Aquarius – film

Aquarius è un film drammatico franco-brasiliano, scritto e diretto da Kleber Mendonca Filho. E’ stato prodotto da Emilie Lesclaux, Said Ben Said e Michel Merkt, coprodotto da Walter Salles e reso famoso dall’interpretazione di: Sônia Braga, Humberto Carrão, Maeve Jinkings e Irandhir Santos.

Le riprese sono avvenute in circa 7 settimane - tra il mese d’agosto e settembre del 2015 – in vari quartieri di Recife.

La trama gira intorno alla vita di Clara ( Sonia Braga), una vedova di 65 anni, ultima residente dell’edificio Aquarius, situato di fronte alla spiaggia di Boa Viagem.

La pellicola racconta la storia della protagonista, la buona relazione con gli amici e la connessione con l’appartamento, oggetto d’attenzione di un’impresa di costruzioni che vuole acquistarlo ad ogni costo.

Il lungometraggio, dunque, espone apertamente temi moderni quali la speculazione immobiliaria, la memoria e, addirittura, la sessualità, così come vissuta e ricordata da una donna di terza età.

Aquarius è stato esibito per la prima volta il 17 maggio del 2016, in occasione della 69° edizione del Festival di Cannes, quando ha concorso per la Palma d’Oro.

E’ entrato nelle sale cinematografiche brasiliane il 1 settembre dello stesso anno e, dopo poco, è stato proiettato in più di sessanta paesi.

I critici hanno elogiato la regia, la trama e la performance di tutto il cast, particolarmente di Sonia, considerata come una delle interpretazioni migliori della sua carriera. Il film, inoltre, ha generato diversi dibattiti tra i mass-media a causa di una protesta fatta a Cannes circa il processo di impeachment di Dilma Rousseff.

La pellicola è stata un gran successo di pubblico, riuscendo a registrare, solo in Francia e Brasile, circa mezzo milione di spettatori.

Trailer:

Trama

Aquarius è diviso in 3 capitoli: “ I capelli di Clara”, “L’amore di Clara” e il “ Cancro di Clara”.

Il film inizia con delle scene risalenti al 1980 nell’appartamento della protagonista, durante la festa di compleanno della zia Lucia (Thaia Perez).

Dopo pochi istanti, la trama effettua un volo sino al 2016, quando Clara, vedova, vive nell’appartamento tenuto come una reliquia. Lei è l’ultima residente dell’edificio, una donna che lotta contro le pretese e l’atteggiamento ossessivo della Construtora Bonfim, un’impresa che vuol demolire il complesso Aquarius per realizzarne un altro più grande e più moderno.

Scene di forte pressione  esterna si alternano con la vita privata di Clara, oggetto di una relazione strana con il salvavita Roberval (Irandhir Santos) e, a tratti, tormentata dalla relazione con la figlia Ana Paula (Maeve Jinkings), interessata alla vendita dell’appartamento.

Produzione

Aquarius è stato prodotto da Emilie Lesclaux, tramite CinemaScopio Produzioni, con coproduzione di Said Ben Sais, tramite la SBS Production, in collaborazione con Video Filmes e Globo Filmes.

La pellicola ha ricevuto un finanziamento grazie alla Lei do Audiovisual, una legge che consente al privato di finanziare progetti con la possibilità di avere delle riduzioni sulle imposte.

Sommando il patrocinio ottenuto dai privati, dal Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social e dalla Fundação do Patrimônio Histórico e Artístico de Pernambuco (Fundarpe), Aquarius ha ricevuto un totale di circa 4 milioni di reais.

Scenari

Le riprese sono avvenute in vari quartieri di Recife, tra i quali: Boa Viagem, Santo Antônio, Casa Forte, Campo Grande, Pina, Setúbal, Brasília Teimosa e, infine, nella Praia dos Carneiros, a 80 km da Recife.

Il film è stato ispirato dall’Edificio Caiçara, costruito nel 1930 e parzialmente demolito nel 2013. L’idea iniziale era di girare il film direttamente nel Caiçara, ma, a causa della demolizione, ciò non è stato possibile.

Per tale motivazione, le scene sono state realizzate nell’edificio Oceania, un palazzo adiacente al Caiçara e con caratteristiche simili.

Prima della scelta di Oceania, l’equipe ha lavorato molto alla ricerca di una location. L’idea iniziale era di girare solo a Joao Pessoa e Maceiò.

