Zé da Luz
Itabaiana, 1904
12 febbraio 1965, Rio de Janeiro
As flô de Puxinanã
|
I Fiori di Puxinanã
Tre donne o tre sorelle, tre cagne con la peste le vidi in un giorno di festa, a Puxinanã.
La più vecchia, la più robusta era proprio una tentazione! Mimosa fiore del sertao Che il popolo chiamava Ogusta.
La seconda, a Guléimina, aveva due occhi che oh! Maledizione! Ammazzava qualsiasi cristiano lo sguardo di questa ragazzina.
I suoi occhi sembravano due stelle tremando, si spegnendo e si accendendo durante le notti ventose.
La terza, era Maroca. Con un corpo fatto male. Ma però(1), aveva sul petto due cuscus di manioca.
Due cuscus, che, per capriccio, quando mi passò vicina, le mie narici si accesero con il profumo che arrivava dalla bestia.
Io addirittura, ero confuso, senza sapere delle tre sorelle che vidi a Puxinanã, qual era che mi piaceva.
Scegliendo la mia croce per uscire da questa situazione, ho desiderato, morire tra le braccia, della donna dei due cuscus! |
Torna alla scheda dell’autore |
*traduzione non ufficiale
1 – errore che dà enfasi al significato della poesia, scritta in un portoghese molto popolare