Danza strumentale, marcia a tempo binario e andamento molto rapido. Così il saggista Mario de Andrade definì il frevo nel suo Dicionaro Musical Brasileiro. Derivato dalla polca, all'inizio chiamato Marcha nortista o marcha pernambucana, il frevo erano ballato negli spettacoli di capoeira di fronte al corteo. Questi atleti danzavano per aprire il cammino e, dai giochi acrobatici, sarebbero nati i passi tipici del frevo che ricordano anche le czarda russe. Gli ombrelli colorati, invece, sono frutto della trasformazione delle armi usate dai ballerini. Il frevo nacque come strumentale, solo successivamente si tramutò nel frevo-cançao con l'aggiunta di testi ed uscì dall'ambito pernambucano per invadere l'intero paese. Un esempio è O Teu Cabelo Nao Nega del 1932, considerata la canzone che definì lo stile della marcinha carnevalesca carioca, è, in verità, un adattamento del compositore Lamartine Babo del frevo Mulata, dei fratelli pernambucani Irmaos Valença. La prima registrazione ufficiale del genere musicale fu O frevo Pernambucano, una canzone realizzata da Luperce Miranda e Oswaldo Santiago e lanciata da Francesco Alves alla fine del 1930. Un anno dopo, Vamo se Acaba di Nelson Ferreira venne classificata come frevo. Due anni prima, quando ancora il genere era conosciuto come Marcha nortista, uscì Nao Puxa Maroca di Nelson Ferreira, canzone pioniera che nasceva dal forrò.
Personaggi che contribuirono all'era d'oro della radio come Almirante (in un adattamento del classico Vassourinhas), Mário Reis (É de Amargar, di Capiba), Carlos Galhardo (Morena da Sapucaia, O Teu Lencinho, Vamos Cair no Frevo), Linda Batista (Criado com Vó), Nelson Gonçalves (Quando é Noite de Lua), Cyro Monteiro (Linda Flor da Madrugada), Dircinha Batista (Não é Vantagem), Gilberto Alves (Não Sou Eu Que Caio Lá, Não Faltava Mais Nada, Feitiço), Carmélia Alves (É de Maroca) aggiunsero il frevo ai loro repertori. Nel 1950, ispirati dalla energia del frevo pernambucano, a bordo di una piccola ford fobica, suonando delle rudimentali chitarre elettriche, i musicisti Dodo & Osmar fissavano le basi del trio eletrico baiano, diventato famoso in tutto il paese a partire dal 1979, quando Caetano Veloso documentò il fenomeno nel suo Atras do Trio Eletrico.
La famos Ford Fobica |
Nel 1957, il frevo Evocaçao No. 1 di Nelso Ferreira, registrato dal Bloco Batutas di Sao Josè invase il carnevale carioca dirottando la marcinha ed il samba. Responsabili del successo, furono la casa discografica locale Mocambo che si dimostrò particolarmente propensa alla diffusione del frevo e l'opera dei due maggiori compositori del genere Nelson Ferreira e Capiba. Oltre ad arrivare fino al numero 7 della serie Evocação, Nelson Ferreira ebbe successo anche con il frevo Veneza Brasileira, registrato dalla sambista Aracy de Almeida senza contare No Passo, Carnaval da Vitória, Dedé, O Dia Vem Raiando, Borboleta Não É Ave, Frevo da Saudade. Su esempio di Nelson, anche Capiba seguì la stessa strada realizzando il suo clássico samba canção Maria Bethânia registrato da Nelson Gonçalves nel 1943, canzone che più tardi ispirò il nome della cantante. Dopo É de Amargar del 1934, classificata al primo posto nel concorso del Diário de Pernambuco, Capiba compose Manda Embora Essa Tristeza(Aracy de Almeida, 1936) e altri vari frevos che verranno reinterpretati dalle generazioni successive. Tra questi basta ricordare: De Chapéu de Sol Aberto, Tenho uma Coisa pra lhe Dizer, Quem Vai pra Farol É o Bonde de Olinda, Linda Flor da Madrugada, A Pisada É Essa, Gosto de Te Ver Cantando.
Cantanti come Claudionor Germano e Expedito Baracho si trasformarono in specialisti del genere. Uno dei principali autori del samba-cançao, Antonio Maria non negò le sue origini pernambucane nella serie di frevos (dal numero 1 al 3) che dedicò a Recife. Il genere arrivò a solleticare anche la bossa nova: Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Marcos e Paulo Sergio Valle e Edu Lobo, tutti contagiati come lo stesso Gilberto Gil che suonò Frevo Rasgadoem in piena eruzione tropicalista.
La baiana Gal Costa mescolò frevo, dobrado e funk in uno dei suoi maggiori successi, Festa do Interior.Il pernambucano Carlos Fernando, autore dell'esplosivo Banho de Cheiro, successo della paraibana Elba Ramalho, organizzò una serie di dischi intitolati Asas da America a partire dall'inizio degli anni '80. Nella pentola del frevo, bollivano: Chico Buarque, Alcione, Lulu Santos, Gilberto Gil, Jackson do Pandeiro, Elba e Zé Ramalho, Geraldo Azevedo, Fagner e Alceu Valença.