A Verdade – Luis Fernando Verissimo - Cultura Brasil

A Verdade – Luis Fernando Verissimo

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Luis Fernando Verissimo

     

Luis Fernando Verissimo 

26 settembre 1936, Porto Alegre, Rio Grande do Sul 

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La Verità

Una donzella era seduta, un giorno, sulla riva di un ruscello, lasciando far passare l’acqua tra le dita molto bianche, quando sentì che il suo anello di diamanti era stato portato via dalla corrente. Temendo il castigo del padre, la donzella raccontò, in casa, di esser stata rapinata nel bosco da un uomo e che costui le avrebbe strappato l’anello di diamanti dal dito e che l’avrebbe lasciata svenuta su un giardino di margherite. Il padre e i fratelli della donzella furono alla ricerca del rapinatore e incontrarono un uomo che dormiva nel bosco, l’uccisero, ma non trovarono l’anello di diamante. E la donzella disse:
- Adesso mi ricordo, non era un uomo, ne erano due.
E il padre e i fratelli della donzella andarono dietro il secondo uomo, e l’incontrarono, e l’uccisero, ma anche lui non aveva l’anello. E la donzella disse:
- Allora è con il terzo!
Infatti ricordava che c’era un terzo rapinatore. E il padre e i fratelli della donzella uscirono per cercare il terzo rapinatore e lo trovarono nel bosco. Ma non l’uccisero poichè era pieno di sangue. E portarono l’uomo nel villaggio, lo perquisirono e trovarono nella tasca l’anello di diamanti della donzella, con suo stupore.
- E’ stato lui a rapinare la donzella, e a strapparle l’anello dal dito, e a farla svenire – gridarono gli abitanti del villaggio – uccidetelo!
- Aspettate – gridò l’uomo, nel momento in cui gli mettevano il cappio intorno al collo – Io non ho rubato l’anello. E’ stata lei a darmelo!
E indicò la donzella, davanti lo scandalo di tutti.
L’uomo raccontò che era seduto sulla riva del ruscello, pescando, quando la donzella si sarebbe avvicinata e gli avrebbe chiesto un bacio. Lui glie lo avrebbe dato. Dopo, la donzella si sarebbe spogliata e gli avrebbe chiesto di possederla per conoscere cosa fosse l’amore. Ma visto che lui era un uomo casto, avrebbe resistito e le avrebbe detto di aver pazienza, poichè avrebbe conosciuto l’amore del marito nel suo letto nuziale. Allora la donzella gli avrebbe offerto l’anello, dicendo “visto che non sono riuscita a sedurti, questo anello comprerà il tuo amore”. Lui avrebbe ceduto, poichè era povero e poichè la necessità è  l’afflizione dell’onore.
Tutti si girarono contro la donzella e gridarono: “Prostituta!Impura!Diavolo!” e pretesero il suo sacrificio. E il padre tesso della donzella le passò la corda intorno al collo.
Prima di morire, la donzella disse al pescatore:
- La sua bugia è stata più grande della mia. Loro hanno ammazzato per la mia menzogna e ammazzeranno per la tua. Dov’è, alla fine, la verità?
Il pescatore si voltò e disse:
- La verità è che ho trovato l’anello nella pancia di un pesce. Ma chi avrebbe creduto a ciò? Le persone vogliono violenza e sesso, non storie di pescatore.


A Verdade

Uma donzela estava um dia sentada à beira de um riacho, deixando a água do riacho passar por entre os seus dedos muito brancos, quando sentiu o seu anel de diamante ser levado pelas águas. Temendo o castigo do pai, a donzela contou em casa que fora assaltada por um homem no bosque e que ele arrancara o anel de diamante do seu dedo e a deixara desfalecida sobre um canteiro de margarida. O pai e os irmãos da donzela foram atrás do assaltante e encontraram um homem dormindo no bosque, e o mataram, mas não encontraram o anel de diamante. E a donzela disse:
- Agora me lembro, não era um homem, eram dois.
E o pai e os irmãos da donzela saíram atrás do segundo homem, e o encontraram, e o mataram, mas ele também não tinha o anel. E a donzela disse:
- Então está com o terceiro!
Pois se lembrara que havia um terceiro assaltante. E o pai e os irmãos da donzela saíram no encalço do terceiro assaltante, e o encontraram no bosque. Mas não o mataram, pois estavam fartos de sangue. E trouxeram o homem para a aldeia, e o revistaram, e encontraram no seu bolso o anel de diamante da donzela, para espanto dela.
- Foi ele que assaltou a donzela, e arrancou o anel de seu dedo, e a deixou desfalecida - gritaram os aldeões. - Matem-no!
- Esperem! - gritou o homem, no momento em que passavam a corda da forca pelo seu pescoço. - Eu não roubei o anel. Foi ela quem me deu!
E apontou para a donzela, diante do escândalo de todos.
O homem contou que estava sentado à beira do riacho, pescando, quando a donzela se aproximou dele e pediu um beijo. Ele deu o beijo. Depois a donzela tirara a roupa e pedira que ele a possuísse, pois queria saber o que era o amor. Mas como era um homem honrado, ele resistira, e dissera que a donzela devia ter paciência, pois conheceria o amor do marido no seu leito de núpcias. Então a donzela lhe oferecera o anel, dizendo "Já que meus encantos não o seduzem, este anel comprará o seu amor". E ele sucumbira, pois era pobre, e a necessidade é o algoz da honra.
Todos se viraram contra a donzela e gritaram: "Rameira! Impura! Diaba!" e exigiram seu sacrifício. E o próprio pai da donzela passou a forca para o seu pescoço.
Antes de morrer, a donzela disse para o pescador:
- A sua mentira era maior que a minha. Eles mataram pela minha mentira e vão matar pela sua. Onde está, afinal, a verdade?
O pescador deu de ombros e disse:
- A verdade é que eu achei o anel na barriga de um peixe. Mas quem acreditaria nisso? O pessoal quer violência e sexo, não histórias de pescador.

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 LUIS FERNANDO VERISSIMO

*traduzione non ufficiale

Estratto da: “Comedias da Vida Privada”, 1996

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