E’ stato un periodo di intenso lavoro e decisioni difficili che ha portato l’intero team a lavorare anche per 12 ore al giorno.

Sonia Braga come Clara e la figura femminile

Sonia è ritornata sui grandi schermi dopo 15 anni d’assenza. Mendonça Filho ha convinto l’attrice a fare circa tre settimane di prove prima delle registrazioni.

Braga è quasi presente in tutte le scene ed ha sentito la parte molto vicina ai propri ideali politici.

Oltre a ciò, “a trigresa” si è vista molto simile a Clara, nonostante il film non sia stata scritto ispirandosi alla vita dell’attrice.

L’equipe, prima di Sonia, ha avuto diverse idee in mente, tra le quali quella di lanciare un’interprete inedita. Marcelo Caetano, tuttavia, si è ricordato di Braga.

Mendonça Filho, invece, ha visto Clara come una proiezione di sua madre, un’eroina classica del cinema, da paragonarsi ad un’Anna Magnani degli anni ‘60.

Usando tale tematica come filo conduttore, il regista ha fatto di Aquarius “un film classico di eroi” e si è lasciato guidare dal cinema italiano degli anni ‘50 e ‘60, incentrato sulla figura femminile e sulla forza nell’affrontare sfide ed ostacoli.

Mendonça Filho, ancora, aveva in mente un finale diverso, con una scena che rappresentasse un rotolo di carta igienica quasi alla fine, su un cumulo di calcinacci. Il regista, tuttavia, ha abbandonato l’idea, perchè -  a suo dire – sarebbe stata più consone come finale per un libro e non per un lungometraggio.

Colonna sonora

La selezione musicale di Aquarius è direttamente connessa a ciò che si ascoltava durante gli anni ‘70, quando la protagonista lavorava come critica musicale. Sebbene la colonna sonora non sia stata lanciata in formato digitale, la Vitrine Filmes ha prodotto circa 100 musicassette che ha inviato ad un pubblico selezionato.

Le musicassette sono state tutte accompagnate da una lettera scritta con macchina da scrivere e firmata da Clara.

E’ possibile, tuttavia, ascoltare la colonna sonora online:

Lancio e biglietteria

Il lungometraggio ha avuto la prima assoluta il 17 maggio nella sala cinematografica Bazin, nell’ambito del Festival di Cannes. La prima proiezione in Brasile, invece, è avvenuta il 20 agosto nel Cinema Sao Luiz (Pernambuco) , dinanzi ad un pubblico di 500 persone. Sei giorni dopo, è stato presentato alla 44^a edizione del Festival di Gramado, fuori dalla competizione ufficiale.

L’uscita ufficiale di Aquarius è avvenuta il 1 settembre dello stesso anno. Distribuito in più di 80 sale cinematografiche, durante il suo primo fine settimana di esibizione, il lungometraggio ha avuto un pubblico di 54 mila persone, registrandosi come miglior debutto della settimana con, in media, 600 persone per sala.

Oltre a ciò, il film si è classificato in seconda posizione come miglior successo settimanale, superato appena da “I Dieci Comandamenti”.

Durante la prima settimana, Aquarius ha contato circa 100 mila spettatori ed ha aumentato le città di esibizione da 20 a 33.

Il lungometraggio si è classificato in ottava posizione nella seconda settimana di proiezione. Oltre a ciò, nei suoi primi 11 giorni, ha avuto un pubblico stimato di 150 mila persone. Nella sua terza settimana, invece, è sceso in nona posizione, con un pubblico di circa 250 mila spettatori ed ha registrato 3,4 milioni di reais, diventando il maggior successo di biglietteria del cinema pernambucano. Si stima che il film sia stato visto da circa 357 mila persone con circa 4,1 milioni di reais di incassi in tutto il Brasile.

Poco dopo l’esibizione, Netflix ha comprato i diritti della pellicola e l’ha lanciata sui piccoli schermi dell’ America Latina (eccetto Brasile), dell’ Asia (eccetto Cina), del Nord America, dell’ Australia, della Nuova Zelanda e del Regno Unito.

Il film, inoltre, è stato distribuito in 60 diversi paesi ed ha partecipato a diversi festival di cinema internazionali durante tutto il secondo semestre del 2016.

In Francia, il lancio è avvenuto il 28 settembre con 91 copie.

L’opera, durante il primo fine settimana di proiezione, ha attratto nei cinema francesi circa 40 mila persone,  diventando la terza miglior media di pubblico per sala.

