Funk carioca - Cultura Brasil

FUNK 

Il funk carioca è un genere musicale diffusosi nelle favelas di Rio de Janeiro. Il nome, tuttavia, non va confuso con l’omonimo stile sorto negli Stati Uniti, il quale ha solo funto da imput. 
Le origini del funk risalgono agli anni ‘70, quando, a seguito della diffusione di locali che promuovevano musica black, soul, shaft e funk americano, i DJ iniziarono ad attingere dal mercato discografico americano nuovi pezzi con inediti ritmi black e pieni di innovazione made in USA. I primi pionieri di questa ricerca furono: Mecier Lima, Eduardo, Sergipe, Fernandinho. 
In seguito, partendo dal miami bass e dal freestyle, il funk carioca iniziò a proporre uno stile più personale che venne recepito molto bene anche al di fuori di Rio de Janeiro. In poco tempo sorsero i “bailes funk”, ossia dei locali dove veniva proposto unicamente il genere musicale, quasi sempre accompagnato dall’esibizione di un corpo di ballo. 
Durante le prime serate funk, i DJs si limitavano unicamente a mettere una base e cantarci sopra. La base più utilizzata, in un primo momento fu Volt Mix Instrumental del DJ Unkonown, successivamente, spopolò Pump Up the Party Instrumental di DJ Hassan.


Anni ‘80

Negli anni ‘80, arrivò in Brasile un nuovo ritmo: il miami bass. Lo stile era caratterizzato da maggiori battiti per minuto, oltre che da testi dal contenuto erotico che, spesso, sfociavano nell’osceno. 
Una pietra miliare nella storia del funk, poi, fu lo show del DJ Marlboro del 1986: l’artista si esibì utilizzando una drum machine. Lo spettacolo fu curato dal sociologo e ricercatore musicale Hermano Vianna. 
Poco dopo, le radio iniziarono a dimostrare il loro interesse al genere musicale.

Il primo grande successo, tuttavia, fu il remix della canzone Rock das Aranhas di Raul Seixas. A partire da quel momento, fiorirono i remix ed alcuni iniziarono a portare i nomi di grandi DJ, quali Stevie B e Corello DJ. 
Un’altra pietra miliare nella storia del funk fu A Feira de Acari, una canzone che 
parlava del Robauto, una fiera di pezzi d'auto rubati organizzata nel quartiere Acari. Risale a questo periodo anche la nascita dei “duelos”, ossia delle sfide tra 2 band rivali, dove era dichiarato vincitore chi avesse l’impianto stereo più potente, con l’audio più fedele e con il DJ più bravo.

 

 

 
Anni '90
 
A partire dagli anni ‘90, il funk iniziò a sviluppare un’identità personale: i testi esortavano alla violenza, sminuivano la figura femminile e, nella maggior parte dei casi, raccontavano la quotidianità delle comunità più povere. I primi pezzi più famosi, non a caso, nacquero proprio da concorsi promossi dalle suddette comunità.
Il ritmo divenne sempre più noto e i bailes si moltiplicarono sul territorio. Tali locali, tuttavia, essendo frequentati da molti delinquenti, creavano problemi di ordine pubblico, basti pensare agli incontri tra gruppi rivali (denominati Lado A e Lado B), dove l’arrivo dei “corredores” scatenava risse frequentemente concluse con omicidi. I vari episodi violenti stavano portando il Governo ad adottare delle misure finalizzate alla chiusura definitiva dei bailes, ma, grazie all’intervento di un nuovo filone di artisti funk pacifici, si inaugurò una tendenza che ripudiava la violenza. Man mano tale tendenza diventò uno stile - il funk melody - caratterizzato da composizioni più melodiche e testi romantici (un esempio era la canzone Som de Preto). I DJ degni di nota di questa prima fase furono: Latino, Copacabana Beat, Mc Marcinho, tra i tanti.
A partire dal 1995, il genere musicale iniziò ad essere trasmesso anche dalle emittenti AM. Gli abitanti delle favelas erano soliti affermare che lo stile fosse sceso dai “morros” per entrare nelle case ricche di Rio de Janeiro.
Il funk invase anche il piccolo schermo, ne era esempio il programma Furacao 2000 - della Central Nacional de Televisao – che trasmetteva delle puntate registrate nei bailes funk, contribuendo, così, a portare il genere musicale alla notorietà nazionale.
Oltre a ciò, molti DJ iniziarono anche ad esibirsi allo show televisivo infantile di Xuxa, Xuxa Park. Artisti come Claudinho&Buchecha divennero famosi in tutto il Brasile.
Nel frattempo, le canzoni avevano introdotto tra i giovani nuove espressioni, come Uh, tererè (un riadattamento dell'espressione rap whoop! There it is! del gruppo americano Tag Team) e Ah, eu to maluco.
Nel 1997, il Mestre Jorjao della Bateria da Viradouro inserì la "paradinha funk" nella sfilata del carnevale di Rio.
Sempre nel ‘97, un'altra corrente del genere musicale iniziava a prendere piede: il Proibidao. Lo stile, così come si evince dal titolo, trattava tematiche scottanti, come il traffico di droga e le esaltazioni dei criminali locali, con conseguenti provocazioni dei gruppi nemici, chiamati alemaes. A partire dagli albori del 2000, il proibidao iniziò a trattare anche la tematica erotica sfociando, spesso e volentieri, nell’osceno.
Anni 2000
Il funk riuscì a cambiare il proprio ritmo, assomigliando di più al rap americano e integrandosi perfettamente in tutte le classi sociali. Il nuovo battito ripetitivo, chiamato “pancadao” o “tamborzao”, riuscì a far muovere, tra gli anni 2007 e 2008, circa 10 milioni di R$ al mese solo nello Stato di Rio de Janeiro.
Nel 2001, il gruppo di pagode baiano E’o Tchan! – le cui vendite precipitarono – decise di rinnovarsi dedicandosi al funk.
Circa quattro anni più tardi, invece, la cantante Tati Quebra-Barraco, tramite i suoi testi, divenne il simbolo della lotta femminile per entrare nel genere, dominato dai soli artisti maschili.
Nel mese di giugno del 2007, ancora, nacque il primo gruppo funk angolano, gli Os Besta-Fera. Il loro vocalist, Mc Lucas, risiedette temporaneamente a Rio de Janeiro per imparare lo stile.
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L’antropologo Hermano Vianna, autore del libro O Mundo Funk Carioca, affermò:
"Tutto questo mercato è stato creato negli ultimi 20 anni, senza aiuto della cultura industriale affermata. Non conosco un altro esempio tanto chiaro di recupero merceologico nella cultura pop contemporanea. Il funk adesso ha numeri chiari che mostrano un'attività economica importante, che potrebbe essere considerata seriamente dal potere pubblico"
 
