La vecchia provincia di San Paolo che, a differenza dell'attuale Estado de Sao Paulo, includeva anche il Paranà, non riuscì mai a dar vita ad una scuola di pittura comparabile a quelle dei centri già citati. Il territorio, purtroppo, non beneficiava né di un'economia molto dinamica né di un gran numero di artisti.
Nonostante tutto, durante la metà del XVIII secolo, si ebbero degli sviluppi grazie al contributo di José Patricio da Silva Manso.
Già prima del XVIII secolo, tuttavia, si erano avute delle espressioni artistiche rilevanti, incluse delle opere con stili molto rari in Brasile; basti citare: un ritratto equestre di Francisco Nunes de Siqueira fatto da Joao Moura nella capitale, nonché, a São Roque, le decorazioni - simili a quelle del Manierismo italiano - nella cappella della Fazenda Santo Antônio.
Il cielo dell'abside della Igreja de Nossa Senhora da Candelária (in Itu), invece, rappresentava la maggior opera di Manso. La tecnica impiegata fu quella della pittura illusionista, molto diffusa in Minas Gerais.
Uno degli allievi più importanti del maestro fu il frate Jesuíno do Monte Carmelo. Mario de Andrade definì il religioso come il principale pittore paulista dell'epoca coloniale. Espressioni tipiche della vena ingenua del pittore popolare erano contenute nella Igrejas de Nossa Senhora do Carmo de Itu e de São Paulo.
Manoel do Sacramento e Antônio dos Santos, ai quali furono attribuite le pitture della Igreja da Ordem Terceira do Carmo a Mogi das Cruzes, furono i pittori che più si avvicinarono allo stile della pittura mineira.
Dettaglio del cielo della Capela da Ordem Terceira do Carmo,Jesuíno do Monte Carmelo. |
Uno degli ultimi importanti artisti di San Paolo fu Miguel Arcanjo Benício da Assunção Dutra, conosciuto come Miguelzinho Dutra. Miguelzinho collaborò alla decorazione della Igreja de Nossa Senhora da Boa Morte a Piracicaba, ma le sue opere più famose furono degli acquerelli che rappresentavano aspetti della città e scene quotidiane, opere di grandissimo valore documentale.
A Paranà meritavano menzione Joaquim José de Miranda e João Pedro, quest'ultimo detto O Mulato, anche loro autori di acquerelli che rappresentavano soggetti popolari e scene storiche.