Aquarius, in totale, ha contato un pubblico di 156 mila persone in Francia, con un fatturato di 2 milioni di reais.

La pellicola, ancora, è stata esibita, tra il 9 l’11 ottobre, al Festival del Cinema di New York ed ha iniziato ad essere proiettata in America a partire dal 14 dello stesso mese, con distribuzione Vitagraph Films.

Aquarius, infine, ha debuttato in Italia il 15 dicembre del 2016, distribuito dalla Teodora Film, riuscendo a registrare circa 44 mila euro di incassi nel primo fine settimana, superato solo da Star Wars e Miss Peregrine.

Analisi

Aquarius è un film profondamente critico verso uno status quo pernambucano, nordestino e brasiliano.

La giornalista Angela Prysthon della rivista Continente ha osservato che, nonostante gli aspetti folcloristici (accenti e colori), il lungometraggio non sfocia nel pittoresco, creando, così, una rottura con il padrone regionale.

Lo stesso regista ha affermato che l’opera fa luce sulla memoria e sulla storia, aspetti non valorizzati abbastanza dalla cultura brasiliana.

Egli ha deciso, dunque, di girare un film basato su archivi personali, sulla relazione di ciascun personaggio con il presente, il passato e il futuro.

Clara è presentata come un soggetto femminile forte ed indipendente: Mendonça Filho, infatti, ha sempre avuto in mente che l’opera sarebbe stata basata su una donna, una decisione importante ai fini degli aspetti sociopolitici presenti nella pellicola.

Eliana Robert Moares de A Folha de S Paulo ha osservato che l’inizio del film – ambientato negli anni ‘80 - si è soffermato su Lucia (zia di Clara), raffigurandola come un modello di donna sessualmente libera, combattiva che ha iniziato a guadagnare visibilità durante gli anni di piombo in Brasile.

Pedro Alexandre Sanches - scrivendo per la rivista CartaCapital - ha affermato che Clara comprende pienamente come un mondo a prevalenza maschile la circonda e, nel contempo, come tale realtà mostra una violenza che le impedisce di viver la propria vita in continuità con il passato.

Aquarius, ancora, è un film carico di simbolismi, così come afferma il critico Pablo Villaça quando osserva come Clara appaia senza capelli a causa della chemioterapia e, dopo, come venga rappresentata con il capelli sciolti al vento, un comportamento che dimostra la vittoria sulla malattia.

Secondo altri critici, la situazione del personaggio, fortemente soggetto alla pressione di un’impresa immobiliare, può paragonarsi alla situazione vissuta da parte dell’ex-presidente Dilma Rousseff, prima e durante il processo di impeachment.

Senza ombra di dubbio l’argomento centrale è la resistenza dinanzi alla speculazione immobiliare.

Tramite tale tema, il regista racconta la realtà urbana di Recife, con i suoi “quartieri in verticale” accessibili solo da parte del ceto benestante, un’idea che distrugge il modello anteriore dei piccoli edifici.

Boa Viagem, in particolare, il quartiere dove Clara vive, è una delle zone maggiormente vittime della speculazione. Un esempio ne è la costruzione delle “torri gemelle” vicino al porto di Santa Rita, in barba ad ogni regola di estetica ed urbanismo.

Il legame tra Clara e la domestica Ladjane, infine, espone, in forma sottile, le relazioni tra padrona e governante. Due realtà che, sebbene prossime geograficamente, sono molto distanti socialmente. Il film mostra, infatti, come l’amicizia tra le due ponga in risalto il personaggio di Clara, una donna borghese, simpatica, ma, nonostante ciò, anche egoista.

Critica

L’edizione di gennaio del 2016 della rivista francese Cahiers du Cinema ha descritto Aquarius come uno tra i film internazionali più attesi dell’anno.

Il lungometraggio, inoltre, è stato applaudito al Festival di Cannes e, secondo Isabelle Regnier (Le Monde), è stato il più bello dell’evento.

Francisco Russo (Adoro Cinema) ha descritto Aquarius come un bellissimo studio sul Brasile attuale e sul comportamento sociale, analizzato con occhio clinico e, spesso, con valutazione politica.

Pablo Villaca (Cinema em Cena), ha descritto la pellicola come un film sull’affetto, arricchito dalla ricerca del lato umano di tutti i personaggi

Luiz Zanin Oricchio (Estadão) ha affermato che Aquarius è molto gradevole per la sua capacità di utilizzare un ritmo musicale, caloroso, forte e, nel contempo, divertente. Circa Sonia Braga, il giornalista ha definito la parte di Clara come l’interpretazione più difficile di tutta la sua brillante carriera cinematografica.

