La Disgrazia
Non ho pena del pericolo vicino,
Né della buia prigione stretta e forte;
Ho pena dei cari figli e della consorte,
La perdita irreparabile di un amico.
Non ho pena della prigione, lo dico di nuovo,
Né del giudizio imminente e della dura lama;
E' una fortuna anche incontrare la morte
Quando la vita solo serve come castigo.
Ah!Quanto velocemente dunque è finito
Questo sogno, questa trama, questa chimera,
Che passa per verità ed è bugia.
Se figli e consorti non avessi avuto,
E dell'amico le virtù posseduto,
Solo di vita un momento non avrei voluto.
A Lástima
Eu não lastimo o próximo perigo,
Nem a escura prisão estreita e forte;
Lastimo os caros filhos e a consorte,
A perda irreparável de um amigo.
A prisão não lastimo, outra vez digo,
Nem o ver iminente o duro corte;
É ventura também achar a morte
Quando a vida só serve de castigo.
Ah! quão depressa então acabar vira
Este sonho, este enredo, esta quimera,
Que passa por verdade e é mentira.
Se filhos e consorte não tivera,
E do amigo as virtudes possuíra,
Só de vida um momento não quisera.