Vigia – Parà - Cultura Brasil

Vigia - Parà

Vigia è un municipio brasiliano dello Stato del Parà, il suo territorio interessa la Mesorregião do Nordeste Paraense e la Microrregião do Salgado.

 

Storia

Secondo alcune notizie storiche, il municipio venne fondato il 6 gennaio del 1616, sei giorni prima di Belem do Parà, in occasione della conquista del Grao-Parà da parte di Francisco Caldeira Castelo Branco. Il poeta vigiense José Ildone, invece, sostiene che, secondo il manoscritto Smeraldo de Situ Orbis, Vigia sarebbe stata scoperta da alcuni navigatori portoghesi due anni prima dell’arrivo di Pedro Alvares Cabral in Brasile. A corroborare questa tesi ci sono anche degli studi accademici portoghesi. Dato inconfutabile, tuttavia, resta la presenza degli indios Tupinamba nella regione, fondatori dell’aldeia Uruita.
Verso la fine del 1600, la zona fu interessata dall’arrivo degli esploratori portoghesi e dei padri gesuiti. Questi ultimi, oltre ad impegnarsi attivamente nella conversione delle comunità, impiegavano la manodopera indios per costruire chiese e statue in onore dei santi e della Nossa Senhora de Nazaré.
La posizione strategica dell’aldeia, ancora, venne sfruttata dai colonizzatori con la costruzione di una dogana per controllare i prodotti in arrivo a Belém, di qui l’origine del nome “vigia” (guardia). Dopo poco tempo, intorno alla struttura si creò un piccolo povoado che, nel 1693, diventò Vila.
Cinque anni più tardi, Vigia diventò municipio, mentre i confini territoriali si delinearono solo nel 1734.
Nel 1727, il militare vigiense figlio del portoghese Francisco de Melo Palheta portò delle piantagioni di caffè dalla vicina Guiana Francese. Secondo alcune notizie storiche, fu a partire dalle terre vigienses che la coltivazione si diffuse in tutto il Brasile.
Nel 1761, a seguito dell’emanazione della Lei Pombalina, i gesuiti vennero cacciati dal Brasile e Vigia diventò Paroquia Secular. Tale qualifica l’ottenne perchè disponeva di una casa che, nel 1732, fu trasformata in chiesa dal padre provinciale gesuita Jose Lopes, oltre a ciò, venne edificato il Colegio Mae de Deus.
Nel 1833, il municipio visse uno dei periodi più cruenti della sua storia, ossia la Cabanagem. Durante quest’epoca, la piccola città venne depredata e, solo nel 1836, si pose fine alle proteste.
A partire da quel momento, dopo decenni di smembramenti e annessioni, nel 1988, Vigia ebbe finalmente la sua configurazione territoriale definitiva.

Turismo

Capela do Senhor dos Passos - Vigia, Parà fonte: voxpopi

Capela do Senhor dos Passos - Vigia, Parà fonte: Catalogo Telecartofilia

Capela do Senhor dos Passos o Igreja de Pedra cappella costruita dai Gesuiti nel XVIII secolo, oggi è anche conosciuta come Igreja do Bom Jesus per ospitare l’omonima immagine. La storia dell’edificio è ricca di interruzioni poichè, dopo la Lei Pombalina e la conseguente cacciata dei padri, la struttura non venne più conclusa e subì delle demolizioni e delle trasformazioni.
Negli anni ‘30, poi, dalle pareti laterali vennero ricavate dei blocchi in pietra utilizzati per costruire dei ripari sulla riva del Furo da Laura. La struttura attuale della Capela, così com’era in passato, è formata da pietre scalpellate tenute insieme da un collante di argilla e calce. Non mancano decorazioni esterne in marmo.