Pedro Butcher (Folha de Sao Paulo) ha dato il punteggio massimo al film, descrivendolo come uno studio sui personaggi, con un sapiente uso di musica e suoni che, in rottura con i tempi moderni, non possiede un ritmo accelerato.

Peter Bradshaw (The Guardian) ha descritto l’opera come un ricco e dettagliato studio del personaggio che riesce a coinvolgere lo spettatore nella vita e nei pensieri della protagonista. Il giornalista, tuttavia, non ha espresso grande approvazione per il finale, in quanto il film, a suo dire, non finisce in maniera aspettata o, addirittura, non ha un finale. Il lungometraggio sente la mancanza di qualcosa di miracoloso, un deus ex machina che risolva la situazione.

Robbie Collin (The Daily Telegraph) ha descritto Aquarius come un film che fa venir voglia di andare in Brasile.

Proteste e reazioni

Durante l'ingresso al Festival di Cannes, tutta l'equipe di Aquarius ha dato vita ad una protesta mostrando cartelli in diverse lingue, con la dicitura “Un colpo di stato sta avvenendo in Brasile”, “54 milioni di voti sono stati bruciati” e “Dilma, resisteremo con te”. La protesta era contro il processo di impeachment di Dilma Rousseff.

La disapprovazione ha causato una reazione immediata nei social networks e, alcune persone a favore del processo, hanno boicottato il film.

Il giornalista Reinaldo Azevedo (Veja), ha appoggiato l'idea di sabotare la pellicola scrivendo “il dovere delle persone perbene è di boicottare Aquarius”. La frase è stata inserita dalla Vitrina Filmes su tutte le locandine del film, di fianco alle critiche positive da parte di grandi testate giornalistiche, un gesto che è stato inteso come una sfida nei riguardi del giornalista.

Durante il Festival di Gramado, quando la proiezione è terminata, ci sono stati diversi gesti di disapprovazione, con grida “Fuori Temer” da parte degli spettatori. L'atteggiamento è stato replicato da parte di altri spettatori in tutto il Brasile. Diversi giornalisti hanno descritto le controversie come un'aura di disobbedienza civile o come un simbolo di resistenza da parte di gruppi contrari al governo Temer.

Nel 2016, Aquarius è stato vietato ai minori di 18 anni da parte del Ministero della Giustizia. La decisione è stata motivata dalla presenza di scene di sesso esplicito. La Vetrine Filmes, a tal punto, ha preparato un ricorso che è stato prontamente rigettato.

L'azione del Ministero è stata da più parti interpretata come una punizione inferta per aver sostenuto Dilma Rousseff.

Lo stesso regista Mendonça Filho, inoltre, ha ampiamente dimostrato come altre pellicole avessero scene più forti e come fossero state oggetto di provvedimenti meno severi.

Il ministero, dunque, a seguito delle pressioni ricevute, ha deciso, in un secondo momento, di vietare la proiezione solo ai minori di 16 anni.

In Francia , invece, non sono stati stabiliti divieti.

Ogni anno, il Ministero della Cultura, tramite la Secretaria do Audiovisual, nomina una giuria con lo scopo di scegliere la pellicola che rappresenterà il Brasile nella categoria “Miglior Film Straniero” dell'Accademia di Arti e Scienze di Hollywood.

All'inizio del mese di agosto del 2016, la Secreteria ha nominato Marcos Petrucelli, una scelta che ha suscitato numerose polemiche. Il giornalista, infatti, ha attaccato duramente l'equipe di Aquarius per la protesta durante il Festival di Cannes, oltre ad aver accusato lo staff di aver speso soldi pubblici per il viaggio verso il festival.

La scelta ricaduta su Petruccelli, sommata al divieto di 18 anni, è stata intesa come una velata censura per il forte significato politico del film. Di conseguenza, in solidarietà ad Aquarius, tre registi hanno ritirato i propri film dalla candidatura: Boi Neon, di Gabriel Mascaro; Mãe Só Há Uma, di Anna Muylaert e Para Minha Amada Morta di Aly Muritiba.

Aquarius, come previsto, non ha superato le selezioni.  Anna Muylaert -  regista di Que Horas Ela Volta?, rappresentante brasiliano ufficiale all'Oscar 2016 – ha definito la decisione della giuria come un golpe nei riguardi di Aquarius.

