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Waldir Azevedo con il cavaquinho |
Il cavaquinho è uno strumento a corda che viene suonato con i polpastrelli, le unghia o un plettro. E' uno strumento molto utilizzato nelle orchestre popolari. Il manico ha 17 tasti. Le quattro corde del cavaquinho sono di metallo o di budello. L'accordatura è
ré-si-sol-sol, mi-dó#-lá-lá, mi-ré-si-sol, ré-si-sol-ré o, più raramente, mi-si-sol-ré per chi ha già dimestichezza con la chitarra. Il suono è molto simile a quello del mandolino. Il cavaquinho fu creato per la prima volta in Portogallo, nella città di Brega. Non a caso il cavaquinho di Brega è famoso per l'accordatura re-là-si-mi. Lo strumento ha seguito gli spostamenti dei portoghesi, appunto per questo è utilizzato, oltre che in Brasile, anche a Capo Verde. In Brasile, il cavaquinho è utilizzato nelle congadas (feste create dagli Africani deportati che evocano la guerra tra la regina angolese Cinga ed i Portoghesi) insieme al mandolino, al flauto ed alla chitarra per eseguire gli choros. Uno dei più grandi musicisti di cavaquinho fu Waldir Azevedo che lo introdusse per la prima volta nello choro. Nelle Hawaii abbiamo il "cugino" del cavaquinho: l'ukulele con quattro corde, introdotto dai Portoghesi nel 1879. Il cavaquinho, strumento irrinunciabile nel samba, dona particolare allegria al Carnevale e alle rodas diffuse in tutto il mondo.