Era il 2011 quando Maria Gadù, con la sua Shimbalaié (uscita nel 2009 in Brasile), affascinava il pubblico italiano e brasiliano. La melodia, contenuta nel primo album “Maria Gadù”, si diffuse rapidamente, complice anche l’opera di divulgazione della cultura brasiliana effettuata da Max De Tomassi e dal suo programma radiofonico Brasil.
L’apice del successo, tuttavia, venne raggiunto nel 2011, quando, a lato di Caetano Veloso, registrò il CD e DVD Multishow Ao Vivo, un episodio che la consacrò tra le star della MPB più moderna.
A due anni dal suo ultimo lavoro Nòs, la Gadù ha annunciato di esser pronta a lanciare, a giugno, Guelã, il terzo album in studio con un repertorio unicamente inedito.
In clima di rottura con il lavoro discografico passato, il nuovo disco proporrà una MPB speziata di sperimentalismo con tocchi di musica tribale, senza discostarsi dal tipico pop radiofonico.
La presenza dell’etichetta Slap sarà un ulteriore marchio di garanzia: la casa discografica, infatti, nata solo nel 2007, è molto attenta nella scelta degli artisti da proporre, tutti connotati da una forte personalità, come: Céu, Marcelo Jeneci, Thais Gulin.
La copertina, ancora, è tratta da una foto di Catharina Suleiman, mentre la produzione è firmata da Maria Gadù in collaborazione con Federico Puppi.
La cantante ha messo a disposizione dei fan il single obloco, lanciato, giorni fa, su YouTube:
obloco | obloco |
*traduzione non ufficiale
1 – gruppo carnevalesco
2 – blocchetto in cemento