Nel 2008, Leonardo Mota - Mc Leonardo - fondò l'Associação dos Profissionais e Amigos do Funk. Il funkeiro iniziò la sua carriera negli anni ‘90 a lato del fratello Junior, entrambi sono gli autori del successo Rap das Armas.
Un anno dopo, l'Assembleia Legislativa do Rio de Janeiro approvò la proposta dei deputati Wagner Montes e Marcelo Freixo di riconoscere il funk come "movimento culturale e musicale a carattere popolare di Rio de Janeiro".
Nel mese di novembre dello stesso anno, la Secretaria dos Transportes do Rio de Janeiro, ispirandosi all’appuntamento Trem do Samba, creò l’evento Trem do Funk. Approfittando di ciò, la Supervia organizzò una “festa mobile” che, partendo dalla stazione Central do Brasil, si fermava al quartiere Belford Roxo.
Nel 2011, invece, venne organizzata la prima Batalha dos Passinhos, uno stile di danza nato nei bailes che portva con sé diversi generi di balli, tra quali l’hip hop.
Sempre nel 2011, venne preparata la prima Rio Parada Funk.
Il 2012, invece, fu un anno particolarmente triste per tutti i funkeiros: il ballerino Gualter Damasceno Rocha, meglio conosciuto come o Rei Do Passinho, fu assassinato. L’artista scomparve durante la notte di Capodanno e il corpo fu ritrovato solo dopo sette giorni.
Nel 2012, tuttavia, nacque anche una star: si trattava di Naldo Benny che conquistò il pubblico con il suo funk melody; il cantante era già conosciuto come Mc Naldo, nome che usava quando si esibiva  in coppia con il fratello Lula, morto nel 2008.
Sempre lo stesso anno, Caetano Veloso, artista molto sensibile ai cambiamenti della società, lanciò Abraçaço, disco che conteneva la canzone Funk Melodico.
La notte del 6 luglio 2013, un altro evento spiacevole marcò la storia del funk, si trattava dell’omicidio di Daniel Pedreira Sena Pelegrini, conosciuto come Mc Daleste. Il funkeiro venne ucciso a colpi d’arma da fuoco durante uno show a Campinas.
Il funk, in questi ultimi anni, si è evoluto molto ed è diventato famoso anche all’estero. I DJ, tuttavia, si sono spinti oltre sperimentando una fusione tra il genere musicale e i ritmi più tradizionali. Dal connubio sono nati il pagofunk e il funk sertanejo.
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Critica
Il funk, nonostante sia in costante diffusione e faccia fatturare milioni di R$ alle case discografiche, continua ad essere ostacolato dagli intellettuali e da parte della popolazione.
Le composizioni presentano una povertà creativa che, di frequente, si limita a sminuire la figura femminile e a incitare alla violenza e al consumo di droghe. 
Oltre a ciò, il genere musicale ha creato e crea continui problemi all’ordine pubblico: la costruzione dei bailes, infatti, era inizialmente finalizzata allo spaccio e al consumo di droga e, non di rado, gli show si concludono con risse e sparatorie.
Altro problema legato al funk è il disturbo della quiete pubblica: il volume d’ascolto è spesso molto alto e, in alcuni casi (come nei bailes) supera i limiti previsti dalla legge.
 
Fonti:
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