Marisa Monte - Cultura Brasil

Marisa Monte

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Marisa de Azevedo Monte è nata a Rio de Janeiro il 1 luglio del 1967, è una cantante, musicista e produttrice di musica pop e samba.

Marisa ha venduto un totale di più di 10 milioni di dischi e ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, tra i quali: tre Grammy Latino, sette Video Music Brasil, nove Premi Multishow de Musica Brasileira, cinque APCA e sei Premi Tim de Musica. L'artista è considerata dalla rivista Rolling Stones Brasil come la più grande cantante del Brasile. Due dei suoi lavori (MM e Verde, Anil, Amarelo, Cor-de-Rosa e Carvão) sono inclusi nella lista dei 100 migliori album della storia della musica brasiliana.
Il segreto del suo successo è noto a tutti: tanto nei dischi come agli shows, Marisa ha sempre cantato ciò che ha voluto, come ha voluto, con chi ha voluto e quando ha voluto. Si è sempre fatta circondare da grandi musicisti ed ha rinnovato costantemente il proprio repertorio.
Sebbene fosse una delle artiste più popolari in Brasile, ha scelto di vivere discretamente a Rio de Janeiro, viaggiando per il mondo, discutendo sul suo lavoro, commentando la sua carriera ed esponendo serenamente le proprie idee.

Biografia
Marisa è figlia dell'ingegnere Carlos Saboia Monte e di Sylvia Marques de Azevedo Monte. Il padre, discendente dei Saboia (una delle famiglie italiane più antiche radicate nel Brasile), è stato direttore culturale della scuola di samba Portela di Rio de Janeiro tra il 1972 e il 1975. L'ingegnere, inoltre, ha introdotto Marisa nel samba e nella migliore tradizione musicale carioca.
La cantante, già in tenera età dotata vocalmente, decise, a 14 anni, di studiare canto operistico nella Escola Nacional de Música di Rio de Janeiro. Per Marisa il canto lirico era l'unico modo per imparare una tecnica formale, non avendo trovato buoni insegnanti di canto popolare. Combattuta tra l'amore per l'opera, per il jazz, per il pop e per la musica brasiliana, partecipò giovanissima ad una rappresentazione studentesca del The Rocky Horror Picture Show, diretto da Miguel Falabella, con studenti del Colegio Andrews. Poi, iniziò ad esibirsi nei locali carioca e, a soli 16 anni, le fu proposto un contratto discografico dalla PolyGram (il cui direttore artistico dell'epoca era Roberto Menescal), ma Marisa rifiutò perché aveva altri progetti.

Marisa Monte in Italia
L'amore per la preparazione artistica di Maria Callas, spinse Marisa Monte, nel 1986, a 19 anni, a studiare belcanto in Italia. Mentre soggiornava a Roma, si esibiva spesso con il cantante e pianista brasiliano Jim Porto al Manuia di Trastevere, un noto club romano.
Poco prima di decidere di tornare in Brasile, Marisa si esibì in un locale veneziano: il Dona Flor di Mestre. Il titolare del locale, Roberto Bortoluzzi, accompagnava l'artista con la chitarra durante l'esibizione. Il caso volle che, durante un'esibizione, si trovasse nei paraggi il giornalista e produttore discografico Nelson Motta. Nelson era in Italia per conto della Rede Globo, allora proprietaria della emittente Telemontecarlo. Il giornalista rimase sedotto dallo stile unico di Marisa e, parlando della sua grande scoperta, ha più volte sostenuto: «Aveva un'ottima cultura musicale, conosceva il jazz e l'opera, la bossa nova e la MPB, lo choro e il funk, il tropicalismo e il rock. Aveva un'ossessione per la qualità e sembrava molto determinata. Non aveva l'ambizione del successo, le piaceva cantare bene, bella musica».
La storia spesso si tramuta in leggenda e molti affermano che, quella stessa sera, dopo aver tenuto un concerto al Dona Flor, si esibì anche al teatro Toniolo di Mestre, dove ad ascoltarla ci sarebbe stato anche David Byrne, grande appassionato di musica brasiliana.

