Esce "Joao Gilberto", un libro che raccoglie testimonianze sul mestre - Cultura Brasil

Esce "Joao Gilberto", un libro che raccoglie testimonianze sul mestre

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Il 10 maggio è già passato, Joao Gilberto ha compiuto i suoi 81 anni. Finalmente è arrivato nelle librerie il libro commemorativo degli 80 anni. Un anno dopo perchè era ancora necessaria l'autorizzazione del mestre. Pignolo Joazinho perchè il libro non è biografico, è semplicemente una raccolta di saggi ed interviste già pubblicate. Ben 512 pagine al costo di 215 R$, prezzo forse un pò eccessivo ma, a queste critiche, l'ideatore del progetto, Walter Garcia, dimostra di essere già preparato.

Occorre senz'altro valutare che, vivendo nell'era delle grandi comunicazioni alla portata di tutti, il contenuto può esser diffuso senza molte difficoltà, ledendo l'autore.
Il materiale è molto interessante, basti pensare l'inclusione di un frammento scritto da Lorenzo Mammì nel 1992, nel libro Joao Gilberto e o Projeito Utopico da Bossa Nova e riprodotto nell'opera di Garcia  all'interno di O Brasil de Joao nella sezione Caminhos Cruzados: Ensaios, Perfis e Resenhas. Gli altri saggi appartenenti a O Brasil de Joao sono inediti, tra i quali rientra anche uno scritto da Garcia stesso (Cordialidade, Melancolia, Modernidade).
Altri inediti sono contenuti all'interno di Segredos do Oficio. Alcuni di questi sono firmati da Aderbal Duarte,  musicista baiano ritenuto uno dei migliori conoscitori della complessa originalità della batida joaogilbertiana.
La preoccupazione maggiore di Garcia, è stata quella di difendere la personalità di Joao, cercando di ripulirla da tutti gli aneddoti e valorizzarla. Si instaura così, una continuità con il libro Bim bom - a Contradiçao Sem Conflitos de Joao Gilberto, scritto nel 1999 dallo stesso autore. A conferma di ciò, vi è   Antianedotario, una raccolta di saggi scritti da persone vicine al mestre, come quello pubblicato da Mario Sergio Conti sulla testata A Folha de S. Paulo, nel 2000 (A viagem de Joao). Garcia ha anche scartato tutti i testi che trattano Joao come mito, dio, genio. Alla domanda rivoltagli durante l'intervista rilasciata alla Globo circa la motivazione di tale selezione, lui risponde: "Edu Lobo raccontò una volta che Tom Jobim diceva: "Dopo un certo tempo, ti mettono delle medaglie e non ascoltano più la tua musica". L'idea nel libro era mostrare come Joao mutasse, scegliendo canzoni di forme differenti".
Molto interessante anche la prima sezione, De Conversa em Conversa, la quale riunisce alcune delle poche interviste realizzate da Joao. Si parte dalle più importanti, come quella fatta da Tarik de Souza nel '71, fino a quelle poco conosciute ma non meno rilevanti, come l'intervista rilasciata a John S. Wilson per il New York Times del 1968. Non mancano nemmeno interviste più superficiali, risalenti al periodo iniziale della bossa nova nelle quali si scopre un Joao diverso, più propenso ad esprimersi e mostrarsi.
Non poteva non essere incluso il contributo di Edinha Diniz, una delle maggiori conoscitrici dell'opera di Joao. Edinha, oltre a curare la cronologia, si è occupata de A Grande Sintese, un articolo pubblicato in occasione dei 70 anni del musicista sul Jornal do Brasil, nel 2001. 
Contributi provenienti anche dall'estero: tra i più importanti, Procurando Sonny, un' intervista realizzata dal professore americano Christopher Dunn a Sonny Car, il leggendario batterista del disco branco di Joao.

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