Nacque nelle case delle Tias (zie) baiane di Praça Onze, al centro di Rio, discendente del lundu. Prima ancora di Pelo Telefone, firmata da Ernesto dos Santos ( o Donga ), nel 1917, altre registrazioni furono definite sambas. Furono queste ultime che diedero alla luce il genere. Erano delle composizioni con dello stile ambiguo realizzate da Josè Barbosa da Silva, o Sinho, che si definiva o rei do samba (il re del samba). Josè non fu il solo, Heitor dos Prazeres, Caninha e altri pionieri fissarono le basi del genere, la Turma do Estacio gli diede la forma definitiva.
Formata da Alcebiades Barcellos, o Bide, Armando Marçal, Newton Bastos e Ismael Silva e, in più, i sambistas Baiaco, Brancura, Mano Edgar, Mano Rubem, la Turma introdusse una cadenza innovativa e vide l'ingresso di rappresentanti della classe media come l'ex studente di medicina Noel Rosa e l'ex studente di diritto Ary Barros che realizzarono opere memorabili.
Con l'esplosione dell'era della radio a partire dagli anni '30, il samba guadagnò un'enorme diffusione grazie ad artisti come Francisco Alves, Orlando Silva, Silvio Caldas, Mário Reis, Carmen Miranda - quest'ultima lanciò il genere all'estero sfruttando la propria carriera di attrice - e, più avanti, Dalva de Oliveira, Aracy de Almeida, Elizeth Cardoso, tra i tanti.
Nuove adesioni, come quella del raffinato baiano Dorival Caymmi, sommate alle armonie elaborate di Custodio Mesquita, al molleggio di Pedro Caetano, alla sobrietà di Sinal Silva, al populismo lussuoso di Herivelto Martins e all'accento di Ataulfo Alves, aprirono al samba le porte dell'industria musicale.
L'ideologia dello Estado Novo di Getulio Vargas contaminò lo scenario e, dalla figura popolare del briccone, si approdò al samba-exaltaçao il cui esempio massimo, Aquarela do Brasil, di Ary Barroso, diventò il primo inno brasiliano all'estero.
Ary Barroso |
Spinta dalla speculazione immobiliaria, la Pequena Africa si sparse per i diversi morros e favelas dai quali nacquero nuovi personaggi come Cartola, Carlos Cachaça e, successivamente, Nelson Cavaquinho, Geraldo Pereira, Paulo da Portela, Alcides Malandro Histórico, Manacé, Chico Santana, Molequinho, Aniceto do Império Serrano, tra i tanti. Il Brasile iniziò ad identificarsi nel samba anche grazie ad intellettuali come Villa-Lobos che, nel 1940, sulla nave Uruguai, organizzò una storica incisione con il maestro americano Leopold Stokowski alla quale parteciparono Cartola, Donga, João da Baiana, Pixinguinha e Zé da Zilda.
Dopo la fondazione di Deixa Falar ad opera di Ismael nel 1928 e, a partire dalla riunione dei blocos do Estacio, il fenomeno delle scuole del samba prese lo scenario. Nacquero così Mangueira, Portela, Império e Salgueiro e più tardi Mocidade Independente, Beija-Flor e Imperatriz Leopoldinense. Pian piano il carnevale si trasformò in uno show business con migliaia di turisti.