1987 - 1990: ritorno in Brasile e inizio della carriera
Quando ritornò in Brasile nel 1987, l'interesse di Marisa per l'opera iniziò a scemare. La sorella Livia decise di accogliere il rientro della cantante organizzando uno spettacolo, Veludo Azul, ospitato dal Jazzmania di Rio de Janeiro, un locale situato sulla spiaggia di Ipanema. Il progetto proponeva un repertorio composto da canzoni di: Chico Buarque, Caetano Veloso, Marvin Gaye e perfino Kurt Weill e riscosse un grande successo; fu rappresentato anche presso la Casa de Cultura Laura Alvim di Rio.
Marisa Monte e Nelson Motta, fonte lulacerda.ig.com
L'aiuto di Nelson Motta influì molto sulla carriera dell'artista, il giornalista aveva grande stima di Marisa: «Quella ragazza di 19 anni aveva tutte le qualità per diventare un grande cantante. [...] Era una cantante da palcoscenico, come i cantanti lirici, e le registrazioni, se necessarie, sarebbero state conseguenze naturali e secondarie». Nelson iniziò a pianificare la vita artistica di Monte: iniziarono a proliferare le date degli show prima nei teatri di Rio e, successivamente, in tutto il Brasile. Il repertorio venne modificato, Marisa investì sul suo eclettismo proponendo pezzi MPB, rock e, persino, jazz. I primi spettacoli furono prodotti da Lula Buarque de Hollanda, fidanzato di sua sorella; Motta, infatti, aveva acconsentito a guidare la cantante, ma non voleva occuparsi delle attività organizzative, contrattuali e di produzione, voleva solo dirigere lo show da un punto di vista musicale.
In Italia Marisa venne conosciuta come la "Mina brasiliana", qualcuno le diede questo appellativo per la sua poliedricità musicale. In Brasile, invece, divenne un fenomeno ancora prima di registrare un disco, basti citare l'evento del 1988 al Teatro Villa-Lobos di Copacabana: Monte registrò uno spettacolo televisivo diviso in quattro serate e presentato da Nelson Motta e Walter Salles, con produzione Lula Buarque de Hollanda.
La TV Manchete, inoltre, dedicò un programma alla cantante, l'Especial Marisa Monte, che registrò uno straordinario successo e vinse un premio come miglior programma musicale dell'anno. La casa discografica EMI decise di ricavare un home video dallo show.
Il suo primo album, intitolato Marisa Monte (poi conosciuto semplicemente come MM), uscì nel gennaio del 1989 e conteneva la registrazione del suo spettacolo televisivo trasmesso dalla Rede Manchete.
Il repertorio conteneva un mix di brani in lingua portoghese - come quello scritto con il suo parceiro Arnaldo Autunes - e brani in lingua inglese, tra i quali: Bess, You Is My Woman Now di Gershwin, I Heard It Through the Grapevine, Speak Low di Kurt Weill e un vecchio successo di Carmen Miranda: South American Way di Jimmy McHugh, tratto dal musical The Streets Of Paris.

Il successo nazionale, invece, arrivò con Bem Que Se Quis, versione di Nelson Motta in portoghese della canzone E po' Che Fa di Pino Daniele, che entrò a far parte della colonna sonora della telenovela O Salvador da Pátria della Rede Globo. Il disco vendette 500 000 copie in Brasile, consacrando Marisa a nuova stella della musica brasiliana.

1991 - 1992: maturazione artistica
Nel 1991, Marisa Monte lanciò il suo secondo album, intitolato Mais e con marchio EMI. Le critiche furono positive a riconobbero la maturazione artista della giovane cantante, oltre a consacrare l'ingresso nel mercato internazionale. Mais, inoltre, sancì l'inizio della collaborazione tra Marisa, Arnaldo Antunes e Nando Reis. Il contenuto del disco, registrato in gran parte a New York, era composto da materiale allora inedito scritto da e per Marisa, oltre a qualche importante cover come De Noite na Cama di Caetano Veloso.

