Arrocha – genere musicale - Cultura Brasil

Arrocha – genere musicale

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Arrocha, fonte: http://blog.livegether.com/dancas-arrocha/

L'Arrocha è un genere musicale e una danza originaria della città di Candeias, nello Stato di Bahia. Ci sono dubbi sulla derivazione di tale ritmo, molti lo riconducono alla seresta (una versione moderna delle vecchie serenate) influenzato dalla musica brega e dallo stile romantico con l'aggiunta di varianti che l'avrebbero reso più sensuale.
Le band che suonano arrocha, non necessariamente devono essere complete; sono fondamentali, tuttavia una tastiera, un sassofono e una chitarra.


Storia


Il termine "arrocha" è di uso recente, ma la musica in sé già esisteva sin dagli anni '70, precisamente quando i fans di Odair José, Reginaldo Rossi, Fernando Mendes e Waldick Soriano, comprando le prime tastiere, iniziarono ad esibirsi cantando le canzoni dei loro idoli nei bar e nelle discoteche delle zone periferiche ed interne.
Dopo alcuni anni, il genere musicale iniziò ad essere trascurato dai media. Negli anni '90, tuttavia, le case discografiche, data la crescente richiesta da parte del pubblico, iniziarono a dimostrare un nuovo interesse verso l'arrocha e, a partire da quel momento, i produttori iniziarono a lanciare le prime star: primo fra tutti fu Lairton che, conosciuto come Lairton e Seus Teclados, raggiunse l'apice del successo con la canzone Morango do Nordeste (anche se non fu composta da lui).

 
Nei primi anni del 2000, inoltre, grazie alla semplificazione delle tecniche di mixaggio e di masterizzazione dei CD, iniziarono a sorgere numerose band, fondamentali nella diffusione dell'arrocha. 
Nel 2003, il genere musicale iniziò a guadagnare molto spazio nelle radio brasiliane, ma, dati i testi ripetitivi e poco elaborati, gli fu contestata la natura di "movimento musicale".
La nascita di grandi star - come Amor Intenso, Tayrone Cigano, Asas Livres, Grupo Arrocha, Márcio Moreno, Silvanno Salles, Tatal Matos, Pablo e la cosiddetta "rainha do arrocha", Nara Costa - contribuì a dare molta importanza al ritmo nonché a promuoverlo anche all'estero.
Nara Costa
Attualmente il genere musicale, evolutosi grazie all'introduzione delle percussioni elettroniche, è molto diffuso nelle zone nord/nordest del Brasile.
A prescindere dal grande successo riscosso tra le fasce più umili della popolazione, l'arrocha ancora si scontra con il grande preconcetto della classe media che lo considera di cattivo gusto.


Critica


Circa la classificazione della musica brega, esistono due correnti in Brasile: la prima - riconducibile alla Enciclopédia da Música Brasileira di Marcos Antonio Marcondes - definisce il genere musicale come "banale, ovvio, diretto, sentimentale e basato sulla routine, che non sfugge dall'uso senza creatività di cliché musicali"; l'altro orientamento, invece, attacca la ghettizzazione degli artisti "cafoni" e critica gli esponenti della prima corrente, quest'ultimi si sarebbero arrogati il titolo di categoria privilegiata nella scelta del gusto ufficiale "che scarta musicisti e tendenze musicali non contingenti con le proprie aspettative identitarie".
Per lo storico Paulo Cesar De Araujo il brega sarebbe stato collocato "nel limbo della storia", ovvero "tutta la produzione nella quale il pubblico della classe media non identifica tradizioni ("radici" del Samba) nè elementi di modernità (a partire dal 1958, con la Bossa Nova fino al Tropicalismo) è classificata come brega o cafona".
Il Professore Fernando Fontanella, al contrario, parte da una prospettiva sociale ed afferma che all'interno di  un gioco di "gerarchia culturale, l'immaginario del bello è sempre pensato dalle istituzioni egemoni, derivato della legittimazione dei gruppi dominanti". Da qui l'associazione del brega al "cattivo gusto" come espressione di una determinata classe sociale ritenuta "succube".
Fonti:
  • ARANHA, Altair J. Dicionário Brasileiro de Insultos. [S.l.]: São Paulo: Ateliê Editorial, 2002.
  • LIMA, Izaíra Thalita da Silva; QUEIROZ, Tobias. Eu não sou cachorro não: a transformação do brega em arte com elementos de cinema no DVD de Waldick Soriano. [S.l.]: Natal: XXXI Congresso Brasileiro de Ciências da Comunicação, 2008. 3 p. PDF
  • MARCONDES, Marcos Antonio. Enciclopédia da música brasileira. [S.l.]: São Paulo: PubliFolha, 1998.
  • COUTINHO, Eduardo; FILHO, João Freire. O autoritarismo da historiografia musical brasileira IN:Sintonizando a música brasileira (entrevista). [S.l.]: Rio de Janeiro: Revista ECO-PÓS/UFRJ, 2003.
  • FONTANELLA, Fernando Israel. A estética do brega. [S.l.]: Recife: UFPE (dissertação de mestrado), 2005. 
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