monte Roraima, do Pico da Neblina e da Serra do Divisor, rappresenta l’insieme dei Parques Nacionais Fronteiriços da Amazônia Brasileira.

Il Cabo Orange venne istituito per preservare i delicati ecosistemi della mangrovia e dei campi localizzati lungo la foce del Rio Oiapoque e ai margini della costa nord del Brasile.  La mangrovia, in particolare, è interessata da una zona di acqua salmastra dove fauna e flora si sono adattate dopo anni di evoluzione.

Moltissimi visitatori giungono in loco per ammirare la vegetazione, gli animali e, soprattutto, le piccole comunità che formano la Vila Velha do Cassiporé e la Vila de Cunani. Si tratta di individui che vivono di pesca, di agricoltura e di allevamento di sussistenza.

La grande attrazione del parco, tuttavia, resta la varietà di uccelli acquatici che popolano la zona, come: l’ibis rosso, la spatola, la garza e, raramente, il fenicottero rosa. Le specie si posano durante la bassa marea e, sempre durante lo stesso periodo, è possibile visitare “il dormitorio dei pappagalli” situato su un’isola del Rio Oiapoque.


Fonti:

  1. Divisão Territorial do Brasil e Limites Territoriais (19 de julho de 2013). Divisão Territorial do Brasil. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE).
  2. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE) (10 de outubro de 2002). Área territorial oficial. Resolução da Presidência do IBGE de n° 5 (R.PR-5/02).
  3. Embrapa Monitoramento por Satélite. Urbanização das cidades brasileiras.
  4. Enciclopédia dos Municípios Brasileiros (2007). Oiapoque - Histórico. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE).
  5. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE) (1º de julho de 2013). Estimativas da população residente nos municípios brasileiros com data em 1º de julho de 2013.
  6. Atlas do Desenvolvimento Humano (29 de julho de 2013). Ranking decrescente do IDH-M dos municípios do Brasil. Programa das Nações Unidas para o Desenvolvimento(PNUD).
  7. Indice GINI. Cidade Sat. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (2000).
  8. Produto Interno Bruto dos Municípios 2004-2008. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística.
  9. http://www.revistaturismo.com.br/ecoturismo/oiapoque.html
  10. PARQUE NACIONAL DO CABO ORANGE. Cadastro Nacional de Unidades de Conservação (13 de março de 2012).
  11. DECRETO Nº 84.913, DE 15 DE JULHO DE 1980 (PDF). Presidência da República - Casa Civil- Subchefia para Assuntos Jurídicos (15 de julho de 1980).
  12. Parna do Cabo Orange. Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade.
  13. Plano de Manejo do Parque Nacional Montanhas do Tumucumaque (PDF). Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade (2009).
  14. Plano de Manejo do Parque Nacional do Cabo Orange [PDF] ICMBio. 2011. Disponível em http://www.icmbio.gov.br/portal/biodiversidade/unidades-de-conservacao/biomas-brasileiros/marinho/unidades-de-conservacao-marinho/2262-parna-do-cabo-orange.html

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