Ariano Suassuna
16 giugno 1927, Joao Pessoa, Paraìba
23 luglio 2014, Recife, Pernambuco
I libri di Ariano Suassuna sono acquistabili su: laFeltrinelli.it e Abebooks.it
Non cambio il mio “oxente” per l’”ok” di nessuno Il compito di vivere è duro ma affascinante Uccidere il padre dà una fortuna dannata. Soprattutto al padre La massificazione cerca di abbassare la qualità artistica all'altezza del gusto medio. Nell'arte, il gusto medio è più pregiudizievole del cattivo gusto...Non ho mai visto un genio con gusto medio Se non avessi un’utopia, dovrei crearla, perchè l'uomo non può vivere senza un sogno. Che non perda la volontà di avere grandi amici, anche sapendo che, con i giri del mondo, loro finiranno per andar via dalle nostre vite. Le donne sono le principali responsabili della bellezza, gentilezza e allegria nel mondo. Ho due armi per lottare contro la disperazione, la tristezza e persino la morte: il riso del cavallo ed il galoppo del sogno. E' con questo che affronto questo duro e affascinante compito di vivere L'ottimista è un ingenuo. Il pessimista, pesante. Meglio essere un realista speranzoso. Dico sempre che delle tre virtù definite teologiche, io sono debole nella fede e debole nella qualità, solo mi resta la speranza. Io sono un uomo di speranza. L'arte per me non è un prodotto di mercato. Mi potete definire romantico. L'arte per me è missione, vocazione e festa.
Non ho paura della morte. Nella mia terra, la morte è una donna e si chiama Caetana. E l’unico modo di accettare questa maledetta è pensare che sia una bella donna.
L’umanità si divide in due gruppi, quelli che concordano con me e quelli che sbagliano.
E’ il sogno che porta le persone avanti. Se la gente seguisse la ragione, resterebbe quieta, seduta.