Igreja da Madre de Deus - Vigia, Parà

Igreja da Madre de Deus, visione laterale - Vigia, Parà

Igreja da Madre de Deus il 28 febbraio del 1733, José Lopes, padre provinciale della Compagnia di Gesù, sfruttando un contributo offerto dalla Camara da Vila da Vigia de Nazare, iniziò la costruzione della Igreja Madre de Deus.
Intorno agli anni ‘30, il frate Alcides Paranhos e l’allora sindaco della città decisero di demolire parte dell’edificio per destinare le pietre alla costruzione di un generatore di corrente per Vigia. Dalla demolizione vennero fuori degli scheletri umani, un episodio che comprovava la leggenda locale secondo la quale alcune persone condannate a morte dal Re del Portogallo vennero impalate sulle pareti della chiesa.
L’Igreja Madre de Deus è in stile barocco e dispone di: campanili alti, porticati laterali sostenuti da colonne, ampie sale, una sacrestia ornata con pitture, un altare molto decorato e dei retabli dorati. La struttura, inoltre, è stata edificata impiegando pietre scalpellate, mentre la copertura è in legno con tegole d’argilla. Oltre a ciò, è famosa per una particolarità: è l’unica chiesa del nord del Brasile ad avere 22 colonne laterali di origine toscana.
La facciata, invece, ha un corpo centrale e due campanili laterali con tre finestre. Gli interni, invece, sono decorati con suppellettili in oro ed argento e con preziosissime tele.
La chiesa è stata riconosciuta come Patrimo della Cultura Nazionale ed è protetta.


Mercado de peixe -Vigia, Parà

Mercado de peixe  il vecchio mercato, conosciuto come Salgadeira, era sorto per consentire ai pescatori di lavorare il pesce fresco. A seguito dello sviluppo dell’attività ittica, la struttura non fu più idonea, allora, il sindaco Manoel de Souza Leal decise di costruire un edificio più adeguato. Nel periodo tra il 1943 e il 1945, Jorge Correa, coadiuvato dal sostituto governatore del Parà Joaquim de Magalhaes Cardoso Barata e dall’ingegner Jonas Brito, costruì un nuovo Mercado Municipal, più tardi divenuto famoso come Mercado de Peixe. Il sindaco Correa, inoltre, dispose il trasferimento della struttura, per bonificare l’area che occupava inizialmente (incrocio tra la Buolevard Melo Palheta e la traversa Vilhena Alves), oramai assorbita dall’urbanizzazione.


Trem de Guerra - Vigia, Parà

Trem de guerra – Agli inizi del XX secolo, esisteva in Vigia una struttura di grandi dimensioni che, oltre ad essere un piccolo tribunale, fungeva anche da residenza per Joao de Sousa Ataide, Giudice di Pace del municipio. Alcuni dei locali, inoltre, furono adibiti a deposito per le armi e le munizioni della Guarda Municipal.
Nel 1835, Vigia venne assalita dai cabanos, i quali riuscirono ad occupare il Senado da Camara Municipal. Le autorità, dunque, si rifugiarono nel Trem da Guerra. I riottosi, nonostante la reazione popolare, riuscirono ad uccidere tutti i Vigienses, i soldati e le autorità nascoste nella struttura.
Il Trem de Guerra, inizialmente costruito con pareti d’argilla e coperto da tegole, era di proprietà di Inocencio Holda. Più tardi, venne venduto a Jeronimo Magno Monteiro che lo divise in due parti, una delle quali venne acquistata dal Comune. Negli anni ‘90, a causa del deterioramento eccessivo, la struttura venne totalmente demolita e ricostruita con materiali più moderni, rispettando, però, la vecchia fisionomia.

Folklore

Cirio de Vigia - Vigia, Parà

Cirio de Vigia – secondo le notizie custodite dal frate José Ferreira, quello di Vigia sarebbe il Cirio più antico di tutto il Parà: seguendo i dati storici, infatti, le sue origini risalirebbero addirittura al 1697 (prima ancora dell’arrivo dei Gesuiti).
Il programma della festa religiosa, da più di 300 anni, prevede: la Missa do Mandato, la Procissao Rodoviaria, la Romaria Fluvial, la Trasladaçao e il Cirio das Crianças, per un totale di 15 giorni di celebrazioni.


Bloco os Cabraçurdos - Vigia, Parà, fonte: fan page Facebook

Bloco As Virgienes - Vigia, Parà, fonte: fan page Facebook

Carnaval de Vigia – nato nel XIX secolo, il Carnaval de Vigia è una delle manifestazioni più vivaci di tutto il Parà. Ogni anno, sulle strade del municipio, sfilano diversi blocos, tra i quali, i più famosi sono: il Bloco das Virgienses (uomini vestiti da donna), il Bloco dos Cabrasurdos (donne vestite da uomini) e la Gaiola das Loucas (formato da dragqueens).

Fonti

  1. Divisao Territorial do Brasil Divisao Territorial do Brasil e Limites Territoriais Instituto Brasileiro de Geografia e Estatistica.
  2. PIB Municipal2008-2012 Instituto Brasileiro de Geografia e Estatistica.
  3. IBGE Cidade, Vigia Parà

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