Jovem Guarda - Cultura Brasil
Roberto Carlos da giovane
"Il futuro appartiene alla giovane guardia perchè la vecchia è oltrepassata". La frase del leader sovietico Vladimir Lenin battezzò in Brasile, nel 1965, uno dei programmi TV di maggior audience: il Jovem Guarda, presentato dai giovani cantanti emergenti Roberto Carlos (o Rei), Erasmo Carlos(o Tremendao) e Wanderléa(a Ternurinha). Quando raggiunse il picco della notorietà, Jovem Guarda riuscì ad avere un'audience di 3 milioni di spettatori nella sola San Paolo, da dove era trasmesso.
Lo show, più che una buona idea per riempire l'orario che restò vuoto a causa del divieto sulla trasmissione in diretta del campionato paulista di calcio, più che una eccellente forma per dirottare il Festival da Juventude,  divenne il catalizzatore di un movimento che mise la musica brasiliana in sintonia con il fenomeno internazionale del rock e diede origine ad un nuovo linguaggio musicale ed a nuovi stili di comportamento.
Entrarono in scena le chitarre elettriche, una musica esclusivamente giovane con simboli giovanili e tutta una costellazione di nuovi artisti: Wanderley Cardoso, Jerry Adriani, Eduardo Araújo, Martinha, Ed Wilson, Waldirene (A Garota di Roberto), Leno & Lílian, Deny e Dino, Bobby Di Carlo e gruppi come Golden Boys, Renato & Seus Blue Caps, Os Incríveis, Os Vips e tanti altri. Il programma TV finì nel 1969 ma lo stile della Jovem Guarda sempre fu presente nella musica brasiliana a seguire.
Il programma Jovem Guarda
I primordi del movimento vanno di pari passo con l'esposizione del paese al rock' n' roll tramite i dischi di Elvis Presley e Bill Haley, tramite la Revista do Rock e programmi come Hoje É Dia de Rock (di Jair de Taumaturgo, nella Rádio Mayrink Veiga carioca), Clube do Rock (di Carlos Imperial, sulla TV-Rio) e Crush em Hi-Fi (sulla TV Record, di San Paulo). Alla fine degli anni '50, il paese vide i suoi primi idoli del rock: la paulista Cely Campello (di Estúpido Cupido, versione di Stupid Cupid, di Neil Sedaka), Carlos Gonzaga (di Diana, canzone di Paul Anka), Sérgio Murilo (di Marcianita e Broto Legal), Tony Campello (fratello di Cely), Demétrius, Albert e Meire Pavão. Artisti portavoce di un rock più leggero e ballabile. Il contrapposto selvaggio, quello di Elvis e Chuck Berry, ancora era in gestazione.
Nel Bairro da Tijuca, quartiere periferico di Rio, il rock era la passione di un gruppo di ragazzotti che si riuniva nella Rua do Matoso. Nel 1958, China, Arlenio, Trindade, Tim Maia, Erasmo Carlos e Roberto Carlos formarono il gruppo Os Sputniks. Il risultato fu, da una parte la fine del gruppo nello stesso anno, dall'altra l'arrivo di un sambista rivoluzionario: Jorge Ben. Nel 1960, il rock della Joventude Transviada ebbe il suo primo successo: Rua Augusta di Ronnie Cord. Successo arrivato in ritardo: il genere cominciava a perdere il suo vigore a causa dell' arrivo della bossa nova. Lo stesso Roberto Carlos si dedicò alla bossa.
Il rock resistette nelle periferie di Rio e San Paolo, dove sorsero gruppi come Golden Boys e Trio Esperança nonchè, sulla onda del Twist, gruppi come Renato & Seus Blue Caps, The Jordans, The Jet Blacks e The Clevers. Intanto, Sergio Murilo,  Ronnie Cord e Demetrius si occuparono di rock-balada al lato dei nuovi arrivati  George Freedman e Wanderlea.
Ma, nel 1963, un rinnovato Roberto Carlos apparve con Splish Splash, canzone che diede il titolo al suo LP di quell'anno. Parei na Contramao, il successo successivo, stese il tappeto rosso alla sua grande bomba: O Calhambeque. Roberto non solo rinnovò la sua iscrizione al club del rock ma iniziò il suo regno in quello scenario che più tardi venne conosciuto come Jovem Guarda. Il grande compagno di Roberto, Erasmo Carlos, in questo periodo iniziava la sua carriera da solista con il successo Minha Fama de Mau.
Il 22 agosto del 1965, quando il programma Jovem Guarda debuttò, lo scenario del movimento era quasi completamente definito: Wanderley Cardoso era O Bom Rapaz, Eduardo Araújo O Bom, Jerry Adriani O Italianíssimo, Martinha O Queijinho de Minas, Rosemary A Boneca Loura Que Canta, Ronnie Von O Pequeno Príncipe. Altri artisti varcarono la soglia: Sérgio Reis, Antonio Marcos, Vanusa, Agnaldo Rayol, The Fevers, Ed Wilson (fratello di Renato e Paulo César Barros, di Renato & Seus Blue Caps), Prini Lorez, The Pop’s... In quelle "jovens tardes de domingo", la parola d'ordine era iê-iê-iê, adattamento di "yeah, yeah, yeah!", della canzone She Loves You, dei Beatles – non a caso, il film del quartetto, A Hard’s Day Night, fu proiettato in Brasile con il titolo Os Reis do Iê-Iê-Iê. La maggior parte dei testi dei cantanti del movimento erano ingenui e sibillini; buona parte delle canzoni erano cover di grandi successi del rock americano, britannico, italiano e anche giapponese. Erasmo Carlos, Renato Barros e Rossini Pinto ne rappresentano un valido esempio. 

