Tropicalia ou Panis et Circencis – Gilberto Gil
Anno: 1968
Etichetta: RGE
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Miserere Nobis Miserere-re nobis Já não somos como na chegada Miserere-re nobis Tomara que um dia de um dia seja Tomara que um dia de um dia seja Miserere-re nobis Já não somos como na chegada Miserere-re nobis Bê, rê, a - Bra Ora pro nobis
| Miserere Nobis Miserere-re nobis Ora, ora pro nobis E sempre sarà, ô, iaiá E sempre, sempre saranno Già non siamo come all’arrivo Zitti e magri, aspettando la cena Il bordo del piatto delimita la cena Le spine di pesce di nuovo a mare Miserere-re nobis Ora, ora pro nobis E sempre sarà, ô, iaiá E sempre, sempre saranno Speriamo che un giorno di un giorno sia Per tutti e sempre la stessa birra Speriamo che un giorno di un giorno non Per tutti e sempre metà del pane Speriamo che un giorno di un giorno sia Che sia di lino la tovaglia del tavolo Speriamo che un giorno di giorno no Sulla tavola nostra ci sono banana e fagioli Miserere-re nobis Ora, ora pro nobis E sempre sarà, ô, iaiá E sempre, sempre saranno Già non siamo come all’arrivo Il sole è già chiaro sulle acque quieti della mangrovia Spargeremo vino sul lino del tavolo Bagnato di vino macchiato di sangue Miserere-re nobis Ora, ora pro nobis E sempre sarà, ô, iaiá E sempre, sempre saranno Bê, rê, a - Bra Ora pro nobis |
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*traduzione non ufficiale
Questa canzone è stata composta come protesta alla dittatura, se ascoltate bene l’ultima parte, noterete come i suoni si avvicinano alla parola “fuzil” ossia fucile! I ritornelli, invece, sempre uguali e con rime, riproducono i toni delle marce militari! Le parole e la melodia, ancora, sono dei chiari riferimenti alla contraddizione del Brasile, quale paese moderno e retrogrado allo stesso tempo. A fine canzone, dei colpi di cannone mettono tutto a tacere.