José de Alencar - Cultura Brasil

José de Alencar

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José Martiniano de Alencar nacque a Fortaleza il 1° maggio del 1829, nel quartiere Messejana

Era figlio del senatore José Martiniano Pereira de Alencar (fratello del diplomatico Leonel Martiniano de Alencar, barone di Alencar e padre di Augusto Cochrane de Alencar) e di Barbara de Alencar, eroina della rivoluzione del 1817.
L'infanzia del piccolo Josè fu caratterizzata dalle lunghe letture di vecchi romanzi alla madre e alle zie, dal contatto con gli scenari della vita sertaneja e, soprattutto, dalla trasmissione del sentimento nativista da parte del padre rivoluzionario. Evento marcante della vita del giovane Alencar fu un viaggio che fece con i genitori tra il 1837 e il 1838: il giovane, partendo dal Cearà, giunse a Bahia attraversando tutto l'entroterra. Quei paesaggi influenzarono più tardi la sua opera.

Più tardi, la famiglia di José si trasferì a Rio de Janeiro, allora capitale dell'Imperio do Brasil e l'autore iniziò a frequentare, a dodici anni, il Colegio de Instruçao Elementar. Nel 1846 entrò nella Faculdade de Direito de Sao Paulo. Durante quell'epoca, fondò la rivista Ensaios Literarios, dove pubblicò l'articolo Questoes de Estilo.
Nel 1850 si laureò e, quattro anni dopo, iniziò a lavorare per il Correio Mercantil.
Lo scrittore raggiunse la notorietà con le Cartas Sobre a Cofederaçao dos Tamoios, una serie di articoli in forma epistolare pubblicati nel 1856 sul Diario do Rio de Janeiro. Joao utilizzava lo pseudonimo di Ig e criticava il genere letterario del poema epico, gradito all'imperatore e utilizzato da Domingos Gonçalves de Magalhaes, scrittore allora considerato il maggior rappresentante della letteratura brasiliana. Le critiche di Alencar stimolarono un grande dibattito al quale partecipò lo stesso Dom Pedro II nascondendosi dietro uno pseudonimo. Il testo scritto da Joao spiegava perchè il poema epico fosse inadeguato all'espressione dei sentimenti legati ai Brasiliani e alla forma di una letteratura nascente. L'autore considerava più adeguata la novella.

Nel 1856, inoltre, Alencar pubblicò Cinco Minuto, il suo primo romanzo, seguito, nel 1857, da Viuvinha
Solo con O Guarani Joao raggiunse l'apice della notorietà. Il romanzo venne pubblicato sotto forma di articoli sul Diario do Rio de Janeiro e servì anche come ispirazione per il musicista Carlos Gomes che compose l'omonima opera. 
O Guarani (1857), Iracema (1865) e Ubirajara (1874), dato il loro contenuto, fanno parte della Triologia Indianista.
Iracema parla dell'origine del Cearà ed ha come protagonista la bellissima Iracena, una donna indios "dalle labbra di miele" e "i capelli tanto scuri come ali di corvo".
Ubirajara, invece, parla dell'omonimo guerriero indios, ragazzino valente e coraggioso che si avvia verso la maturità.

Nel 1859, José de Alencar divenne capo della Secretaria do Ministerio da Justiça e, un anno dopo, entrò in politica diventando Deputado Estadual do Crearà per il Partido Conservador
Nel 1868, fu nominato Ministro della Giustizia e, un anno dopo, si candidò al Senado do Imperio, ma D. Pedro II non lo scelse a causa della sua giovane età.
Nel 1872, Josè ebbe un figlio, Mario, il quale, secondo una storia non confermata, sarebbe stato il figlio naturale di Machado de Assis. L'episodio avrebbe ispirato Machado nel romanzo Dom Casmurro.
 Nel 1877, Alencar si recò in Europa per curarsi, la cura, tuttavia, non ebbe successo. 
Morì di tubercolosi a Rio de Janeiro lo stesso anno. 
Machado de Assis, recatosi nella camera ardente del defunto, rimase colpito dalla povertà con la quale la famiglia dello scrittore convivesse. Il letterato riposa nel Cemiterio de Sao Joao Batista a Rio de Janeiro.
In suo omaggio è stata eretta una statua a Rio de Janeiro e costruito un teatro a Fortaleza  (O Teatro José de Alencar).