Il disco contava sulla partecipazione di grandi nomi della musica contemporanea, quali: Ryuichi Sakamoto, il sassofonista John Zorn e il chitarrista Marc Ribot.
Il lavoro di Marisa vendette molte più copie del precedente e la canzone Beija Eu conquistò il 26° posto della classifica delle migliori composizioni pop brasiliane, ricerca effettuata dal giornalista Zeca Camargo del portale G14.
Dopo il lancio in grande stile del suo sofisticatissimo primo lavoro in studio, Marisa intraprese una lunga tournée negli Stati Uniti e in Europa nel tentativo di lanciare una carriera internazionale per la quale sembrava pronta.
Il terzo lavoro di Marisa Monte venne pubblicato dopo tre anni, nel 1994. Alla realizzazione di Verde, Anil, Amarelo, Cor-de-Rosa e Carvão parteciparono ospiti di eccezione, come: Philip Glass, Bernie Worrell, Gilberto Gil, Paulinho da Viola, Laurie Anderson e Naná Vasconcelos. Le canzoni furono firmate da: Arnaldo Antunes e Nando Reis, a questi ultimi si aggiunse il baiano Carlinhos Brown che firmò la bellissima Maria de Verdade e il successo principale dell'album, Segue o Seco. Il repertorio del disco conteneva una reinterpretazione dei Velvet Underground, Pale Blue Eyes, composta da Lou Reed. Una composizione di Paulinho da Viola (Dança da Solidão), inoltre, avvicinò la musica di Marisa Monte al samba. Dança da Solidao fu il primo omaggio della cantante alla scuola di samba Portela, la Velha Guarda affiancò Marisa nella registrazione. Altro successo dell'album, divenuto poi uno dei pezzi culmine delle esibizioni della cantante, fu una scatenata versione di Balança Pema di Jorge Ben Jor.
Il single Sangue Seco vinse cinque MTV Video Music Brasil 1995, nelle categorie Melhor Videoclipe do Ano, Melhor Videoclipe da MPB, Melhor Direçao de Videoclipe, Melhor Fotografia de Videoclipe e Melhor Ediçao de Videoclipe.



L'album, registrato anch'esso tra New York e Rio e prodotto come il precedente da Arto Lindsay, fu lanciato nel mercato internazionale con un titolo diverso in inglese (Rose and Charcoal) e fu pubblicato negli USA dalla Blue Note. Nel 1994, infatti, Marisa firmò un contratto con la Metro Blue, una divisione della Blue Note Records, per la pubblicazione dei suoi dischi negli Stati Uniti. Il titolo originale del disco, ripreso da una canzone scritta da Carlinhos Brown per i suoi Timbalada, è un gioco sui colori del Brasile: «Il Brasile è verde, indaco, giallo (i colori della bandiera), ma è anche rosa e nero (carbone)»
Le vendite di Verde, Anil, Amarelom Corde  Rosa e Carvao raggiunsero il picco di 1,05 milioni di copie, entrando nella lista dei migliori 100 dischi di musica brasiliana nella posizione n. 87.
La lunga tournée internazionale seguita al lancio di Cor-de-rosa fornì il materiale per il disco successivo, un doppio CD, per metà dal vivo e per metà registrato in studio.
Barulhinho Bom, Uma Viagem Musical fu il titolo di un video di Marisa Monte pubblicato nel 1996, un documentario che raccoglieva le esperienze musicali e di viaggio del tour e degli incontri con alcuni dei suoi parceiros, come Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes (un'anticipazione dei Tribalistas) e con artisti che l'avevano influenzata, come i Novos Baianos, la Velha Guarda da Portela, Paulinho da Viola e Raphael Rabello. Il video doveva essere accompagnato dal relativo album live che uscì, invece, con un secondo CD di materiale inedito, ancora con canzoni in gran parte scritte da Carlinhos Brown. Sempre co-prodotto da Marisa e da Arto Lindsay, l'album Barulhinho Bom fu pubblicato anche in una versione internazionale intitolata A Great Noise per la Blue Note. Il titolo trae origine dai versi di una delle canzoni contenute nell'album, Chuva no Brejo composta da Moraes Moreira, e significa "buon (piccolo, leggero) rumore" e fa riferimento al rumore della pioggia. Il titolo inglese è traducibile invece con "grande rumore".
Barulhinho bom/A Great Noise provocò diverse polemiche per la sua copertina, un disegno dell'illustratore porno-naif Carlos Zéfiro, censurata negli Stati Uniti. L'album, nonostante l'atipica copertina, ebbe, come i precedenti, un notevole successo in Brasile. Per la cantante di Rio si trattò di un ulteriore avvicinamento al samba carioca.

