Chico Buarque come non l’avete mai visto! Potrebbe essere lo slogan del nuovo documentario Chico – Artista Brasileiro, firmato da Miguel Faria JR.
Il regista, in particolare, è riuscito a rompere lo scudo protettivo del compositore, si è insinuato nei pensieri più intimi ed ha portato sul grande schermo la personalità complessa di uno degli artisti contemporanei più geniali a livello mondiale.
Miguel, inoltre, ha emulsionato presente e passato in uno stupefacente gioco di incastri, come il frammento che ritrae Tom Jobim stupito per il talento di un giovane Chico e, istanti dopo, è apparso un maturo Buarque che ha rivelato di compiere un’opera di continuo perfezionamento che lo approssimi sempre di più al suo Mestre Soberano, usando delle espressioni che molto ricordano la famosa Paratodos.
Faria, ancora, ha dimostrato la sua abilità nel riuscir a denudare de Hollanda dinanzi la telecamera: il compositore, infatti, parlando della propria introversione, ha ammesso di non esser timido, bensì, di esser stato segnato da quel periodo di esilio volontario in Europa, marcato da nuovi palchi con un pubblico nuovo e non sempre sensibile alla propria musica. Chico si è soffermato anche sul suo soggiorno in Italia, dove, tra le difficoltà economiche, intese che l’unico metodo a sua disposizione per sopravvivere era comporre e suonare. Tali episodi – a tratti inediti – arricchiscono il documentario di una rilevanza storica molto importante.
Buarque, emozionato, sembrava non temere la telecamera ed ha voluto illustrare allo spettatore persino la propria relazione con Marieta Severo, segnata da un epilogo triste e seguita da un periodo di solitudine, con la quale, man mano, aveva imparato a convivere.
Tra gli aspetti più toccanti in assoluto del documentario rientra la ricerca di Sergio Gunther, il famoso fratello tedesco: Buarque, accompagnato a Berlino da Faria e dalla sua equipe, è riuscito a reperire delle importanti informazioni sull’uomo. Ha assistito, inoltre, ad una registrazione di un’esibizione di Gunther trasmessa da un’emittente della Germania dell’Est. Commosso, l’artista ha chiesto agli amici tedeschi di Sergio se quest’ultimo avesse conosciuto il successo A Banda e, dinanzi alla risposta affermativa, ha esclamato: “Lui, di una certa forma, mi conosceva!”.
Miguel Faria, non contento di un risultato già eccellente, ha voluto approfondire ulteriormente la sua ricerca coinvolgendo le testimonianze di coloro che hanno affiancato Chico durante la sua vita artistica e personale, quali: Edu Lobo, Wilson das Neves, Miucha, Maria Bethania, Hugo Carvana, Adriana Calcanhotto, Martinalia e Ney Matogrosso.
Il documentario, proiettato in occasione dell’apertura dell’edizione 2015 del Festival do Cinema di Rio, uscirà ufficialmente il 26 novembre. Qui di seguito il trailer ufficiale:
P.S: Cultura Brasil aveva già parlato del documentario, anticipando i suoi contenuti maggiori in questo post
