Joao Guimaraes Rosa, il reazionario del linguaggio - Cultura Brasil

Joao Guimaraes Rosa, il reazionario del linguaggio

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Prima di esse consacrato come grande scrittore, Guimaraes Rosa fu medico e diplomatico. Già da bambino aveva la capacità di imparare facilmente le lingue ed amava gli animali. Utilizzò il vivo periodo letterario della sua epoca per creare un genere che si avvicinasse al mondo del Sertao. La sua opera parla dell'universo sertanejo caratterizzato dalla presenza di vacche e cavalli uniti dalla magia del suo linguaggio.
Joao Guimaraes Rosa, nato a Cordisburgo il 27 giugno del 1908, fu il primo figlio di 5. Il padre era Reinaldo, commerciante che aveva un negozio vicino l'abitazione. Guimaraes a 6 anni già imparò il francese e dopo poco imparò l'olandese. Nel 1918 andò a Belo Orizonte per completare i propri studi nel Colegio Armaldo. Era un collegio di origine tedesca ed un pò alla volta Guimaraes imparò anche questa lingua. In questa fase della sua vita, continuò a girare nelle bibliotece saziando la propria fame per la letteratura e la sua passione per le lingue. Nei periodi dell'università, quando arrivavano i libri di medicina dalla Francia , Germania, essendo Guimaraes un buon traduttore, veniva chaiamato per studiare insieme con i colleghi. Nel 1930 si laureò e si sposò con Ligia Cabral. Joazito, così come veniva chiamato, mirò ad esercitare la professione in un posto senza medici e per questo si traferì ad Itaguara, nell'interno di Minas Gerais. Tutto rispondeva alla logica di fare dell'interiorizzazione della medicina in un'epoca nella quale non si conosceva ancora questa parola. Nella decada del 30 nacquero le due uniche figlie dello scrittore: Vilma ed Agnes. Quando la figlia nacque, fu Guimaraes stesso ad assistere la moglie durante il parto. Lo scrittore, nel momento in cui tenne la figlia tra le braccia, cominciò a piangere di allegria. Dopo Itaguara, esercitò la professione a Barbacena come medico del servizio militare.Questa esperienza del medico, fu molto importante per lo scrittore perchè lo mise di fronte all'essenziale dell'essere umano: il dolore, la morte, la nascita che lo aiutarono anche nella realizzazione dei personaggi. La vita di medico, lo lasciava triste, vide che non riusciva a smettere di soffrire. Rosa abbandonò la medicina e sostenne un concorso per Itamaraty. E qui iniziò la carriera nella diplomazia che lo portò a fare molti viaggi all'estero. Nel 1938 fu nominato console aggiunto in Amburgo, fu la prima volta che andò in Europa e conobbe Aracy Moebius de Carvalho Guimarães Rosa che divenne la sua seconda moglie. Durante la permanenza in Europa - era il perodo della guerra mondiale - riuscì ad aiutare molti ebrei a scappare a tal punto che ebbe un riconoscimento dall' Israele.


Sagarana

Sagarana è il primo libro dove si rivelò lo scrittore, pieno di storie interessanti. Attraverso l'esperienza del sertao (una regione del Brasile, in quell'epoca molto arretrata) entrò nel cuore selvaggio della lingua. Guimaraes portò il linguaggio colto a parlare popolare. L'altra caretteristica è che Guimaraes diede la sensazione che la lingua ancora si stesse costruendo, che non fosse  pronta. Dal 1948 al 1950 Rosa fu a Parigi come primo segretario consigliere d'ambasciata. Dopo l'esperienza della Francia, Guimaraes non volle più saperne di uscir fuori dal Brasile, iniziò a percepire che la sua vita stesse finendo e per questo aveva bisogno di apporfittare scrivendo.Guimaraes cominciò a girare il sertao per reperire informazioni sulla flora, la fauna, la gente sertaneja, i suoi costumi, superstizioni e canzoni. Tutti conobbero gli strumenti utilizzati da Guimaraes Rosa ma nessuno riuscì a penetrare totalmente nell'intimo dello scrittore. Lui riteneva che l'ispirazione può essere equiparata ad uno stato di trance.