La tournée seguita all'uscita di Barulhinho Bom portò Marisa per la prima volta in Giappone (paese che ha sempre coltivato una grande passione per la musica brasiliana), negli Stati Uniti e in Europa.
Lo stesso anno, lei aprì la propria casa editrice, la Monte Songs Ediçoes Musicais Ltda.

1998-1999: conquista della indipendenza musicale
Nel 1998 Marisa Monte riuscì a conquistare la propria indipendenza musicale acquistando tutti i diritti sulle proprie canzoni e aprendo una casa discografica, la Phonomotor Records. La cantante si occupò, inoltre, della produzione di Omelete Man, il secondo disco di Carlinhos Brown, oltre ad aver collaborato con l'artista capoverdiana Cesaria Evora nel suo disco Cafè Atlantico, producendolo e partecipando con un duetto nella canzone E' Doce Morrer no Mar.
Nel 1999 cantò con la Velha Guarda da Portela e produsse il CD Tudo Azul.

2000 - 2001: carriera musicale consolidata
Nel 2000 Marisa lanciò il disco Memorias, Cronica  Declaraçoes de Amor, un lavoro molto apprezzato dalla critica che aveva come punto centrale l'amore. Alla registrazione del disco parteciparono: Lenine, Arnaldo Antunes, Cury, Gilson Prior Miceli e altri. L'album fu un successone: raggiungendo i 2 milioni di copie vendute, Marisa vinse un disco di diamante.
La hit Amor I Love You fu la canzone più suonata del 2000, oltre a vincere un MTV Video Music Brasil 2000 nella categoria Melhor Videoclipe de MPB. Amor I Love You ricevette anche diverse nomination: Videoclipe do Ano, Melhor Fotografia em Videoclipe, Melhor Direção de Arte em Videoclipe e Melhor Direção em Videoclipe. Lo stesso anno, Marisa iniziò il suo quarto tour mondiale Menorias, Cronicas e Declaraçoes de Amor Tour; la tournée era formata da 150 shows e durò più di un anno.
Nel 2001 lanciò l'omonimo DVD registrato dal vivo a Rio de Janeiro e fatturando ben 1,5 milioni di reais. Per promuovere il video, la sua casa discografica lanciò un EP con due tracce, includendo A Sua, una delle canzoni più suonate del 2001 che contribuì al successo del progetto. La registrazione in formato digitale vendette più di 100 mila copie, ottenendo il certificato di diamante.
Sempre nel 2001, Marisa partecipò all'album Paradeiro di Arnaldo Antunes in compagnia di Carlinhos Brown, ennesima anticipazione del progetto Tribalistas.