La scuola di samba Portela durante il carnevale |
Le concentrazioni urbane sancirono l'inizio delle prime sale da ballo popolari, le gafieras che diedero vita ad un proprio stile, il samba-choro o samba de gafiera, un samba sincopato. Prosperò, a partire dagli anni '30, il samba de breque - caratterizzato da pause riempite con parole - che consacrò il personaggio briccone creato da Moreira da Silva; il samba cançao, più lento, a partire da Ai Loiò (Linda Flor) di Araci Cortes, successivamente influenzato dal bolero di cui fu un esponente Lupicinio Rodrigues. In altre piazze, come San Paolo,da dove venne fuori il satirico Adoniran Barbosa o Bahia, terra degli enredos tristi di Batatinha, il samba incorporava gli accenti regionali
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'influenza della cultura americana portò alla nascita della bossa nova, un modo diverso di concepire i testi dei vari samba, unendo le influenze dell'impressionismo erudito e del jazz inaugurate da Joao Gilberto, Tom jobim e Vinicius de Moraes, dopo precursori come Johnny alf, Joao Donato e musicisti come Luis Bonfà e Garoto.La bossa nova ebbe tutta una generazione di discepoli-cultori come Carlos Lyra, Roberto Menescal, Durval Ferreira e gruppi come Tamba Trio, Bossa 3, Zimbo Trio e i pionieri vocali Os Cariocas. Nella stessa epoca nacque il sambalanço che lanciò il teleco-teco di Elza Soares, Miltinho, Luis Bandeira, Ed Lincoln, Luis Antonio, Djalma Ferreira e altri. Separazioni all' interno della bossa nova, generarono gli afro-sambas di Baden Powell e Vinicius de Moraes. Oltre a ciò, parte del movimento si approssimò nuovamente al samba tradizionale, rivalorizzando sambistas come Zé Kéti, Cartola, Nelson Cavaquinho, Elton Medeiros e più avanti Candeia, Monarco, Monsueto ed il "principiante" dell'epoca Paulinho da Viola.
Lo show Roda de Ouro, del produttore Herminio Bello de Carvalho, rivelò, oltre alla dama del teatro della rivista Araci Cortes, Clementina de Jesus, anche l'anello mancante tra il samba e le origini afro di quest'ultimo. Su esempio di Paulo Benjamin de Oliveira della scuola Portela - che fece da intermediario tra il morro e la città quando il samba era vietato - Paulinho da Viola, con la sua impronta personale mescolata allo choro, divenne l'ambasciatore del genere tradizionale presso il pubblico più avanguardista, inclusi i tropicalisti. Anche all'interno della bossa vi fu chi sperimentò con il samba, Jorge Ben Jor, con il suo stile misto de maracatu e un'inclinazione per il rhytm&blues americano, suscitò, più tardi la nascita di un sottogenere chiamato suingue.
Jorge Ben Jor |
All'inizio, messo da parte a causa dell'era dei festival universitari, il genere avrebbe avuto la sua vendetta in un momento specifico, la Bienal do Samba e avrebbe visto alla fine degli anni ' 60 la comparsa di un grande artista: Martinho da Vila. Martinho, oltre a popolarizzare la classe medio-alta (Casa de Bamba, Pequeno Burgues), ingigantì le vendite del samba enredo. All'inizio degli anni '70, il samba ritornò alla ribalta con le con le tre dive Alcione, Beth Carvalho e Clara Nunes, con il cantante Roberto Ribeiro e i compositori João Nogueira, Nei Lopes e Wilson Moreira. Ispirati dallo stile unico di di Gilberto Gil (con la sua Aquele Abraço contro la dittatura), Baden Powell e Dorival Caymmi, João Bosco in coppia con il poeta Blanc, avrebbero rinnovato il samba tradizionale (incluso l'enredo). Aldir Blanc continuò l'opera con nuovi compagni come Guinga e Moacyr Luz, negli anni 90.
Alla fine degli anni 70, Beth Carvalho cominciò a frequentare le rodas di samba del bloco Cacique de Ramos, dove avrebbe scoperto il pagode, portato alla notorietà con il suo disco De Pé no Chão, del 1978.
Il termine pagode era utilizzato per denominare una specie di samba-pop ispirato dalla ballata romantica. Il genere musicale, a partire dal successo di gruppi come Raça Negra, Negritudi Jr., Art Popular e So Pra Contrariar, determinò la nascita di un numero incalcolabile di cloni con differenti gradi di approssimazione al samba de raiz.
Il tronco principale, attualmente ancora sopravvive, alimentato dalla rivalorizzazione di antichi artisti ancora in attività come Nelson Sargento, Monarco, Noca da Portela, Wilson das Neves, Walter Alfaiate e as Velhas Guardas da Portela e Mangueira, oltre al continuo lavoro di attivisti come Nei Lopes, Luis Carlos da Vila e Wilson Moreira.