Temete, le pietre...
Di questi precipizi fece la natura
La culla nella quale io nacqui: oh! chi si è preso cura
Che tra le rocce tanto dure si generò
Un'anima così tenera, un petto senza durezza!
Amore, che vinci le tigri, con un progetto
Considerasti subito di sottomettermi; lui dichiara
Contro il mio cuore una guerra così rara
Che non mi bastò la fortezza.
Per quanto conoscessi il danno
A cui dava occasione la mia debolezza,
Mai riuscii a fuggire dal cieco inganno;
Voi che ostentate il carattere più duro,
Temete, le pietre, temete: che l'amore tiranno
Dove c'è più resistenza più si perfeziona.
Claudio Manuel da Costa