Tribalistas
Nel 2002 uscì il disco Tribalistas attribuito a Marisa Monte, Arnaldo Antunes e a Carlinhos Brown e non, come spesso è detto, al gruppo con questo nome che, di fatto, non esisteva nelle intenzioni iniziali. Il trio di amici, comunque, fu conosciuto soprattutto all'estero come Tribalistas (o impropriamente come Os Tribalistas) proprio dal titolo del disco. Il nome era stato scelto perché richiamava il numero 3, i concetti di "trio", di "tribù", e tribo, termine gergale brasiliano che indica un gruppo di amici, il tutto associato all'etichetta tropicalistas che indicava il gruppo di musicisti che diedero vita, alla fine degli anni sessanta al tropicalismo.
Tribalistas nacque da un incontro che doveva essere solo preliminare alla realizzazione di un nuovo album di Antunes. Rappresentò in realtà lo sbocco inevitabile di un'amicizia e collaborazione che durava ormai da dieci anni. Fu un successo mondiale grazie soprattutto al traino del singolo Já Sei Namorar che divenne famoso anche in Italia con tanto di esibizione dei tre al Festivalbar 2003.
L'album fu registrato tra l'9 e il 24 di aprile di quell'anno nella casa di Marisa a Rio de Janeiro. La vendita del CD arrivò a circa 1,5 milioni di copie in Brasile e più di un milione nel resto del mondo.Nel 2003, il trio vinse il Grammy Latino de Melhor Album de Pop Contemporaneo Brasileiro. Oltre a questo, il disco ricevette altre tre indicazioni: nella categoria Gravaçao do Ano e Melhor Cançao Brasileira per Já Sei Namorar e Álbum do Ano.
Nel 2002, Marisa realizzò e produsse (sempre per la sua Phonomotor) un DVD contenente il "dietro le quinte" della realizzazione del disco.Sempre nel 2002, continuando il progetto iniziato con Tudo azul, Marisa Monte produsse il disco di Argemiro Patrocínio, uno dei nomi più importanti della Velha Guarda da Portela (scomparso a 81 anni l'anno successivo) e la sua Phonomotor pubblicò un disco di un altro della Velha Guarda, Jair do Cavaquinho (scomparso nel 2006 a 83 anni). Partecipò anche all'album di João Donato Managarroba cantando Nunca mais.
Nel 2004 la Phonomotor ripubblicò su DVD, rimasterizzati e con audio Dolby Digital 5.1, i primi tre video della cantante originariamente usciti solo su VHS. Tra questi la registrazione del celebre spettacolo televisivo del 1988 dal quale fu tratto il primo album MM.
Dopo il 2002 Marisa rallentò la sua attività (era diventata mamma a dicembre e aveva partecipato all'avventura Tribalistas già in attesa). Iniziò un lungo periodo nel quale continuò ad esplorare la musica brasiliana andando a ritroso nel tempo per riscoprire canzoni dimenticate della tradizione musicale del suo paese, materiale che non aveva mai avuto modo di essere registrato, ma viveva solo nella tradizione orale.

2006 - 2009: ritorno dopo sei anni
Nel 2006, precisamente tre anni e mezzo dopo il lancio di Tribalistas e sei anni dopo il suo ultimo disco da solista, Marisa Monte lanciò due dischi: Infinito Particular e Universo ao Meu Redor, il primo dedicato a canzoni inedite pop con partecipazioni di Arnaldo Antunes, Gilson Prior Micelli e Cury; il secondo con un repertorio di samba. I due dischi, insieme, vendettero più di 900 mila copie, numero che, sommato alle precedenti vendite discografiche, raggiunse i 10 milioni di copie vendute garantendo all'artista un posto particolare nella classifica brasiliana dei record di vendite.











Sempre nel 2006, Universo Ao Meu Redor vinse il Grammy Latino di Melhor Album de Samba ou Pagode. Oltre a ciò, Marisa ricevette due indicazioni al Grammy Latino: Melhor Álbum de Pop Contemporâneo Brasileiro per Infinito Particular e Melhor Canção Brasileira per O Bonde do Dom. Subito dopo, Marisa partì per il suo tour mondiale, Universo Particular che durò quasi due anni. Colse l'occasione per registrare un documentario, Infinito Ao Meu Redor. Il lavoro conteneva delle scene basate sugli ultimi due anni di attività della cantante, dal lancio del disco fino alla tournee, mostrando i retroscena di viaggi, testimonianze, commenti dei fan sul suo lavoro e alcune registrazioni live di show che furono lanciati in un CD bonus insieme al DVD. Il video, che vendette più 200 000 copie e fu il quarto DVD più venduto in Brasile nel 2008, venne anticipato dal singolo Não é Proibido, balzato subito in testa alle classifiche brasiliane. Infinito ao meu redor vinse il Prêmio Multishow de Música Brasileira 2009 come miglior DVD dell'anno e Marisa Monte fu indicata, per l'ennesima volta, come miglior cantante nel premio musicale brasiliano.
Tra l'altro, pochi giorni prima dell'uscita del video pubblicato il 14 novembre, Marisa Monte diede alla luce Helena, la sua seconda figlia.