Le relazioni tra Jovem Guarda e Bossa Nova non sempre furono delle migliori. C'era chi, come Jorge Ben, si alternava tra i due TV shows: Jovem Guarda e Fino da Bossa. Ma esempi come Elis che presentava Fino con Jair Rodrigues, erano fortemente contrari alla introduzione delle chitarre elettriche.
Nel 1965, Roberto diede il nome del programma al suo nuovo LP: Jovem Guarda. L'album conteneva i classici Quero Que Và Tudo Pro Inferno e Mexericos da Candinha. In poco tempo, la moda nel vestire adottata dai presentatori si sparse nel paese, seguita dalla mimica e dalle espressioni: broto, carango, legal, coroa, cuca, barra limpa, barra suja, lelé da cuca, mancada, pão, papo firme, maninha, pinta, pra frente e, "É uma brasa, mora?", tutto venne dalla Jovem Guarda. 
La pubblicità alimentava la fama. Nel 1966, il successo di Roberto Carlos con Calhambeque, arrivò in Portogallo, Francia, Argentina, Uruguai e Messico. Nello stesso anno, Jovem Guarda realizzò il suo I Festival de Conjuntos, al quale parteciparono in molti. Il primo classificato fu il gruppo paulista Loupha con la cover di Can't Let Go degli inglesi The Hollies; il secondo, The Cleans. In Brasile esplosero i "gruppi da garage" che apparivano nei clubs sociali, nelle radio, nelle televisioni regionali,  nelle feste della chiesa e nei compleanni. Non ci misero molto ad imbarcarsi verso il viaggio psichedelico degli Americani e degli Inglesi, fu il caso dei paulisti Mutantes, di Rita Lee e dei fratelli Sergio e Arnaldo Dias Baptista.
L'anno 1967 portò inaspettate novità: su suggerimento della sorella Maria Bethania, Caetano Veloso si avvicinò al rock. Nello stesso periodo, Gilberto Gil, si convertì ai Beatles. Il risultato: nel II Festival da Musica Popular Brasileira della TV Record, Gil interpretò la sua Domingo no Parque con i Mutantes e Caetano la sua Alegria, Alegria con gli argentini Beat Boys. Erano gli albori della Tropicalia che più tardi sarebbe stata presentata con il disco Panis et Circencis. Ma, nonostante ciò, allo stesso tempo, la Jovem Guarda iniziava il suo declino. Nel 1968, Roberto Carlos vinse il Festival di San Remo con  Canzone per Te di Sergio Endrigo e, nell'anno successivo, iniziò la sua fase romantica, nella quale proseguì negli anni '70,'80 e '90, e divenne uno dei maggiori cantanti brasiliani.
Sergio Ednrigo e Roberto Carlos durante la premiazione a San Remo
Il programma finì insieme con il movimento. Degli artisti, ci fu chi, come Roberto Carlos, iniziò la carriera di cantante romantico (Wanderley Cardoso, Jerry Adriani, Ronnie Von), chi continuò nel rock (Erasmo, Leno sem Lilian, Os Incríveis), chi nel brega (Agnaldo Rayol e Reginaldo Rossi, que liderou a banda The Silver Jets em Recife),  chi nella música sertaneja (Nalva Aguiar, Sérgio Reis) o nel rock rurale (Eduardo Araújo). 
Negli anni '80, il Rock Brasil, riprese alcune canzoni della Jovem Guarda grazie a Lulu Santos (O Calhambeque), Blitz (Biquíni de Bolinha Amarelinha, di Sérgio Murilo), Léo Jaime (Gatinha Manhosa, di Erasmo) e Patife Band (Tijolinho, di Bobby di Carlo). Era un grande revival che raggiunse l'apice nel 1995, durante la commemorazione dei 30 anni del programma. I "reduci" del movimento (Wanderléa, Erasmo Carlos, Ronnie Von, Bobby de Carlo, Os Vips, Os Incríveis, Martinha, Leno e Lilian, Golden Boys, entre outros) registrarono i loro successi in un cofanetto di 5 CDs e realizzarono una serie di Shows insieme. Il lancio del cofanetto, ebbe l'effetto di far ritornare i grandi classici in voga. E, negli anni '90, le rock band reinterpretarono il repertorio della Jovem Guarda: i Barão vermelho registrarono Pode Vir Quente Que Eu Estou Fervendo, gli Engenheiros do Hawaii  Era um Garoto que Como Eu Amava os Beatles e os Rolling Stones,  Skank É Proibido Fumar e Paulo Ricardo  Você Não Serve Para Mim.

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