Le giornate di giugno. Proprio così passa alla storia la serie di proteste che hanno messo in crisi il Brasile nel giugno 2013 e che continuano tutt'ora ma di dimensioni minori. Tutto è partito da San Paolo, quando i giovani del Movimento pelo Passe Livre sono scesi in piazza contro l'aumento dei 20 centesimi sulle tariffe dei trasporti pubblici. Dai 20 centesimi del cuore economico del Brasile e dopo pochissimi giorni, con l'aiuto dei social network, le manifestazioni si sono sparse per le capitali e grandi città di tutte le regioni del Paese. In molti casi, a guidarle è stato il ceto medio. Sugli striscioni delle rivendicazioni in favore di uno standard Fifa anche per l'educazione, la sicurezza, la salute, la cultura, la democratizzazione della comunicazione. Di mira anche il cinismo politico e la corruzione a tutti i livelli. Persino la presidente Dilma Rouseff è stata nel mirino e ha visto la sua popolarità nei sondaggi crollare 27 punti in 3 settimane.
>Gizele Martins
Ore 9:00 presso la sala polifunzionale del
Centro Civico di Cognola
Via Julg 9
Trento
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