O Misterio do Samba
Il progetto iniziato nel 2000 con Tudo Azul culminò nel 2008 con la realizzazione di un film/documentario dedicato alla Velha Guarda da Portela. Diretto da Carolina Jabor e Lula Buarque de Hollanda, O Mistério do Samba raccontava la storia e la vita quotidiana dei componenti del gruppo di veterani sambisti della scuola di samba di Portela che detiene il maggior numero di titoli al carnevale di Rio de Janeiro. Nel film, co-prodotto da Marisa Monte con la sua Phonomotor e al quale partecipavano anche Paulinho da Viola e Zeca Pagodinho, la cantante carioca descriveva in prima persona come, dalla vita della comunità che ruotava intorno alla scuola di samba, si sviluppava la musica che dava vita alle rodas de samba, con le sue melodie, i suoi ritmi e le sue tradizioni. Marisa portò alla luce composizioni quasi dimenticate che esistevano solo nella tradizione orale e che non furono mai registrate prima d'allora. Il documentario fu inserito nella selezione ufficiale della 61a edizione del Festival di Cannes.
Nella colonna sonora del film Marisa cantava la canzone Volta, mentre le altre venivano interpretate e suonate dai membri della Velha Guarda. Tutti pezzi che hanno fatto la storia della scuola di Portela e del carnevale di Rio de Janeiro.
O Misterio do Samba, lanciato nelle sale cinematografiche il 2008,uscì anche in DVD nel 2009. La canzone Nao E' Proibido ricevette un'indicazione al Grammy Latino nel 2009, nella categoria Melhor CançAo Brasileira.

2011 - presente: O Que Quer Saber de Verdade
Cinque anni dopo i suoi ultimi dischi da solista, il 14 settembre, fu lanciato il primo single Ainda Bem dell'album O Que Quer Saber de Verdade. Appena uscito, Il disco si classificò in 2° posizione nella CD-TOP 20 Semanal ABPD.
Il 31/09/2011, l'album già entrò nel ranking dei CD più venduti in Brasile, occupando il 2° posto e restando dietro solo a Mylo Xyloto della banda Coldplay.
Nel 2012 iniziò il tour Verdade, Uma Ilusao che, partendo da Curitiba il 1 giugno, portò Marisa di nuovo sui palchi a cantare nuovi e vecchi successi del suo repertorio.
Il 12 agosto del 2012, la cantante partecipò alla Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici della Primavera del 2012 per la presentazione formale dei Jogos Olímpicos de Verão de 2016 no Rio de Janeiro. Il repertorio di Marisa per l'occasione fu: Bachianas Brasileiras No. 5, Rainha do Mar Iemanjá e Aquele Abraço con la partecipazione di BNegão e Seu Jorge.
Il 5 novembre del 2014, Marisa Monte ricevette, dal Ministero della Cultura, l’Ordem do Mérito Cultural, un riconoscimento prestigioso consegnatole per aver contribuito allo sviluppo di un’identità nazionale in Brasile.

Successi nazionali e colonne sonore
Tra le registrazioni più rappresentative della carriera di Marisa Monte, i suoi maggiori successi sono: Bem Que Se Quis, Beija Eu, Segue O Seco, Amor I Love You, A Sua, Já Sei Namorar, Velha Infância, Não é Proibido. Molte altre sue canzoni furono incluse in colonne sonore di telenovelas, come Depois e Ainda Bem che furono scelte per Amor Eterno, trasmessa alle 18 dalla Rede Globo.

Vita personale
Marisa ha tre sorelle Lívia, Letícia e Carolina. Livia è sposata con il produttore e regista Luiz Buarque de Hollanda; Carol, la più giovane, è dj e ingegnere del suono.
Marisa fu sposata con Pedro Bernardes, musicista e da questa unione ebbero un figlio Mano Wladimir, nato il 17 dicembre del 2002.
Attualmente è sposata con Diogo Pires Gonçalves dalla cui unione è nata Helena.

