Gilka Machado - Cultura Brasil

Gilka Machado

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Gilka Machado (Rio de Janeiro, 1893-Rio de Janeiro, 1980) aveva il sangue dell'artista: la madre, Thereza Christina Moniz da Costa, era attrice teatrale, mentre il resto della famiglia era composto da poeti e musicisti famosi.
Gilka, molto giovane, si sposò con Rodolfo Machado, poeta, giornalista e critico d'arte. Nel 1910 Rodolfo morì, lasciando la poetessa sola a crescere i due figli Heros e Helios. Heros divenne una ballerina consacrata, famosa per essere un'ottima ricercatrice di danze native brasiliane.
Sin da bambina, Gilka dimostrò del talento: a soli 13 anni d'età vinse un concorso letterario bandito dal giornale A Imprensa portando a casa i primi tre premi in palio. Nel 1915, a 22 anni, pubblicò il suo primo libro Cristais Partidos; seguirono Estados d’Alma (1917), Mulher Nua (1922), Meu Glorioso Pecado (1928), Amores Que Mentiram, Que Passaram (1928).
Agli inizi degli anni '30, grazie alle traduzioni in spagnolo, la poetessa divenne famosa internazionalmente. Un anno dopo, la sua fama raggiunse l'apice grazie alla vincita di un concorso promosso dalla rivista O Malho: venne acclamata come la più grande poetessa brasiliana, scelta tra 200 intellettuali.
In seguito, intraprese un viaggio in Argentina ed ivi venne accolta con molto affetto dai lettori. Negli anni '40, invece, visitò l'entroterra brasiliano, gli USA e l'Europa. 
Le poesie di Gilka, più tardi, vennero ripubblicate all'interno di raccolte, in particolare: Poesias del 1918 raggruppava il contenuto dei primi due libri dell'artista; Carne e Alma del 1931, Meu Rosto del 1947 e Velha Poesia del 1965, invece, contenevano una cernita delle varie composizioni dell'artista; Poesia Completa del 1978, infine, raccoglieva l'opera completa di Gilka.
L'artista, inoltre, invitata da Jorge Amado, avrebbe potuto essere la prima donna a far parte dell'Academia Brasileira de Letras, ma gli accademici la precedettero introducendo una regola nello statuto che negava l'accesso alle scrittrici. Nonostante tutto, Gilka ricevette dall'Academia il premio Machado de Assis per la pubblicazione del volume Poesias Completas. 
Una delle ultime poesie scritte dall'artista fu Meu Menino, composta nel 1976 in occasione della morte del figlio Helios. 


Opera

Come si può evincere dai titoli dei libri, la poesia di Gilka tratta esperienze intime, manifestate esplicitamente tramite il racconto di sensazioni, emozioni e fantasie erotiche. Testimonianza importante dello stile fu la conferenza A Revelaçao dos Perfumes del 1916 che illustrava il rapporto esistente tra i profumi e le sensazioni umane. 
La poetessa, inoltre, esprimeva tali emozioni usando un vocabolario insolito (ad esempio utilizzava spesso la parola "cio"). 
Lo stile di Gilka spesso incontrò delle critiche autorevoli, tra le quali quelle dei modernisti e, in particolare, di Mario de Andrade che definì la sua poesia come scandalosa. 
L'opera della donna, tuttavia, determinò una spaccatura tra i lettori: da un lato ricevette una grande ovazione, da parte soprattutto del pubblico femminile che riconobbe in lei una portavoce delle proprie esperienze intime proibite, dall'altro si scontrò con il rifiuto severo della critica conservatrice moralista. Tra gli intellettuali che difesero Gilka, ricordiamo Henrique Pongetti, Humberto de Campos, Agrippino Grieco che separarono la "Gilka poetessa" dominata dall'arte dalla "Gilka madre" dominata dalla vita.
La forza rivendicatrice a favore della sensualità osata e la lotta al rigorismo formale fecero della poetessa una delle pioniere della resistenza alla situazione di alienazione femminile. L'artista, inoltre, divenne una precorritrice della lotta per il diritto alla rappresentazione del piacere erotico nella poesia femminile brasiliana. 

Pubblicazioni:
  • Cristais Partidos (1915)
  • A Revelação dos Perfumes (1916)
  • Estados de Alma (1917)
  • Poesias, 1915/1917 (1918)
  • Mulher Nua (1922)
  • O Grande Amor (1928)
  • Meu Glorioso Pecado (1928)
  • Carne e Alma (1931)
  • Sonetos y Poemas de Gilka Machado (1932 - na Bolívia)
  • Sublimação (1938)
  • Meu Rosto (1947)
  • Velha Poesia (1968)
  • Poesias Completas (1978)
Fonti: wikipedia Brasil, Brasiliana USP

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