L'Academia Brasileira de Letras, inoltre, riconobbe al personaggio storico la qualità di patrono della cadeira n.23

Opera
L'opera di Alencar è una tra le più significative della letteratura brasiliana di tutti i tempi, non solo per la serietà dei temi trattati, la scienza e la coscienza tecnica ed artigianale con la quale è stata scritta, ma anche per le soluzioni proposte nella facilitazione dell'arduo compito di nazionalizzare la letteratura brasiliana rendendola autonoma in un momento storico di transizione, ovvero appena dopo il consolidamento dell'indipendenza dal Portogallo.
José, inoltre, creò la prima figura di romanzo verde oro e, per questo, fu considerato "o patriarca da literatura brasileira". La sua immensa opera genera stupore e ammirazione, non solo per la qualità ma anche per la breve ma intensa vita dell'autore.
Il sentimento di missione patriottica era il motore della letteratura alencariana; il regionalismo marcante della sua opera, inoltre, fu di ispirazione per altri sertanistas (studiosi del sertao), intenti nella esposizione di un Brasile rurale. Il romanzo alencariano era una continua ricerca di miti, leggende e tradizioni indigene che aveva come obbiettivo finale il perfezionamento continuo di una letteratura locale indipendente.
José, inoltre, analizzava il carattere psicologico dei propri personaggi femminili prestando attenzione ai conflitti interiori, anticipando, così, le caratteristiche della scuola realista che seguì il Romantismo.
Passando ad un esame più attento della sua opera, è possibile distinguere:
  • romanzi urbani (Cinco minutos del 1860, A viuvinha del 1860, Lucíola del 1862, Diva del 1864, A pata da gazela del 1870, Sonhos d'ouro del 1872, Senhora del 1875 e Encarnação del 1877. Senhora è considerato il più importante del gruppo).
  • romanzi idianisti (O Guarani del 1857, Iracema del 1865 e Ubirajara del 1874) che cercavano di trasportare le tradizioni indigene nella novella, narrando miti, feste, usi e costumi. La figura dell'indios era idealizzata, rappresentando, così, l'origine del popolo brasiliano. L'"uomo bianco" diventava un personaggio corrotto dal mondo civilizzato, mentre l'indigeno era un esempio di valenza e virtù, il cosiddetto "buon selvaggio" 
  • romanzi storici (As Minas De Prata del 1865, Alfarrábios del1873, A Guerra dos Mascates del 1873) che traevano ispirazione da episodi che marcarono il periodo della colonizzazione in Brasile, come la corsa all'oro e le battaglie per l'espansione territoriale. Le trame erano caratterizzate dal nazionalismo e dall'orgoglio nella costruzione della patria storica.
  • romanzi regionalisti (O Gaúcho del 1870, O Tronco do Ipê del 1871, Til del 1872, O Sertanejo del 1876) che partivano da un interesse dell'autore verso le regioni più lontane dai grandi centri del Brasile. Il risultato fu un romanzo che mescolava le abitudini della vita nei campi e la cultura popolare alla bellezza naturale ed esotica delle terre brasiliane. Di questa serie di romanzi, l'aspetto che destava stupore era la figura dell'uomo posta in primo piano: José si allontanava dall'esaltazione della donna, tipica dei romanzi urbani, per narrare le gesta dell'uomo rude che affrontava le sfide quotidiane della vita.
Altra classificazione proposta, è la seguente:

Circa lo spazio geografico:
  • Il sertão del Nordeste - O Sertanejo
  • Il litorale cearense - Iracema
  • Il pampa gaúcho - O Gaúcho
  • La zona rurale - Til (interior paulista), O Tronco do Ipê (zona da mata fluminense)
  • La città, la cosietà borghese del Segundo Reinado - Diva, Lucíola, Senhora e gli altri romanzi.

Circa l'evoluzione storica:

  • Il período pré-cabralino - Ubirajara.
  • La fase della formazione del nazionalismo Iracema e O Guarani.
  • L'occupazione del territorio, la colonizzazione e il sentimento nativista - As Minas de Prata (il bandeirantismo) e Guerra dos Mascates(la ribellione coloniale).
  • Il presente, la vita urbana del suo tempo, la borghesia fluminense del XIX secolo- i romanzi Diva, Lucíola, Senhora e altri.
Teatro:
  • O crédito, 1857
  • Verso e reverso, 1857
  • O Demônio Familiar, 1857
  • As asas de um anjo, 1858
  • Mãe, 1860
  • A expiação, 1867
  • O jesuíta, 1875
Cronache:
  • Ao correr da pena, 1874
Autobiografia:
  • Como e por que sou romancista, 1873
Crítica e polemica:
  • Cartas sobre a confederação dos tamoios, 1856
  • Ao imperador:cartas políticas de Erasmo e Novas cartas políticas de Erasmo, 1865
  • Ao povo:cartas políticas de Erasmo, 1866
  • O sistema representativo, 1866

Fonti:
  • wikipedia
  • e-biografias.net
  • academia.org.br
  • Antonio Edmilson Martins Rodrigues; Francisco Jose Calazans Falcon. José de Alencar: o poeta armado do século XIX. [S.l.]: FGV Editora, 2001

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