Corpo de Baile

La seconda opera, nel 1956, fu Corpo de Baile. Successivamente questa opera fu divisa in tre: Manuelzao e Miguilim, No Urubuquaqua no Pinhem, Noites do sertao. Corpo de Baile e Noites do Sertao, furono pubblicate nel 1956 il numero di pagine era 1200, pubblicate dopo 10 anni dall'ultima opera, lascia intendere che questa opera fu incubata per molto tempo. La caratteristica principale, fu l'uso del linguaggio dei primordi in maniera sperimentale. Ciò causò all'inizio l' allontanamento del pubblico dall'opera.









Grande Sertao


Se si legge Grande Sertao, il libro è caratterizzato da avere diversi ritmi: a ritmi lenti si accostano ritmi veloci.

Ciò che richiamò l' attenzione della critica fu il titolo dell'opera: Grande Sertao: Veredas. Niente è per caso soprattutto in relazione alla lingua. Grande Sertao: veridas. Grande Sertao, al singolare, vuol dare un' impressione di maggiore specificità mentre veredas, al plurale, denota genericità. Il titolo rappresenta un montaggio in contrasto, con questo l'autore si riferì a due universi di linguaggio, due mondi. Da un lato la grande eloquenza, dall'altra l'umiltà, la lingua vera delle persone che vivono nel Sertao. Il Sertao è grande geograficamente ma Guimares ritagliò per sè un sertao più interno come la parte interiore di noi stessi che deve essere scrutata per ricercarsi e cercare la conoscenza.Il Grande Sertao può essere un' ottima guida perchè parla di molte verità: parla di botanica, filosofia, psicologia.
Il libro è una storia che si basa su un amore proibito, è la storia di Riobaldo alla ricerca di sentimento nella proopria vita. In questo libro ci sono molti aspetti riflessivi, il narratore riflette con il lettore sulle questioni, della vita, delle orgini, del buono e del male e parla, soprattutto, del patto demoniaco. Riobaldo, l'eroe, avera fatto un patto con il demonio per vincere qualsiasi battaglia. Diadorim rappresenta l'amore impossibile. Riobaldo racconta le proprie storie a qualcuno che non lo conosce perchè è un qualcuno che viene da fuori, un qualcuno che viene dalla città. Se a Rosa chiedevano se fosse rivoluzionario della parola, lui rispondeva di no, diceva di essere il reazionario della parola perchè voleva cercare la relazione più vicina tra le parole e le cose, con primitivismo.



Primeiras Estorias, Tutameia e ultimo periodo

Nel 1962 Guimaraes pubblicò Primeiras Estorias. Nel 1963 entrò a far parte della Academia Brasileira de Letras ma non fu definito il giorno dell'insediamento
Nel 1967 pubblica Tutameia, fece una sorta di sintesi di tutta la sua opera e fu quasi un testamento. Finalmente, 4 anni dopo, s'insediò nell' Academia Brasileira de Letras e nel suo discorso pronunciò la famosa frase:  le persone non muoiono, restano incantade. Tre giorni dopo il suo insediamento, nella notte del 19 novembre del 1967, Joao Guimaraes Rosa morì nella sua residenza in Copacabana,  aveva appena 59 anni e 20 di letteratura.





Opere:

  • Magma (1936), poesie
  • Sagarana (1946) racconti e novelle regionali
  • Com o Vaqueiro Mariano (1947)
  • Corpo de Baile (1956), novelle. Attualmete pubblicato in tre parti:
                                                -Manuelzao e Miguilim
                                                - No Urubuquaquà, no Pinhem
                                                - Noites do Sertao

  • Grande Sertao: Veredas (1956), romanzo
  • Primeiras Estorias (1962), racconti
  • Esta Estorias (1969), racconti
  • Ave, Palavra (1970), diversi




Traduzioni in italiano:

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