Discografia:
Album:
  • 1989 - Marisa Monte (noto anche come MM, dal vivo)
  • 1991 - Mais
  • 1994 - Verde, anil, amarelo, cor-de-rosa e carvão (pubblicato nel mercato statunitense come Rose and Charcoal)
  • 1996 - Barulhinho bom (doppio CD, dal vivo e in studio, pubblicato nel mercato statunitense come A Great Noise)
  • 2000 - Memórias, crônicas e declarações de amor
  • 2002 - Tribalistas con Arnaldo Antunes e Carlinhos Brown
  • 2006 - Infinito particular
  • 2006 - Universo ao meu redor
  • 2011 - O que você quer saber de verdade
Video:
  • 1989 - Marisa Monte ao vivo (noto anche come MM ao vivo, VHS, ripubblicato su DVD nel 2004)
  • 1992 - Mais (VHS, ripubblicato su DVD nel 2004)
  • 1997 - Barulhinho bom (VHS, ripubblicato su DVD nel 2004)
  • 2001 - Memórias, crônicas e declarações de amor (DVD)
  • 2002 - Tribalistas (DVD)
  • 2008 - Infinito ao meu redor (DVD e CD bonus)
Collaborazioni:
  • Nando Reis, ex-Titãs, ha collaborato come autore in molti dischi di Marisa Monte
  • 1990 - Colonna sonora di Navalha na carne (canta Life Gods - Momilê)
  • 1990 - Colonna sonora di Sem Fôlego - Blue in the Face (canta De mais ninguém)
  • 1991 - Cassiano - Cedo ou tarde (canta Cedo ou tarde)
  • 1993 - Arnaldo Antunes - Nome (canta Alta noite, Carnaval, Cultura e Direitinho)
  • 1996 - Carlinhos Brown - Alfagamabetizado (canta Sue zé)
  • 1996 - AA.VV. - Red Hot + Rio - (canta Águas de março con David Byrne)
  • 1997 - Titãs - Acústico (canta Flores)
  • 1997 - Colonna sonora di Lápide (canta Bem leve)
  • 1998 - Timbalada - Vamos dar a volta no getho (canta Toneladas de desejo)
  • 1998 - Os Paralamas do Sucesso - Hey Na Na (canta O amor não sabe esperar)
  • 1998 - AA.VV. - Red Hot + Lisbon (canta Mulemba Xangola)
  • 2000 - Velha Guarda da Portela - Tudo azul (canta Volta meu amor)
  • 2000 - Colonna sonora di Bicho de Sete Cabeças (canta Carnaval con Arnaldo Antunes)
  • 2000 - Cesária Évora - Café Atlântico (canta É doce morrer non mar)
  • 2001 - Arnaldo Antunes - Paradeiro (canta Paradeiro)
  • 2001 - AA.VV. - Café Brasil (canta Onde andarás)
  • 2001 - Erasmo Carlos - Pra Falar de Amor (canta Mais um na multidão)
  • 2002 - João Donato - Managarroba (canta Nunca mais)
  • 2003 - Colonna sonora di Casseta e Planeta - A Taça do Mundo É Nossa (canta Esqueça (Forget Me))
  • 2003 - Paulinho da Viola - Meu tempo é hoje (DVD, canta Carinhoso)
  • 2003 - Colonna sonora del documentario El Milagro de Candeal
  • 2003 - Colonna sonora del film Era uma vez (canta Minha Rainha, Uma palavra)
  • 2004 - Arnaldo Antunes - Saiba (canta Grão de amor)
  • 2005 - F.U.R.T.O (Frente Urbana de Trabalhos Organizados) - Sangue Audiência (co-autrice di Desterro)
  • 2007 - Arnaldo Antunes - Ao vivo no estúdio (CD e DVD, canta Um a um e Velha infância)
  • 2008 - Julieta Venegas - Julieta Venegas Mtv Unplugged (canta Ilusión)
  • 2008 - Colonna sonora del documentario O mistério do samba (canta Volta)
  • 2010 - Ferruccio Spinetti, Dadi, Giovanni Ceccarelli - InventaRio (canta Da aurora até o luar (Dall'alba al tramonto))
  • 2011 - AA.VV. - Red Hot + Rio 2 (canta Nú com a minha música con Devendra Banhart e Rodrigo Amarante)
  • 2011 - Mina - Piccolino (autrice del brano Ainda Bem con Arnaldo Antunes)
  • Produzioni[modifica | modifica sorgente]
  • 1998 - Carlinhos Brown - Omelete Man
  • 2000 - Velha Guarda da Portela - Tudo azul