Nonostante ciò, la Vitagraph Films, ha iniziato una campagna indipendente negli Usa per tentare di far ottenere a Sonia Braga una nomination come Miglior Atttrice. The Guardian e Vulture hanno riconosciuto tale possibilità, ma, nel contempo, hanno ammesso che la lista delle nomination era lunga.

La rivista Variety, invece, ha mostrato la difficoltà da parte di attori di film stranieri di ottenere una casa di distribuzione sufficientemente importante da suscitare l'attenzione dell'Accademia.

Quando sono stati annunciati I 336 film partecipanti all'Oscar 2017, Aquarius non era tra i presenti. Secondo il periodico Folha de Sao Paulo i produttori nordamericani non avrebbero presentato l'iscrizione.

L'edificio Oceania

Nel mese d'ottobre del 2016, il Conselho de Preservação do Patrimônio Cultural de Pernambuco (CPPC-PE) ha deciso, all'unanimità, di porre vincoli all'Edificio Oceania quale principale location di Aquarius.

La richiesta originale, firmata  dall'architetto Milton Botler, risaliva al 2003, ma è stata rigettata nel 2006. Il professionista, dunque, sfruttando la notorietà acquisita dalla costruzione dopo il film, ha reiterato la propria richiesta nel 2016.

Il regista, ancora, durante un'intervista alla rivista UOL, ha affermato che, dopo la proiezione del lungometraggio nel cinema di Sao Luiz, a Recife, il Segretario della Cultura Marcelino Granja ha dichiarato che il film rappresentava una validissima ragione per proteggere e vincolare l'Edificio Oceania.

Cast del film

• Sônia Braga - Clara
• Humberto Carrão - Diego
• Maeve Jinkings - Ana Paula
• Irandhir Santos - Roberval
• Carla Ribas - Cleide
• Allan Souza Lima - Paulo
• Bárbara Colen - Clara (em 1980)
• Julia Bernat - Julia
• Germano Melo - Martin
• Pedro Queiroz - Tomás
• Fernando Teixeira - Geraldo
• Lula Terra - Ronaldo
• Clarissa Pinheiro - Ana Paula
• Thaia Perez - Tia Lucia (em 1980)
• Joana Gatis - Tia Lucia (em 1940)
• Zoraide Coleto - Ladjane
• Buda Lira - Antonio
• Paula de Renor - Fátima
• Andrea Rosa - Juvenita
• Tavinho Texeira - Augusto
• Bruno Goya - Daniel
• Rubens Santos - Rivanildo
• Daniel Porpino Adalberto - Rodrigo
• Arly Arnaud Adalberto - Letícia
• Leo Wainer - Alexandre
• Valdeci Junior – Josimar

Premi, riconoscimenti e nomination

Aquarius è stato riconosciuto come uno dei migliori film del 2016.

Oltre a ciò, l’interpretazione di Sonia Braga è stata considerata una delle migliori dell’anno da parte di riviste americane (Rolling Stone, The Austin Chronicle, The Village Voice, The Hollywood Reporter, Slant Magazine, Salon, e IndieWire) e francesi (Premiere e Les Inrocks).

Kleber Mendonça Filho, invece, è stato definito, dalla rivista americana Variety, come uno tra i registi più promettenti dell’attualità.

La pellicola, infine, ha vinto circa 40 riconoscimenti ed ha ricevuto circa 30 nominations, tra le quali la famosa “Palma d’Oro” del Festival di Cannes

Migliore dell’anno:

• 1º posto - National Film and Television School
• 1º posto - Associação Brasileira de Críticos de Cinema
• 1º posto - Premiere
• 1º posto - Seattle Weekly
• 1º posto - Il était une fois le cinéma
• 1º posto - Estadão
• 1º posto - Folha de S.Paulo
• 1º posto - Observatório do Cinema
• 1º posto - Associação de Críticos de Cinema do Pará
• 2º posto - AdoroCinema
• 2º posto - Cine POP
• 3º posto - Jason Di Rosso, di ABC Radio Australia
• 3º posto - Pablo Villaça, di Cinema em Cena
• 3º posto - La Internacional Cinéfila
• 3º posto - Jacques Mandelbaum, di Le Monde
• 3º posto - Les Fiches du Cinéma
• 3º posto - El País
• 3º posto - Andre Watkins, di Taste of Cinema

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