  • 2000 - Cesária Évora - Café Atlântico (la canzone É doce morrer non mar)
  • 2002 - Argemiro Patrocínio - Argemiro Patrocínio
  • 2008 - O mistério do samba (documentario dedicato alla Velha Guarda da Portela)
Fonti:
  • Wikipedia Brasil
  • Wikipedia Italia
  • Sérgio Martins, A mulher mais poderosa da MPB in «Veja on-line», Editora Abril, 28 novembre 2001.
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  • Sandra Cesarale, Week end sudamericano con Marisa Monte e gli Inti Illimani in «Corriere della Sera», RCS Quotidiani, 1º agosto 1998.
  • Jason Birchmeier, Marisa Monte biography in «Allmusic.com», Rovi Corporation.
  • Giacomo Pellicciotti, Marisa Monte: Con Byrne e Glass ma senza dimenticare il Brasile in «La Repubblica», Gruppo Editoriale L'Espresso, 18 settembre 2006.
  • Paulo Eduardo Neves, Livro conta a história da Velha Guarda da Portela in «Agenda do Samba-choro», Samba & Choro Serviços Interativos LTDA, 23 maggio 2001.
  • Nelson Motta, Biografia, Sito ufficiale di Marisa Monte.
  • Marisa Monte in «Dicionário Cravo Albin da Música Popular Brasileira», Instituto Cultural Cravo Albin.
  • Telma Alvarenga, O novo universo de Marisa in «Veja on-line», Editora Abril S.A., 19 giugno 2006.
  • Eve M. B. Hermann, Marisa Monte Biography in «Musician Biographies», Net Industries.
  • O marketing da qualidade in «Época», Editora Globo, 5 maggio 2000.
  • Max De Tomassi, Quando vidi "nascere" Marisa in «Musibrasil», Associazione culturale Rete Musibrasil, 2007.
  • Marcus Barros Pinto, Indústria cultural ou cultura industrial? in «JB Online», Brasil Mídia Digital, 15 settembre 2003.
  • Max De Tomassi, Vi parlo di Marisa Monte in «Musibrasil», Associazione culturale Rete Musibrasil, 2006.
  • Márcio Pinheiro, Divas do ecletismo in «Diário Cartarinense», RBS Internet e Inovação, 2 dicembre 2010.
  • Roberto Gatti, Voci dal mondo in «Dweb, La Repubblica», Gruppo Editoriale L'Espresso, 18 agosto 1998.
  • Giangiacomo Gandolfi, Diva Marisa in «Musibrasil», Associazione culturale Rete Musibrasil, 2004.
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  • Giangiacomo Gandolfi, Sushi-Samba: Piccolo Atlante del Giappone Brasileiro in «Musibrasil», Associazione culturale Rete Musibrasil.
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  • Alfredo d'Agnese, Nel nome del dio samba in «D Web - La Repubblica delle donne», Gruppo Editoriale L'Espresso, 23 settembre 2006.
  • Tribalistas, Sito ufficiale del Festivalbar.
  • Maurizio Comandini, Recensione di Universo Ao Meu Redor e Infinito Particular in «All About Jazz», 20 maggio 2007.
  • O mistério do samba, Sito ufficiale del film.
  • O mistério do samba, Scheda del film dal sito ufficiale del Festival di Cannes.
  • 20 DVDs mais vendidos - 2008, Associação Brasileira dos Produtores de Discos.
  • La Associação Brasileira dos Produtores de Discos ha assegnato a Infinito ao meu redor due dischi di platino equivalenti a 100 mila copie ciascuno (v. (PT) Certificados, Associação Brasileira dos Produtores de Discos.)
  • Prêmio Multishow homenageia Rita Lee; veja os vencedores in «Folha Online», Grupo Folha, 19 agosto 2009.
  • Olimpiadi di Londra 2012, le 60 nuove canzoni della cerimonia di chiusura in «Panorama.it», Arnoldo Mondadori Editore Spa, 12 agosto 2012.
  • Olympic spotlight moves to Rio in «CBSNews.com», CBS Interactive Inc., 12 agosto 2012.
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